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News pomeridiane: sabato si gioca o meno? Addio a Farina

Scritto da Federico Formisano

Il  presidente del Coni Malagò invita le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a sospendere ogni evento sportivo in programma sabato 26 aprile, nella giornata delle esequie del Santo Padre Francesco, rinnovando altresì l’invito a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche che si disputeranno nell’arco della settimana per onorare la memoria del Pontefice.

I funerali di Papa sono fissati per le ore 10.00 di Sabato 

Il Presidente Federale, raccogliendo l’invito del Presidente del CONI, dispone un minuto di raccoglimento prima dell’inizio delle gare di tutti i campionati in programma da oggi fino a domenica 27 aprile, inclusi eventuali posticipi, in segno di lutto per la scomparsa del Santo Padre. (comunicato ufficiale FIGC)

Il campionato di calcio e gli altri eventi sportivi saranno sospesi sabato in occasione dei funerali di Papa Francesco. Como-Genoa, Inter-Roma e Lazio-Parma sono quindi rinviate, sicuramente a domenica Inter-Roma, mentre la gara dell’Olimpico dovrebbe slittare a lunedì.

Si attende il comunicato della Lega Serie A che ufficializzi le decisioni. Nella stessa giornata di sabato 26 aprile sarebbero in programma anche due match del campionato di B (Sudtirol-Juve Stabia e Catanzaro-Palermo) e l’ultima giornata della regular-season del girone C della Serie C. (Dalla Gazzetta dello Sport)

Appena perverrà un comunicato della Federazione vi terremo informati.  La scelta più plausibile e logica sarebbe quella di sospendere l’attività per la mattinata del Sabato con le gare del pomeriggio regolarmente in calendario precedute dal minuto di raccoglimento.

Farina:  E’ mancato a 91 anni compiuti,  Giuseppe Farina, detto Giussy, originario di Sorio di Gambellara, ex presidente di Vicenza e Milan.-  Nel suo periodo della presidenza del Vicenza, ha  detenuto in vari periodi,  anche la proprietà del Padova, del Legnago, dell’Audace, del Valdagno, del Rovigo, dello Schio e del Belluno. 

Giussy Farina, Maurizio Lissandrini autore di un servizio pubblicato sul nostro sito e Ottaviano Levante fratello di Curzio

Fu presidente del LrVicenza per 12 anni in cui la società biancorossa rimase in serie A  Nell’autobiografia del suo pupillo Paolo Rossi, Ho fatto piangere il Brasile, ammette che il troppo amore per quel giocatore l’ha portato a commettere il più grosso errore della sua carriera, tenerlo a Vicenza. Scherzosamente poi ribadisce che il secondo errore è stato riprenderlo al Milan, quando ormai era alla fine della carriera, pur sentendo il dovere morale di dargli ancora fiducia.

Nel 1982 prese il Milan acquistando da Colombo la società a pochi mesi dalla retrocessione in serie B. Dopo la facile promozione dell’anno successivo (allenatore Castagner), la prima stagione di serie A non fu fortunatissima e andò molto meglio nella seconda. Con l’arrivo di Nils Liedholm in panchina (e Agostino Di Bartolomei) giunse anche la partecipazione alla Coppa UEFA, ma il suo periodo rossonero si chiuse senza molta fortuna nel 1983 quando cedette la proprietà

A luglio del 2023 Maurizio Lissandrini era stato in visita a Farina in quel di Sorio ed ecco una parte del suo racconto: “Il grande tuo grande amico Curzio che insieme poi avete costruito il mitico Vicenza di mister G.B. Fabbri…..chi se lo dimentica!!! Galli, Lely, Marangon, Guidetti, Prestanti, Carrera, Cerilli, Salvi, Rossi, Faloppa, Filippi……il fratello Ottaviano, gli amici Tito Dario, il panificio della Lina, la casa sul monte della Gina, Ines, tutto, ricordi tutto. Non ti scappa niente e il sorriso si fa spazio parlando dei tutoi amici di Sorio, grande Presidente perchè quello che è stato il tuo percorso sportivo è conosciuto in tutto il mondo, ma quello che porti dentro sono ancora i ricordi semplici delle partite a tennis nella tua casa, delle grandi partite a carte con i tuoi amici di sempre. Amici che rimangono ancora perchè i ricordi sono indelebili, perchè ci si dimentica del giorno prima, ma le storie del passato ritornano limpide e lucide come fossero successe ieri. Allora con il sig. Ottaviano ti abbiamo fatto visita, preso un caffè e naturalmente giocato a carte, con le solite battute, gli sfottò , l’occhiolino, la conta ( mai esatta ovviamente vero Ottaviano?!! ) la rivincita che dura all’infinito.

Poi…. arriva l’ora del pranzo e allora caro Presidente ci si saluta con l’abbraccio finale e la promessa che a presto torneremo con gli amici di sempre…

 

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Federico Formisano