Senza brillare, faticando a fluidificare la manovra e a trovare spazi… ma sfruttando al massimo una situazione favorevole, lo Schio di Bistore ha la meglio della seconda in classifica: a decidere è un autogol di Arvia, su cui incidono il malinteso con il portiere Lorello e il pressing di Salvi (capace forse anche di influire direttamente nella conclusione, non si può valutare correttamente). Sta di fatto che i giallorossi, attendendo, colpendo e proteggendosi, ottengono tre punti di vitale importanza per distanziare le inseguitrici e riaprire la lotta play-off
SCHIO – ARCELLA 1-0 (Primo tempo 0-0)
SCHIO (4-3-3): Plechero; Ciscato, Zanella, Equizi, Feltrin; Faccio (86’ Pettinà), Sandrini (85’ Popovic), G. Dal Bon; Giusti (27’ Munarini), Salvi (90+1’ A. Dal Bon), Spiller (89’ Prosdocimi) All. Bistore
ARCELLA (4-3-3): Lorello; Pregnolato, Flaborea, Boscaro, Peruzzo; Vidor, Arvia (73’ Favaro), Pistolato; Campion, Mangieri (69’ Michieli), Franceschini All. Ottoni
MARCATORI: 61’ Arvia (aut.) (S)
AMMONITI: 26’ Dal Bon (S), 35’ Spiller (S), 41’ Pregnolato (A)
I NUMERI DEL MATCH
TIRI (IN PORTA) 4 (2) – 7 (2) CORNER: 5-6 FALLI: 13-4 OFFSIDE: 1-1 RECUPERO: 2’ PT – 6’ ST
LA CRONACA
Lo Schio di Bistore, oltre al successo, oggi al De Rigo dovrà cominciare a trovare una propria definizione: troppo spesso sin qui in stagione ha dato l’impressione di rialzarsi vincendo in casa per poi smentirsi cadendo in trasferta, come successo nell’intricato match di Mozzecane in cui comunque, occorre ricordarlo, è stato penalizzato da una rete annullata inspiegabilmente sul punteggio di parità. Ma è un bene azzerare gli alibi e lavorare a testa bassa per ottenere il massimo in questo finale di stagione. Per cui sotto con l’esame Arcella, squadra occupante il secondo posto in classifica capace di fatto, con il successo del primo dicembre, di aprire la crisi dei giallorossi che di lì in poi hanno decisamente arrancato. Sono sedici i punti a distanziare le due contendenti, per cui azzerare il gap giocandosela ad armi pari sarebbe già un buon successo. Le due compagini si schierano a specchio: 4-3-3 da entrambi i lati, un solo cambio per Bistore rispetto a sette giorni fa (Salvi titolare al posto di Munarini) e tridente offensivo Campion-Mangieri-Franceschini quasi irrinunciabile per Ottoni. Il primo tempo regala poche emozioni, la confusione in campo dà un po’ l’impressione che per sbloccare il conto occorrerà parecchio tempo o se non altro un flash. Un po’ quel che s’è visto frequentemente nei primi tempi allo Stadio De Rigo nell’ultimo mese e mezzo: i giocatori dello Schio hanno l’attenuante di dover assimilare i dettami tattici dopo aver stravolto l’assetto per scelta del proprio allenatore, mentre l’Arcella effettivamente sembra viaggiare al piccolo trotto limitandosi ad un tiro a lato da parte di bomber Mangieri. L’unica chance per i padroni di casa capita al calar del primo tempo con l’incornata di Faccio su spunto di Spiller, con traiettoria comunque imprecisa. Non c’è granché altro da dire, passiamo dunque al secondo tempo.
Gli ospiti, consci forse anche della chance di certificare il secondo posto visto il contemporaneo K.O. del Villafranca, si fionda in attacco e flirta con la rete del vantaggio in due circostanze: prima Mangieri fallisce un rigore in movimento su brillante spunto di Pregnolato, poi Boscaro approfitta di una difettosa uscita coi pugni di Plechero senza punirlo e stampando di testa il pallone sulla traversa. Lo Schio trema, ma non cede… ed anzi, colpisce con quello che si potrebbe definire “un lampo nel deserto”: malinteso dei padovani in fase d’impostazione, con Lorello che s’allontana dai pali per ricevere lateralmente ed Arvia che spedisce la sfera nella porta a quel punto sguarnita con uno sbilenco retropassaggio.

Lo Schio sceso in campo la settimana scorsa a Mestrino
Da verificare un’eventuale influenza di Salvi nella fattispecie (purtroppo le immagini non sono ancora disponibili e si tratta di una valutazione assai delicata), ma quel che più conta è la rete del vantaggio giallorosso. Non importa come, ma i Bistore-boys sono avanti! Salvi, subentrato ottimamente al posto di Munarini, crea i presupposti anche per la rete del raddoppio innescando Spiller, il cui mancino è deviato da Lorello. Ultima occasione prima di dover contenere le iniziative patavine nel lungo recupero assegnato a causa di infortuni, sostituzioni e anche qualche malinteso tra panchine ed arbitri (specialmente qualche cambio ritardato): all’86’ Favaro fa rimbalzare il pallone e col mezzo esterno destro lo mette di poco fuori, mentre al 7’ di extratime Michieli scalda i guanti di Plechero, che blocca in due tempi il suo tiro dalla trequarti. Ma alla fine, tra mille affanni, lo Schio può alzare le braccia al cielo e prendersi la rivincita con quell’Arcella in grado a dicembre, come già scritto, di gettarlo nel buco nero lo scorso inverno. Un successo prezioso specie per come maturato, in un match difficile da risolvere e contro un avversario ricco di talento. Tre punti che potrebbero spalancare un nuovo orizzonte, a patto di fare bottino pieno nei due scontri diretti con Oppeano e Limena. Per l’Arcella invece non cambia granché: il Villafranca è uscito a sua volta sconfitto nell’impegno odierno con il Mestrino United e i punti di margine restano cinque, con la medaglia d’argento che diverrebbe comunque matematica già settimana scorsa se i risultati saranno favorevoli ai bianconeri.
Marco Marra