Redazionali

Una sentenza tutta da discutere…

Scritto da Federico Formisano

La gara incriminata

Domenica scorsa si stava disputando il match di Prima categoria (girone D)  tra Badia e Merlara, con la squadra di casa in vantaggio per 1-0: la squadra ospite, che  è giusto ribadirlo è penultima in classifica,   a 10′ dalla fine ha deciso di interrompere le ostilità per presunti insulti razzisti. E l’arbitro Kumbulla di Verona non ha potuto che prendere atto di tale decisione e ha sospeso la gara demandando al giudice sportivo la decisione.

Accuse incrociate

Sul Gazzettino è stato pubblicato oggi un articolo di cui riprendiamo una parte: Nelle dichiarazioni del giorno dopo, infatti, il Merlara si è scagliato contro altre tre società ree, secondo i padovani, di essersi macchiate di improperi razzisti nelle precedenti sfide del girone D. Il dito è stato puntato contro il Villa Bartolomea (veronese) e le bassopolesane Albarella Rosolinamare e Tagliolese. Le due compagini deltine non ci stanno e respingono al mittente le accuse, smontano la tesi del Merlara e sottolineano che non ci sono state squalifiche o provvedimenti del Giudice sportivo inerenti quelle partite. L’Albarella Rosolinamare, tramite le parole del direttore sportivo Sonny Vianello, mostra grande sorpresa e un pizzico d’amarezza: «La nostra società si dissocia completamente dalle pesanti accuse sollevate dal Merlara. Usare la parola razzismo con questa facilità mette i brividi, non va bene “sputare” gratuitamente contro le altre società. La gara d’andata è stata un po’ tesa e ci sono state delle provocazioni, ma è finito tutto lì. Infatti al ritorno, nonostante l’alta posta in palio per i punti salvezza, il clima è stato tranquillo e si sono registrati solo un paio d’ammoniti. Il Merlara deve stare attento a ciò che dichiara: riguardo alla sfida d’andata, abbiamo il video di tutta la partita con riprese e audio». Il ds Sonny Vianello stuzzica il Merlara sul lato sportivo: «Ha attaccato Villa Bartolomea, noi, Badia e Tagliolese: tutte e quattro precedono i padovani in classifica e sono in lotta per la salvezza. Un famoso proverbio recita che “A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso d’indovina”

La sentenza del Giudice sportivo

giudice

E oggi il Giudice sportivo ha deliberato in un modo che lascia abbastanza perplessi:

Riferisce l’A. che al 37º del II tempo il dirigente della società Melara, Enrico Montagna, gli comunicava la volontà di abbandonare la competizione a causa di un insulto razziale, indirizzato nei confronti di Sabri Ayoub, n. 17 di Melara. In tale prospettiva consegnava una riserva scritta, richiamante il regolamento Safeguarding, emanato dalla FIGC. In conseguenza di ciò, la partita era interrotta definitivamente sul punteggio Badia Polesine – Melara 1 a 0. Precisa il DdG di non aver colto, nel corso della partita, alcuna espressione da considerarsi di contenuto discriminatorio.

Premesso che il riferimento al menzionato regolamento non impinge il comportamento lamentato. In vero si tratta di normativa diretta a disciplinare l’organizzazione interna delle società, sull’onda di ripetuti episodi disdicevoli emersi nell’ambito delle società sportive e che hanno prevalentemente interessato abusi comportamentali da parte di persone gravate dall’onere di protezione nei confronti degli atleti (il più recente e portato all’onore delle cronache quello relativo al comportamento delle allenatrici nei confronti delle ginnaste), che attengono a prevaricazioni anche di natura sessuale (art. 28bis CGS).
Di tal che non attiene a vicende, come quella oggetto di esame, che troverebbe piuttosto sanzione nell’art. 28 CGS, per la cui applicazione é condizione necessaria che il comportamento discriminatorio sia rilevabile dal referto e percepito direttamente dall’A., con identificazione dell’autore dell’illecito. Consegue che il rifiuto di continuare nella competizione non appare giustificato inforza delle considerazioni sopra richiamate e la mancata prosecuzione della competizione, giustificabile soltanto per ragioni di caso fortuito o forza maggiore, va posto a
carico di entrambe le società.
P.Q.M. il GS delibera :
-di sanzionare entrambe le società con la perdita della gara col punteggio Badia Polesine – Melara 0 a 3, Badia Polesine – Melara 3 a 0, oltre all’ammenda di euro 60,00 ciascuna;
-di sanzionare il dirigente accompagnatore di Melara, Montagna Enrico, e il dirigente accompagnatore di Badia Polesine, Trivellin Daniele, con l’inibizione a tutto il 23 marzo 2025;
-di sanzionare il capitano di Badia Polesine, Travaglini Enrico, con una giornata di squalifica.
La sanzione a carico del dirigente di Badia Polesine é applicata per aver omesso, nella propria veste, di contrastare la decisione del proprio capitano

Non comprendiamo (ma con la doverosa premessa che non sappiamo esattamente come siano andati i fatti) perchè sia stata punita anche la società Badia Polesine. Nella delibera si parla di una decisione assunta dal Merlara e non si accenna ad una adesione del Badia che potrebbe anche averla subita.  E certo il Badia non poteva giocare da solo gli ultimi 10′ di gara.

E’ una sentenza comunque che stronca quello che potrebbe essere ogni tentativo di sviare sul piano disciplinare sconfitte arrivate sul campo. Non finirà qui di questo siamo certi perchè ci saranno ulteriori ricorsi e ulteriori discussioni. 

Sull'Autore

Federico Formisano