IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI
Ronaldo a mezzo servizio evita la débàcle
Quando ho letto la formazione del Vicenza, chiamata a scendere in campo a Caravaggio contro l’Atalanta U23 privata del nome di Pompeu Ronaldo, mi è sorta spontanea la domanda: mamma mia, riusciremo a supplire all’assenza del brasiliano con un gioco organizzato come si deve, risolvendo il non semplice problema? Leggo i nomi degli undici destinati alla pugna in terra lombarda, ma non scorgo alcuno che possa ovviare alla mancanza del nostro, dovuta a qualche problemino fisico. Del resto non serve ricordare come Ronaldo, da quando è rientrato in campo, abbia infuso alla squadra la sua determinante dotazione di classe e visione di gioco, tanto da assumere nelle ultime partite un doppio ruolo: di giocatore decisivo e di guida per i compagni che si appoggiano a lui in qualsiasi parte del campo e in ogni occasione. La difesa anti Atalanta U 23 è quella consolidata con Laezza, Leverbe, Sandon, mentre a centrocampo giostrano Talarico, Zonta, Carraro e Costa, con Della Morte a supporto di Rauti e Ferrari. L’ambientazione caravaggesca fa venire un po’ di tristezza, con lo stadio dal richiamo parrocchiale e un pubblico casalingo formato da circa duecento unità, mentre sono più del doppio i supporter biancorossi arrivati qui con la speranza di una vittoria non troppo difficoltosa. Le squadre scendono in campo e, invece di assistere ad un prontivia di marca vicentina, tutto incentrato nel segnare il primo gol in modo da chiarire subito le intenzioni del Lane, ecco succedere quello che non ti aspetteresti. I ragazzini dell’ex-Modesto partono in tromba, senza dubbio caricati a mille dal proprio allenatore, il quale ovviamente cerca la vittoria eclatante puntando sulle doti dei giovani futuri campioni: rapidità, classe e voglia di fare il colpo grosso. E così sono loro a partire a razzo, dopo una punizione senza esito di Costa che pare più un passaggio al portiere anziché un tentativo di segnare. I ragazzini in nerazzurro corrono che è un piacere seminando i nostri, e arrivano in gol al 6’ con l’ex-biancorosso Alessio. Che, imbeccato dal talentuoso Panada, entra in area e fredda Confente con un rasoterra alla sua destra. Il gol – paradossalmente ma non troppo – invece di spegnere la furia degli atalantini e caricare i nostri, sortisce l’effetto contrario. In campo c’è solo una squadra che fa il bello e il cattivo tempo, con la nostra difesa presa d’infilata come pure il centrocampo. Al 16’ l’Atalanta potrebbe già raddoppiare su azione dello scatenato Alessio lesto a tirare in porta: Confente respinge su Vavassori che replica il tentativo ma trova Leverbe a deviare all’ultimo istante. Siamo al 20’ e la sensazione netta è quella di una partita stregata per noi, massacrati proprio per l’assenza di un cervello che sappia legare difesa e centrocampo, imbrigliando la focosa efficacia degli avversari. Ronaldo appunto! Arriva invece il 29’, il secondo gol è nell’aria: azione semplice semplice dei ragazzini in possesso di grandi doti tecniche, con Vavassori che effettua un lancio delizioso a scavalcare per Ceresoli, pronto a ricevere e, dopo pochi passi, a infilare il nostro portiere. Il Lane a questo punto tenta finalmente una reazione degna di questo nome colpendo il palo con Rauti, che spara in porta imbeccato da un cross di Della Morte. Troppo poco e troppo tardi.
Si profila un compleanno funereo …
La partita di Caravaggio per i tifosi del Lane è una partita speciale, visto che il 9 marzo si festeggia il 123mo compleanno della società biancorossa, che nel suo arco temporale ha vissuto tante giornate esaltanti, totalmente diverse da quella del 9 marzo 2025. Per questo sugli spalti, ma anche tra chi guarda la televisione o segue la radiocronaca per radio, alla fine del primo tempo nasce una preghiera spontanea rivolta alla dea Eupalla, affinchè questa giornata non si trasformi in un incubo. Sconfitta del Lane e probabile vittoria del Padova, ecco l’incubo da scongiurare! Qualcosa finalmente succede nella mente di Vecchi, il quale dopo aver a lungo meditato, capisce che non è più tempo di riflessioni e fa entrare Ronaldo insieme a De Col, in luogo di Laezza e Talarico. Siamo al 54’, forse c’è ancora tempo per fare qualcosa di buono. Ronaldo rende subito più effervescente la squadra e dopo un bel colpo di testa di Rauti, deviato dal portiere Vismara, ecco giungere finalmente il gol biancorosso. Un vero e proprio gollazzo: su mischia in area De Col, portatosi in avanti, tocca la sfera a Ferrari che di tacco, spalle alla porta, la mette dentro. Meno male, ma ovviamente non basta, tanto più che gli avversari non mollano e ci vuole un bravissimo Confente a deviare il gran tiro di Panada al 63’. Il Lane comunque ha finalmente cambiato marcia rispetto al primo tempo e ora ci prova con maggiore convinzione: al 78’ il colpo di testa del loco Ferrari è però troppo centrale e Vismara non ha problemi. All’85’ Ferrari si ripete, stavolta mandando a lato il suo colpo di testa, ma soprattutto anticipando Della Latta pronto a colpire da una posizione migliore. Peccato! Il tempo scorre e i ragazzini dell’Atalanta diventano saggi, spezzettando il gioco, come farebbero gli adulti. Ormai le speranze del pareggio paiono dileguarsi, però al 94’ Eupalla si lascia convincere e crea la “zona Leverbe”. C’è un cross da calcio d’angolo per noi, quasi allo scoccare del tempo supplementare. Mischione disperato in area atalantina e nel caos finale, tra la fibrillazione dei biancorossi e l’agitazione degli atalantini, spunta il cigno francese Maxime Leverbe che, quasi danzando, infila il pallone in porta di tacco. E’ 2 a 2 che significa addio alle speranze di gloria, visto che il Padova ha fatto secco l’Albinoleffe per 3 a 0, ma almeno non è una sconfitta bruciante nel giorno del compleanno del Lane. Che delusione però!
A proposito del Padova …
Il risultato di Gorgonzola, per noi indigesto e funereo, è stato ovviamente molto apprezzato in casa del Padova. Tanto più che ha costituito un vero e proprio cacio sui maccheroni, nel successivo incontro con l’Albinoleffe, su cui puntavamo per spuntare qualche sorpresa a nostro favore. Partire con un risultato del genere, toglie pressione a chi è in testa e può giocarsela quindi in tranquillità, senza patemi. L’Albinoleffe, quarta in classifica prima del match, poteva almeno sulla carta sembrare un rivale di un certo peso. Niente di tutto questo si è concretzzato sul campo e, anche stavolta, i biancoscudati hanno dimostrato di non avere falle, di essere granitici e determinati. La partita è stata praticamente risolta sin dall’avvio con il gol del solito Bortolussi, che ha confermato vieppiù la sua vena di bomber. Fatto il gol, ai biancoscudati non è rimasto che controllare in scioltezza il match, fortificati appunto del 2 a 2 del Lane, arrivando alla ripresa sempre in vantaggio. Albinoleffe pericolosa solo in un’occasione. Nel secondo tempo, la musica non è cambiata e, anzi, il Padova è salito in cattedra: al 18′ ha bissato il gol e una manciata di minuti dopo ha fatto tris, con la rete del neoentrato Spagnoli, il quale ha il vizietto di entrare e segnare. Questo per dire che tutto funziona alla perfezione nella squadra di Andreoletti. Adesso siamo a 5, o meglio a 6 punti dalla capolista e, francamente, non me la sento più di fare calcoli, dopo la delusione atalantina. Sarà quel che sarà, e del resto per ora vale l’antico adagio che recita ” chi è causa del suo mal pianga sè stesso”. In ogni caso Forza Vicenza, sempre e comunque!
Luciano Zanini