Un primo tempo in cui spadroneggiano falli ed interruzioni non annebbia la strada ai Beggio-boys: il botta e risposta Righetti-Equizi battezza un gran secondo tempo, in cui alla fine a scrivere l’esito finale è la doppietta di Peotta, centrocampista nell’identikit ma attaccante opportunista di ottima fattura nel pomeriggio del Paolo Rossi. L’Arcella, perdendo, si stacca di undici punti, lo Schio scivola pericolosamente all’undicesimo posto
IL TABELLINO
UNION LA ROCCA ALTAVILLA – SCHIO 3-1
(Primo tempo 0-0)
UNION LA ROCCA ALTAVILLA (3-5-2): Berto; Roverato, Andriani, Garbin; Zanini (88’ Tescaro), Peotta, Falchetto, Trevisan (59’ Cocco), Romio (59’ Fracaro); Arma (90+3’ Macchioli), Righetti (81’ Tonani) All. Beggio
SCHIO (3-5-2): Plechero; Pettinà, Zanella, Equizi (90+3’ Tessaro); Prosdocimi (86’ G. Dal Bon), Popovic, Sandrini, Faccio (75’ Munarini), Feltrin; A. Dal Bon (82’ Boarini), Salvi All. Rezzadore
MARCATORI: 49’ Righetti (U), 54’ Equizi (S), 56’ Peotta (U), 68’ Peotta (U)
Arbitro: Lucanie di Molfetta Assistenti: Gobbo di Padova e Bresolini di Legnago
AMMONITI: 48’ Feltrin (S), 76’ Righetti (U), 80’ Sandrini (S), 84’ Fracaro (U), 90’ Cocco (U), 90+4’ Pettinà (S)
I NUMERI DEL MATCH
TIRI (IN PORTA): 6 (5)- 8 (6) FALLI: 13-15 CORNER: 5-6 OFFSIDE: 4-1 RECUPERO: 1’ PT – 4’ ST
LA CRONACA
Sono trascorsi 119 giorni dalla contesa del De Rigo: in quel caso finì in parità e si prospettava uno scenario ben diverso rispetto a ciò che ammiriamo oggi: le due squadre distavano solo quattro punti e lo Schio pareva iscriversi nella lotta al vertice, per poi ritrovarsi in un buco nero dal quale non ha saputo uscire definitivamente. E così le quattro lunghezze si sono quintuplicate, ammontando a quota 21. L’Union La Rocca Altavilla ha rallentato solo negli ultimi tre turni in cui ha racimolato due punti, ma la seconda è comunque parecchio indietro e basta tornare alle vecchie abitudini. Allo Schio serve una svolta dopo aver ceduto il passo al Montorio la settimana scorsa: ci proverà nell’impegno più arduo dell’anno.
Modulo a specchio per Beggio e Rezzadore, 3-5-2 che produce inevitabilmente una partita di scacchi senza particolari scossoni: i due attaccanti, Arma e Salvi, lavorano parecchio distanziandosi dalla porta, i restanti protagonisti finiscono di fatto per annullarsi a vicenda. Nella prima frazione di gioco le infrazioni superano di gran lunga conclusioni ed occasioni create, sommando l’apporto di entrambe le compagini. Le uniche chance si segnalano poco oltre la mezz’ora con la punizione deviata in corner di Falchetto e l’ottima iniziativa di Feltrin con cui Salvi impensierisce Berto, preciso nell’uscita bassa in anticipo. Tutto rinviato al secondo tempo, in cui bastano 240 secondi ai padroni di casa per sbriciolare l’equilibrio: punizione di Zanini con traversone in mischia, tentativo di Roverato respinto da Plechero e tap-in di Righetti per il vantaggio biancazzurro (settimo centro per l’attaccante ventiquattrenne). E lì, se vogliamo a sorpresa, la replica dello Schio è più feroce del previsto: il protagonista è un po’ inatteso, si tratta di Tommaso Equizi che prima chiama in causa Berto calciando rasoterra una punizione dal limite, poi gli impone il tuffo per deviare un arcobaleno disegnato sempre da fermo ed infine infila la porta dalla media distanza, stavolta su azione e sfruttando la presa difettosa dell’estremo difensore. La terza occasione è quella buona si suol dire: il terzo tentativo… per la terza realizzazione in campionato del centrale difensivo. L’ultimo era stato segnato sempre su azione, sempre da fuori area, anche in quel caso per l’1-1 in casa dell’Arcella il primo dicembre.
Un segno del destino, in tutti i sensi, perché di lì in avanti si scrive lo stesso finale maturato nella sfortunata trasferta padovana: due giri di lancette e Peotta sfrutta un altro calcio di punizione per beffare la retroguardia ospite, correggendo l’iniziale incornata di Romio a sua volta di testa. C’è da dirlo: la posizione è davvero al limite, difficile se non altro da valutare con esattezza; tutto ok per il direttore di gara e capolista di nuovo avanti. Poco più tardi si rende pericoloso il più atteso di tutti: Rachid Arma spaventa per la prima volta lo Schio con un bolide da posizione defilata che si spegne sull’esterno della rete. Il buon Equizi nasce teoricamente come difensore centrale, ma di fatto risulta essere l’attaccante più valoroso per i giallorossi andando ancora al tiro dai trenta metri e sfiorando il montante più alto. Poi Alex Dal Bon si sacrifica parecchio destreggiandosi tra vari avversari e permettendo a Popovic di rifornire Salvi, il cui colpo di testa va a lato. Lo Schio non la riaggancia e viene allora affondato: dopo una ghiotta chance fallita da Fracaro condita comunque dagli applausi del proprio tifo, è ancora Peotta con un gol molto simile al precedente a blindare il successo, con un’altra deviazione da opportunista a stretto contatto con la porta di Plechero. Assist dell’ottimo Righetti che, con la rete, partecipa a due dei tre gol; per il numero quattro sono sei in stagione.
Il passaggio al 4-3-3 non porta i frutti sperati a Mister Rezzadore, se non altro si segnala una buona chance per Zanella con un colpo di testa neutralizzato da Berto. Il risultato è scritto e La Rocca può gioire doppiamente: successo e contemporanea sconfitta della diretta inseguitrice Arcella che vuol dire +11 in classifica. La Serie D è sempre più vicina per questa squadra straordinaria, mentre per lo Schio si prospetta una lotta serrata per scongiurare la kermesse dei play-out.
Cronaca di Marco Marra, servizio fotografico di Gianfranco Scalzotto