Domenico Milano: A livello di prima squadra è chiaro che ( a parte alcune realtà) molte società inseriscano i giovani solo per l’obbligo e non per le reali qualità. E vista la scarsa propensione a puntare sui giovani (gli allenatori vengono giudicati sui risultati, quindi c’è poca voglia di rischiare), A questo punto avrebbe più senso favorire la nascita di altre squadre B per la terza categoria per far confluire quei ragazzi nel limbo fuoriquota juniores/prima squadra e permettergli di fare esperienza. So che la federazione aveva cercato di far qualcosa per incentivare nuove iscrizioni per aumentare il numero delle partecipanti ma evidentemente la soluzione non era del tutto convincente per le società. Piuttosto che far finire sti ragazzi negli amatori…
Denis Bigi: Questo è un grosso quesito che apre a molteplici risposte : Io sono e sarò sempre votato al giovane, se merita, quindi più giovani è meglio è ma questo dovrebbe essere un credo di presidenti e mister. Con l’obbligo, si rischia di far montar la testa a qualche giovane, che magari non lo merita completamene e metterla in quel posto (concedetemi il francesismo) a qualche “vecchio” Non se ne andrà mai fuori da questo dilemma, la risposta è nelle mani di presidenti e mister. Io investirei sul settore giovanile e sui giovani del proprio vivaio come si faceva un tempo, risparmiando anche qualcosina.
Roberto Giorgio Cocco: ogni ragazzo va lasciato maturare nel contesto giusto Non sono contrario nell’inserire i giovani nelle Prime Squadre, ma vorrei che questa cosa facesse parte di un programma di sviluppo del settore giovanile e non un obbligo di una sola stagione atto ad essere congruo alla categoria , altrimenti rischi solo di fare danni irreparabili
PierAngelo Fattizzo: Concordo su utilizzo dei fuori quota, 1, 2, 3…ecc ma che siano provenienti dal proprio settore giovanile no da altre Società, facendo così si dà senso al proprio settore giovanile
Roberto Martinelli: Se si fa giocare un ragazzo che da almeno due stagioni abbia giocato nella società sono favorevole, altrimenti no.
Andrea Sbicego: Il sistema si autoregola. Le squadre con meno disponibilità tenderanno a fare una rosa con molti giovani per spendere meno, ed in questo contesto ci sarà più possibilità di giocare e crescere. Le squadre più ricche opteranno per una rosa più esperta, anche nei non titolari, liberando i giovani per squadre di categoria inferiore (vista la regola del vincolo annuale): questi giovani giocando e crescendo avranno molta possibilità di tornare successivamente nelle categorie più alte..
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Sbicego
Luca Ballardin: Noi in prima categoria con una squadra da primi posti , vincevamo a mani basse ( 6-2, 5-2 ) con formazioni di Eccellenza e Promozione: giocavamo in due in più perché loro dovevano schierare i giovani …
Francesca Zattra: e i 2005??? Fuori quota nei juniores e pochissimi in prima squadra???? Che fine faranno l anno prossimo??? Non è giusto…sto ragazzi hanno il diritto di giocare!!!!
Alfredo Plumitallo: Per come la vedo io, non serve una regola per far giocare i giovani, basterebbe crederci invece di pensare a prescindere che non sono pronti. In sostanza manca coraggio.
Andrea Ton: Levare i fuori quota come una volta..se un ragazzo è bravo gioca lo stesso ...mettere l’obbligo alimenta solo false speranze a ragazzi che non avrebbero mai le qualità per fare certe categorie..arricchendo solo società grandi con prestiti assurdi e procuratori che passano ragazzi normali per fenomeni facendosi pagare.. Via l’obbligo e a ogni ragazzo la categoria che merita in base alle sue reali qualità..
Betto Rossi: Ci sono diversi ragazzi che giocano, anche in categorie per loro alte, solo perché sono under e dopo ovviamente fanno retromarcia o smettono anche perché delusi dall’ illusione. Quindi farli giocare per me è solo una forzatura. Pertanto nessun obbligo e tesseramento annuale.
Andrea Franchetti: Gli ex giovani schierati un tempo erano i giovani non schierati o confermati a suo tempo…quindi la domanda nasce spontanea…dove sono diventati “bravi” per meritarsi di giocare in categorie più alte?
Daniele Reichnbach: Ma secondo me potevano fare 2005/2006 anche per tutelare (purtroppo)quelle società che possono richiedere ultimo prestito per i 2005 dato che il 30/6/26 si svincolano. E poi dalla stagione 26/27 tornare a regime. Non mettere i 2005 d’obbligo ucciderà l’annata dato che in eccellenza e promozione non li sceglieranno.
Matteo Fabris: I fuoriquota spesso sono schierati fuori ruolo “per fare meno danni” , purtroppo questo è il pensiero comune. Quindi tanto vale che non ci sia l’obbligo. Gioca chi merita sperando che venga avanti una generazione di allenatori che diano spazio ai giovani.
Al momento la maggior parte si esprime per togliere l’obbligo anche se ci sono molti che insistono per imporlo con giovani cresciuti nella società o che siano lì da almeno due anni. C’è anche chi suggerisce di allargare la platea delle squadre B in terza categoria. Insomma il dibattito si arricchisce con le voci di chi è inserito nel contesto dei vivai e conosce bene la realtà del calcio giovanile. Attendiamo anche i vostri pareri…