Prima Categoria

Berton e San Pietro: siamo la coppia più bella del mondo!

Berton e San Pietro in versione Sanremo: “Siamo la coppia più bella del mondo”.

Berton Bolzano Vicentino – San Pietro Rosà  1-1

 

Berton Bolzano Vicentino: Tieppo 6, Penzo 5,5, Marzaro 5, Tosato 6, Orso 5,5, Colombara 5,5, Breschigliaro 6, Santini 6 (dall 11’st Scanagatta 5,5), Pobbe 6,5 (dal 21’st Piazza 5,5), Ghiotto 7 (dal 29’st Toniolo s.v.), Vivian 6. Allenatore: Carlo Comacchio. A disposizione: Maimone, Morellato, Muner, Barbiero, Gamba, Viola.

San Pietro Rosà: Pozzato 6, Favero 5,5 (dal 34’st Bertoncello s.v.), Ronzani R. 6, Caron 6, Gheno 6,5, Meda 5,5, Dalla Costa 5,5, Sandri 5,5 (dal 1’st Frachesen 7), Lazzarotto 6, Ronzani T. 5,5, Bertollo 5,5 (dal 1’st Minuzzo 6,5). Allenatore: Armando Vaioli. A disposizione: Delogu, Gallo, Dutescu, Giaretta, Gaborin, Moro.

Arbitro: Sig. Michel Cano di Padova

Reti: 35’pt Ghiotto (B), 41’st Frachesen (SP).

Ammoniti: Tosato (B), Meda (SP), Ronzani R. (SP), Ghiotto (B), Bertoncello (SP).

Angoli: 5-1 per il San Pietro Rosà.

Recupero: 2 minuti primo tempo, 3 minuti secondo tempo

Minuti finali ancora fatali al Berton, beffato per la seconda volta stagionale a pochi metri dal traguardo dal San Pietro Rosà.  All’andata Minuzzo al 95’, al ritorno invece a 5’ dalla fine è Frachesen in uscita dalla panchina ad inventarsi dal nulla il goal del pareggio, con un guizzo vincente a metà tra pazzia e genialità. Ancora una x, la terza stagionale in altrettanti incontri tra le due capoliste, con il Bolzano in grado di avere la meglio sugli ospiti solamente alla lotteria dei calci di rigore in Coppa. Di occasioni, da ambo le parti di rompere questo feroce duopolio che si protrae da numerose giornate c’è ne sono state ma a quanto pare il filo che tiene entrambe legate non è così sottile come può apparire. Si allarga la corsa per la promozione diretta; del pareggio tra i due litiganti a godere è il Sarcedo, terzo in classifica e bravo a non fallire l’appuntamento con la vittoria portandosi a meno uno dalla vetta. Tridente di lusso a garantire incertezza e colpi di scena fino al termine del campionato. Settimana decisiva… a metà per i granata, che si guadagnano l’accesso alle semifinali superando brillantemente la Vigontina San Paolo ma non riescono a disarcionare i rivali, ancora imbattuti in questo 2025. Ogni minimo errore può essere punito severamente, i 22 giocatori in campo lo sanno benissimo e lo spettacolo di conseguenza ne risente. Ci si spella le mani per applaudire le reti da cineteca di Ghiotto e del già citato ad inizio articolo fantasista del San Pietro, unici lampi in mezzo a tanto buio. Le chiamate del direttore di gara non soddisfano pienamente le aspettative delle rispettive tifoserie, con strascichi di polemiche che vanno ben oltre il triplice fischio finale.

 

LE FORMAZIONI

I problemi emergono già alla lettura delle formazioni. Lunghissima la lista degli infortunati da ambo le parti: per il Bolzano si accomoda in panchina la coppia centrale titolare, Morellato-Barbiero, sostituiti per l’ennesima partita da Colombara e Orso, con Marzaro e Penzo schierati a protezione di Tieppo. A centrocampo Santini, Ghiotto e Tosato, in attacco Breschigliaro e Vivian ad agire insieme a Pobbe riferimento centrale. Fabris, a causa di problemi alla caviglia in tribuna a fare compagnia a Zini, l’eroe della notte di Coppa Maiorana invece addirittura a casa. Non se la passa tanto meglio il San Pietro: Pozzato tra i pali, Caron e Gheno centrali, Favero e addirittura Ronzani Riccardo, di professione centrocampista schierati come terzini. In cabina di regia Meda supportato da Dalla Costa e da Ronzani Tommaso, in attacco spazio a Sandri e Bertollo alle spalle di Lazzarotto unica punta. Minuzzo e Frachesen, assenti la scorsa giornata nel derby perso contro il Rosà, fanno il proprio ritorno nella lista dei convocati di mister Vaioli.

LA CRONACA

Si presenta tirato a lucido il manto erboso, pronto ad accogliere ospiti e padroni di casa, baciati dal forte sole che illumina il pomeriggio di domenica 16 febbraio. Calcio d’inizio affidato a capitan Santini a dare il via alle danze. Incontro ad alta intensità fin dai primi minuti di gioco: tanta corsa e agonismo riversato in campo dai titolari. Il Bolzano però non convince per la gestione di alcuni palloni, preferendo cercare Vivian e Breschigliaro con lunghi lanci lunghi anziché con la solita ragnatela ipnotica di passaggi. Il gioco aereo non è decisamente però il pezzo forte degli attaccanti in maglia bianca, che soffrono e non poco la fisicità dei difensori rivali. Primo fallo dell’incontro al 10’, intervento in ritardo a centrocampo di Santini su Sandri; punizione concessa agli ospiti dal signor Cano. Rischia il cartellino giallo poco dopo sempre l’8 dei padroni di casa, atterrando al limite dell’area Ronzani Tommaso ma viene ancora graziato dall’arbitro. Lo stesso Ronzani cerca, dal calcio di punizione di sorprendere Tieppo, conclusione che si infrange però sulla bianca barriera di fronte a sé. Anche il primo calcio d’angolo è di marca Berton, con Tosato a guadagnarsi il fondo dopo aver raccolto la corta respinta di testa della retroguardia del San Pietro su sventagliata di Orso; traversone murato e giro guadagnato dalla bandierina. Schema provato in allenamento: Ghiotto corto per Penzo, scontro sul cross disegnato dall’esterno ex Monticello tra Pozzato in uscita alta e Caron che resta a terra dolorante alla testa, prosegue l’azione ma il destro di Pobbe viene deviato dalla selva di gamba a protezione dell’estremo difensore del Rosà. La palla termina sui piedi di Marzaro, da posizione defilata e pronto a riproporre la sfera in area ma il gioco viene fatto fermare per permettere le cure mediche dei sanitari al 4 neroarancio.

Al 20’ Pobbe dal limite vede la porta ma preferisce servire Breschigliaro: doppio passo, palla sul mancino e botta violenta alta di poco sopra la traversa.

Al 27’ sbilanciati i padroni di casa, infilati in contropiede dagli ospiti: suggerimento perfetto di Ronzani tra le linee per Bertollo, affrontato faccia a faccia da Marzaro; anziché puntare il diretto marcatore preferisce però tornare indietro scaricando su Dalla Costa e vanificando così un’offensiva pericolosa. Santini scherma il tentativo avversario facilitando la comoda presa di Tieppo. Al 35’ avanti il Berton: Vivian ad ammortizzare di testa il lancio di Santini, Pobbe allarga per Ghiotto che rientra sul mancino eludendo l’intervento di Favero e supera Ronzani Riccardo con una meravigliosa conclusione a giro, complice l’ausilio del palo. Ennesima perla stagionale di “Peter”, a sbloccare la contesa.

Reagisce il San Pietro: al 41’ profondo sugli sviluppi di un calcio piazzato Gheno, gira di testa Lazzarotto tra le braccia di Tieppo. Ultima occasione degna di nota in una prima frazione di gioco vivace ma priva di grosse emozioni, salvo la magia che ha dato il là all’1-0. Ha comunque avuto il suo bel daffare Michel Cano, tenendo a bada gli spiriti bollenti dei giocatori di entrambe le compagini. Solo Tosato e Meda sono finiti nel taccuino dei cattivi, sebbene lo spicchio ospite abbia più volte invocato l’ammonizione anche per Santini, autore di 4 falli nel giro di 45’ minuti.

Arbitro Cano

Doppio cambio ad inizio ripresa: restano negli spogliatoi Sandri e Ronzani Tommaso, rilevati dai nemici pubblici numeri uno, Minuzzo e Frachesen. L’inerzia del big match non cambia però al momento, con il Berton in controllo e il San Pietro costretto a sgomitare per cercare qualche spiraglio. Al 49’  fiammata di Marzaro: lascia sul punto Ronzani e crossa teso verso l’area di rigore; Breschigliaro di testa riesce a prolungare e a Vivian, spalle alla porta non resta altra soluzione che coordinarsi e tentare la rovesciata. La difesa avversaria però approfitta del mancato impatto con il pallone e allontana preoccupata la minaccia. Ancora Marzaro al traversone al 50’: Vivian accarezza di testa ma mette a lato. Iniziano invece ad ingranare Minuzzo e Frachesen, non in perfette condizioni e per questo entrati a gara in corso. Il primo, pur rinunciando ai suoi consueti strappi e alle sue consuete accelerazioni, rovina la partita fin lì perfetta di Penzo, mettendolo in costante apprensione. Il secondo invece scombina i piani avversari, giostrando sulla trequarti un po’ come centrocampista e un po’ come attaccante ma soprattutto togliendo ogni punto di riferimento a Orso e Colombara, dato che Lazzarotto, troppo statico ed isolato, non è riuscito a rappresentare una seria insidia per la retroguardia locale.

Al 55’ duettano i due subentrati, slalom del 18 classe 1994 tra Orso e Colombara e conclusione in caduta bloccata da Tieppo. Al 58’ Breschigliaro serve Vivian, infermabile in campo aperto: da buona posizione però mette sull’esterno della rete, con Pozzato a fare buona guardia sul primo palo. Difficile sia per Comacchio che per Vaioli individuare i giocatori giusti da buttare nella mischia, data la scarsità di alternative: Piazza sostituisce Pobbe e si colloca sulla corsia di destra con Vivian spostato al centro dell’attacco e Bertoncello, all’80’ al posto di Favero per aumentare notevolmente il peso offensivo ospite. Fascetta da capitano che termina perciò sul braccio di Pozzato. Nel mezzo, solo un tentativo al 74’ di Minuzzo neutralizzato dalla difesa del Bolzano. All’80’ scorribanda offensiva di Minuzzo: il suo cross basso costringe all’intervento in scivolata Colombara, che per poco non finisce con il battere involontariamente Tieppo. All’85’ troppo spazio concesso dal Berton a Dalla Costa sull’out mancino: una rapida occhiata in mezzo prima di sganciare la sfera in area di rigore. Torre di testa di Lazzarotto, Frachesen con una splendida acrobazia supera l’incolpevole Tieppo, sorpreso dalla soluzione assolutamente inaspettata dell’attaccante delle “Pantere”. Scattano prontamente in piedi i supporters granata, a protestare vivacemente assieme ai giocatori in campo con l’arbitro reclamando una posizione irregolare al momento della conclusione. Fermo invece nella sua decisione il signor Cano che indica il dischetto e non sembra voler affatto sentire altre ragioni. Al primo vero tiro in porta gli ospiti agguantano il pari, sfruttando la troppa libertà d’azione concessa loro dai padroni di casa. Ribaltamento di fronte fulmineo all’89’: Breschigliaro premia l’avanzata per vie centrali di Penzo; con la punta del piede riesce ad allungare su Toniolo, che rientra ma spreca tutto calciando alle stelle. Mancino sballato accompagnato fuori dai “nooo” di disappunto del pubblico. Doppia occasione in pieno recupero per il San Pietro: ancora Colombara vicino a beffare, questa volta di testa Tieppo. L’angolo seguente battuto da Dalla Costa vede protagonista, in proiezione offensiva Gheno. Prova a vestire infatti i panni dell’eroe di giornata con un doppio tentativo a distanza ravvicinata l’uno dall’altro ma prima un difensore del Berton e poi Tieppo a dire di no. Tre minuti extra in cui non succede però praticamente niente e ci pensa il classico triplice fischio a porre fine alle ostilità. C’è ancora spazio e tempo per le lamentele, in particolar modo dei padroni di casa sia per via della rete del pareggio di Frachesen, macchiata a detta loro da una posizione irregolare e sia per l’esultanza parecchio colorita di un giocatore ospite all’indirizzo della tribuna. Un punto a testa che fa sicuramente più comodo agli arancioneri, perdere lo scontro diretto sarebbe stato un duro smacco da digerire. Nulla è ovviamente deciso e mentre domenica il Bolzano è atteso dall’insidiosissima trasferta di Cogollo contro l’Alto Astico, il San Pietro ospiterà invece il Nove.

Sull'Autore

Francesco Andreotti