Prima Categoria

A Rosà capoluogo contro frazione, Ljubisic: «Domenica è LA PARTITA»

Rosà si appresta a vivere il derby proprio nel weekend in cui la città è in festa per il Carnevale. Come da tradizione, a Carnevale ogni scherzo vale, e il Calcio Rosà lo scherzo vuole farlo ai cugini del San Pietro, celebrando il Carnevale rosatese con una dolce vittoria nella stracittadina.
«Domenica è LA partita». Esordisce così Zoran Ljubisic, allenatore del Calcio Rosà, per descrivere il match di domani contro il San Pietro. Il capoluogo contro la frazione, la storia contro la novità, i “canarini” contro le “pantere”, la voglia di emergere contro l’ambizione della capolista.

 

All’andata il San Pietro si è imposto con un sontuoso 4-1 ma ad oggi le cose sono cambiate. Al timone del Calcio Rosà è approdato di Ljubisic che ha invertito la rotta dando positività e identità all’ambiente giallonero: «Faremo la nostra partita cercando di giocare con coraggio e personalità. Abbiamo un nostro credo e vogliamo continuare a tracciare questo percorso con le nostre idee».

Dopo i primi 3 mesi di lavoro si iniziano ad intravedere i primi miglioramenti, prosegue l’allenatore: «Ho trovato un gruppo di ragazzi incredibili. Al mio arrivo ho cercato di imprimere ai ragazzi la mia mentalità: non subire la partita ma dominare e avere il controllo in tutte le fasi del gioco».

Il Rosà

 

Arrivare a stagione in corso non è facile ma la voglia di allenare era troppa e, mister Ljubisic, ha deciso di cogliere al volo quest’occasione: «Dopo 7 anni di settore giovanile e due anni di esperienza come vice allenatore in Prima squadra era giusto fare questa scelta. L’obiettivo primario è quello di continuare a crescere partita dopo partita sia come squadra sia individualmente. Quando mancheranno 5 partite al termine del campionato inizieremo a tirare le somme».

Ljubisic

Una scelta di cuore, laddove tutto è cominciato, conclude Ljubisic: «Non scorderò mai il mio esordio in Eccellenza a 16 anni con mister Leli oppure l’anno indimenticabile con l’under 17, una delle stagioni più belle da quando alleno. Rosà è casa mia, la società ha entusiasmo e voglia di mettersi in gioco, mi auguro che ci siano i presupposti per continuare a lavorare insieme e per riportare il Calcio Rosà dove merita».

 

Sull'Autore

Giosuè Belardinelli