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Vicenza, tasi e tira… il punto di Luciano Zanini!

Scritto da Luciano Zanini

IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI

Vicenza, tasi e tira ….

E’ cominciato veramente bene il 2025 per il Lanerossi Vicenza. Questo non si può, né si deve nascondere. Dopo il mezzo passo falso contro il Giana Erminio, i biancorossi hanno colto un bel poker di vittorie contro Pergolettese, Albinoleffe, Pro Patria e Alcione. Con un totale di undici reti rifilate agli avversari e un solo gol subìto, peraltro per un mezzo infortunio della difesa. Il Padova dal canto suo, nello stesso periodo, ha vinto tre volte e pareggiato due, segnando sei reti e subendone un paio. Due cammini abbastanza simili tutto sommato, ma poi in realtà in queste cinque giornate il Lane ha rosicchiato quattro punti ai padovani che – può capitare a tutti – sono stati bloccati sul pari in casa da Arzignano e Pro Vercelli. Risulta evidente che passare da un distacco dal Padova di dieci punti agli attuali sei non sia proprio una cattiva notizia. Anzi.

Rolfini, Ferrari, Ronaldo, Morra: i marcatori e i rientranti

Però questa migliore situazione è arrivata solo perché il Lane ha innestato la marcia alta nelle ultime gare, cercando sempre e comunque il risultato pieno. Ha fatto dodici punti senza mai rischiare il pari. La mentalità vincente interiorizzata dalla squadra a me è apparsa chiara in tutta evidenza proprio contro l’Albinoleffe, che ci ha fatto un po’ sudare per conquistare i tre punti. Lo stesso mister degli orobici, il mitico capitan Lopez, uno che di calcio se ne intende, a fine gara si è lasciato andare a qualche confessione significativa: “Ho visto un Vicenza davvero dirompente, deciso e ficcante, con tanta voglia di vincere.” D’accordo che Lopez è rimasto un beniamino, giustamente, della tifoseria del Lane per i noti trascorsi degli anni ’90, e quindi può aver avuto parole dolci per le orecchie biancorosse. Però, in effetti, il Vicenza visto contro di lui è apparso proprio così un po’ a tutti. Pure contro la Pro Patria, sebbene non abbiano particolarmente brillato, i biancorossi hanno giocato da squadra superiore senza tanti fronzoli, puntando solo ed esclusivamente a fare i gol che servivano per conquistare il bottino pieno.

Domenica pomeriggio, contro l’Alcione di Milano, battuto in casa dal Padova nel turno precedente per 2 a 0, la squadra di Vecchi ha fatto un ulteriore passo avanti, coniugando gioco e profitto. Ha fatto vedere bel gioco ma pure redditizio, viste le quattro reti messe a segno contro i lombardi, una compagine che ha navigato sinora nelle zone alte della classifica. Ma, a questo punto, che cosa può riservarci il Lane? Nessuno può saperlo, visto che il calcio è tutt’altro che una scienza esatta. E può sempre presentare sorprese dietro l’angolo, magari spiacevoli e inaspettate. Ecco allora che l’unica formula da applicare – come fatto appunto nelle ultime partite – si riassume nel motto dialettale, chiarissimo: “Tasi e tira”.  Non è tempo di chiacchiere, di fare conti, di ipotizzare percorsi. E’ tempo di continuare a scendere in campo consapevoli della necessità di vincere ogni partita. Non ci sono alternative, perché il Padova è sempre avanti e non ha alcuna intenzione di farsi sorpassare. Questo è poco ma sicuro.

Bentornato Ronnie dal primo minuto

Contro l’Alcione di Milano la vera novità è stata l’inserimento del nome di Pompeu Ronaldo Da Silva nella formazione di partenza. Un po’ a sorpresa mister Vecchi decide di rompere gli indugi e di mettere in campo l’uomo di maggior classe della rosa biancorossa. Era un momento peraltro atteso dopo gli scorci di partite precedenti, nel corso delle quali il brasiliano aveva mostrato di esserci sia dal punto di vista fisico che mentale. Poi, ovviamente, un conto è venire impiegato a gara inoltrata e un altro partendo dall’inizio con tutto quello che ne consegue. Il battesimo di Ronaldo è dunque finalmente avvenuto, e la lunga attesa dei tifosi è stata subito ben ripagata.

Gli applausi scroscianti del pubblico al suo indirizzo, quando è stato sostituito al 17’ della ripresa, lo testimoniano più di tante parole. La mano (meglio il piede) di Ronnie si è vista eccome. A me la squadra è parsa rassicurata, fortificata dalla presenza del numero 10, quasi aspettasse il suo arrivo. Ha preso in mano da par suo la cabina di regìa e ha ridimostrato da subìto le proprie doti tecniche e la visione del gioco. Eccoli allora i suoi lanci millimetrici sulle fasce, i suoi corner sempre pericolosi per le difese avversarie, la sua fantasia nel fraseggio. I compagni lo cercano, lo aspettano, lo seguono e il risultato si vede. Peccato, anzi, che in varie occasioni in avanti sia mancata la precisione nell’ultimo passaggio, talchè il punteggio avrebbe potuto assumere proporzioni devastanti per i lombardi. La prestazione di Ronaldo è stata accompagnata, comunque, anche da ottime prestazioni da parte di alcuni compagni, a cominciare dal bomber Claudio Morra che ha marcato una splendida doppietta e colpito una traversa piena che grida ancora vendetta. Bene ancora Rolfini che ormai ha ritrovato sé stesso e ha aperto le danze con un gol di tacco alla maradona, capitalizzando nei primi minuti la superiorità del Lane. Buona la prova della difesa con evidenza particolare per Leverbe, dal nome esplicativo di Maxime ossia il migliore dei suoi compagni di retroguardia. Una nota di merito particolare infine va assegnata poi al furetto Raul Talarico che si lascia vedere con piacere: è sempre in movimento, sbaglia poco e si mette pure a fare gol. Una vera 4×4, come il suo numero di maglia.

Uno, due… Morra

Il gioco della morra, che risale ai tempi dell’antico Egitto e consiste nell’indovinare la somma dei numeri che vengono mostrati con le dita dai giocatori, poco o nulla centra con i numeri dei gol messi a segno dai biancorossi contro l’Alcione. Si può dire però che, dopo l’avvio a tutto gas del Lane, non pochi tifosi hanno pensato ad una specie di giochetto della morra sui generis, del tipo: quanti gol segneremo oggi? E quanti gol segneranno Rolfini e Morra, ossia i punteros del Vicenza anti-Alcione. A fine partita l’indovinello ha trovato una risposta precisa nelle tre reti dei due bomber: una di Alex e due di Claudio Morra, ma potevano essere di più, vedi anche la traversa del nostro numero 90. Del resto se il buongiorno si vede dal mattino, dopo soli otto minuti un Vicenza tambureggiante va in gol con Rolfini, stile sudamericano: Morra mette in mezzo un traversone basso per lui che si inventa un colpo di tacco letale, spiazzando difensore e portiere. Due minuti dopo è la volta di Morra che spara a botta sicura ma… sulla traversa.

Talarico, Rolfini e Morra

Altra grande chance del Lane al 25′, quando Rolfini ci prova da fuori area sorprendendo l’estremo milanese Bacchin, che respinge male consentendo a Morra di battere di testa a colpo sicuro: Bacchin stavolta si ripiglia alla grande e riesce a mandare la palla in corner. E’ il Vicenza che fa gioco e comanda, ma al 34′ Rolfini si fa scioccamente ammonire: e due minuti dopo gli ospiti trovano il pari che non ti aspetti, su punizione di Dimarco, il quale offre il pallone per il colpo di testa a Chierichetti. Stacco perentorio e Confente è battuto.  Il Lane incassa ma torna subito avanti con il gran tiro di Morra, che vale il 2-1. Al 43′ è la volta di Bright che però non impensierisce Confente. La ripresa si apre con i biancorossi che paiono aver superato il breve appannamento dell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. Così al 14′ arriva la terza rete, una vera e propria perla di Ronaldo. Il brasiliano si piazza sulla trequarti destra e batte alla sua maniera il calcio di punizione. Ne esce una traiettoria che più traiettoria di così non si può: il pallone si innalza verso il cielo, poi prende a scendere curvando dolcemente, quasi a chiamare all’appello Morra che l’ha seguito e che si muove con tempo perfetto alle spalle della difesa avversaria: tiro al volo senza indugi e grande gol.  Al 17′ doppio cambio per il Lane: fuori Ronaldo che ha fatto il suo alla grande (ma occhio a qualche distrazione per troppa sicurezza in sé)  e Capone, dentro Della Latta e Della Morte. Un minuto dopo Pippone Costa spara alto dopo una bella azione di Rolfini: peccato! Al 25′ escono tra gli applausi del Menti Morra e Rolfini, per fare posto a Ferrari e Rauti. Della Morte ci prova al 31’, ma il suo tiro viene ribattuto.

Al 37′ il Vicenza fa quaterna: bel cross di Laezza verso l’area lombarda dove il piccolo ma scattante Talarico non si fa pregare e mette dentro con un bel tocco di testa.  Al 40′ ecco il debutto del nuovo arrivato Beghetto, figlio d’arte, in luogo di Costa. Finito qui? Macchè, l’Alcione prova a perforare Confente ma il portierone dice di no a Bagatti sfoderando la paratona della giornata. Come dire: siamo forti anche dietro! Avanti così…

Luciano Zanini

 

 

 

 

 

 

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Luciano Zanini