Prima Categoria

Il successo del S.Tomio sul Quinto vale oro, anzi Acciaio….

Quinto Vicentino – San Tomio 0-2

 

Quinto Vicentino: Zordan, Salvò (dal 37’st Napoli), Bagnara (dall’8’st Camara), Mariotto, Owusu, Spadina, Pengo (dal 31’st Gemo), Pignattari (dal 18’st D’Ascoli), Lattenero, Giaretta, Brahimi. Allenatore: Ivano Giaretta. A disposizione: Scaramella, Santin, Sula, Novello, Donadello.

San Tomio: Nardon, Loro, Mencato, Maddalena, Amrouche, Renon, Pendin (dal 47’st Dalla Vecchia), Voltan, Miotto (dal 34’st Marchesini), Martini, Jaibi (dal 23’st Vanzo). Allenatore: Gianfranco Acciaio. A disposizione: Carli, Brazzale, Casa, Bisognin, Berlato, Comparin.

Arbitro: Sig.ra Benedetta Fugalli di Rovigo.

Reti: 25’pt Miotto (ST), 11’st Voltan (ST).

Note: Ammoniti: Spadina (Q), Pendin (ST), Pengo (Q), Mencato (ST), Napoli (Q). Angoli: 6-6. Recupero: 2 minuti primo tempo, 6 minuti secondo tempo.

Cronaca e foto di Francesco Andreotti

Inizio di 2025 peggiore per il Quinto non ci poteva essere. Tre sconfitte consecutive, 9 goal presi e solamente 2 realizzati. Il delicatissimo scontro salvezza con il San Tomio poteva rappresentare un’occasione per uscire dalla momentanea crisi ed invece si è risolto nell’ennesimo tonfo casalingo. Quinto sigillo stagionale per i biancoazzurri con le marcature decisive di Miotto, ottimo surrogato dell’indisponibile Clementi e di Voltan nella ripresa. Il risultato comunque non rispecchia pienamente quanto visto in campo; il passivo sarebbe stato nettamente più pesante se solo fosse stata migliore la mira di Mencato e compagni. Una boccata d’ossigeno per mister Acciaio; il pareggio con il Poleo aveva ridato carica all’ambiente dopo alcuni risultati non positivi, i tre punti ottenuti peraltro contro una diretta concorrente permettono di affrontare con maggiore tranquillità la corazzata Sarcedo. La classifica ora, in virtù anche dei risultati pervenuti dagli altri campi si fa veramente corta, per quanto riguarda i bassifondi del girone. Indubbiamente gran balzo in avanti degli ospiti, distanti una semplice lunghezza dalla salvezza diretta. Padroni di casa invece accoppiati a quota 15 al terzultimo posto con il Poleo ma occhio alle spalle al possibile ritorno dell’Arsenal Cusinati.

LE FORMAZIONI

Si dispongono a specchio le due compagini, con Giaretta e Acciaio costretti ad alcune scelte obbligate di formazione a causa delle numerose defezioni. Il modulo prescelto è il 4-2-3-1, modificato a gara in corso per adeguarsi all’andamento della partita. Il Quinto si schiera con Zordan in porta, Owusu e Spadina a formare la coppia centrale, Salvò e Bagnara sulle corsie laterali. In mediana Giaretta e Mariotto, Pignattari assieme a Brahimi e Pengo alle spalle di Lattenero unica punta. Il San Tomio risponde con Nardon tra i pali, Mencato e Loro terzini, Renon e Amrouche difensori centrali. La cerniera di centrocampo formata da Maddalena e da Voltan; Pendin, Martini e Jaibi a supporto di Miotto.

LA CRONACA

Sembra risentire il “Comunale Antonio Berto” della pioggia battente caduta in mattinata. L’erba verde lascia posto al fango e alla terra ed è chiaro fin da subito a tutti che giocare a calcio non sarà affatto semplice. Il pallone, infatti, non scorre velocemente e per non rischiare di farlo impantanare in zone di campo assai pericolose, si predilige il lancio lungo a cercare direttamente gli attaccanti. Se però Martini si alza in fase di possesso trasformando quello del San Tomio in uno spregiudicato 4-2-4, ben più di qualche difficoltà hanno Brahimi e Lattenero contro i due corazzieri avversari, Renon e Amrouche vista l’evidente differenza di stazza fisica. Primo possesso di gioco di marca biancorossa ma al 2’ San Tomio già in avanti: combinazione in velocità tra Jaibi e Martini, la sfera arriva a Pendin che scivola però al momento della conclusione, facilitando la presa sicura di Zordan. Al 6’ si cerca la soluzione dalla lunga distanza; conclusione del solito Pendin a perdersi sopra la traversa. Al 10’ Amrouche serve con una precisa sventagliata dalle retrovie Pendin: punta Bagnara, rientra ma alza troppo la mira da posizione defilata.

Grande prestazione dell’ex esterno del Thiene classe 2002, una spina nel fianco della retroguardia locale con le sue serpentine ubriacanti. Cinque minuti di cronometro e ancora Pendin a scaricare fuori per Voltan; l’area di rigore si riempie di maglie biancoazzurre, Zordan in presa alta però a neutralizzare il tiro/cross di Voltan. Cerca subito l’estremo difensore biancorosso di far ripartire l’azione approfittando dello sbilanciamento avversario, salvo poi ritornare sui suoi passi e dare ai compagni la possibilità di riorganizzarsi. Al 16’ a contrasto Mariotto e Owusu per strappare la palla dai piedi di Martini; ne approfitta Miotto che allunga in velocità su Spadina e conclude di mancino, Zordan fa buona guardia sul primo palo. Al 20’ calcio di punizione da buona posizione per il San Tomio; Jaibi disegna un arco angolato ma lento, vola Zordan a toglierlo dall’incrocio dei pali. Al 24’ flipper impazzito in area biancorossa: palla messa di fuori, si coordina Voltan ma botta imprecisa che termina largamente sul fondo. Prova ora a respirare il Quinto, schiacciato da minuti dalle continue incursioni ospiti. La situazione di equilibrio comunque dura poco e si rompe una volta che i biancoazzurri recuperano la sfera: palla in verticale data da Younes a Pendin, bravo ad approfittare dello svarione difensivo di Bagnara; palla a rimorchio per il destro in corsa di Miotto che picchia sulla parte inferiore del montante alto e varca nettamente la soglia di porta.

Non pervenuti in campo i padroni di casa in questo movimento primo tempo, salvo l’ammonizione spesa da Spadina per bloccare l’ennesima avanzata rivale. Il colpo il San Tomio però non lo affonda, limitandosi a gestire il possesso della palla. Si va così all’intervallo, dopo due minuti di recupero, con il risultato parziale che però non rispecchia l’andamento della gara.

Si scaldano inoltre tra le file del Quinto Camara e D’Ascoli, forse un indizio su quale saranno le prime sostituzioni operate da mister Giaretta. Soffrono i padroni di casa, soprattutto a centrocampo, dove Mariotto e Giaretta, più dediti al governo che alla lotta faticano contro la dinamicità atletica di Voltan e Maddalena. Si sente la mancanza di giocatori muscolari come Biba e Zoppello, costretti invece a guardarsi la partita dagli spalti. L’assenza di bomber Kevin Clementi poteva invece rappresentare un grosso problema per l’attacco ospite ma Miotto, assistito dall’ottimo Pendin non ha fatto assolutamente sentire la sua mancanza. Con l’avvento della ripresa fa capolino tra le nuvole anche il sole, pronto a riscaldare con i suoi raggi il manto erboso. Al 48’ unica occasione del match per i biancorossi: Pignattari batte dalla bandierina con il destro a rientrare, impatta di testa in mischia Brahimi, costringendo alla deviazione oltre al palo Nardon. Risponde presente alla chiamata avversaria l’esperto portiere, preferito al ben più giovane Carli. Il Quinto si espone però alla rapida controffensiva ospite: ribaltamento di fronte e opportunità del raddoppio questa volta sui piedi di Miotto che sparacchia a lato. Al 51’ Jaibi, assistito da Martini, strozza troppo la conclusione solo davanti a Zordan. Cambia qualcosa Giaretta per cercare di sovvertire il risultato: fuori Bagnara, dentro Camara con Owusu dirottato sulla fascia e Mariotto arretrato al centro della difesa. Al 55’ scodella da palla inattiva il solito Amrouche, sfera riproposta in area di rigore dove Martini, nel tentativo di non fare uscire la palla prolunga di testa; Zordan è scavalcato dalla traiettoria aerea e solo Mariotto evita guai peggiori spazzando sulla linea di porta. Il raddoppio il San Tomio lo trova subito dopo: torre di Amrouche, sempre minaccioso sui piazzati, insacca in scivolata all’altezza del secondo palo Martini; il direttore di gara annulla per la posizione irregolare al momento del tap in del 10 biancoazzurro.

Prova ad uscire dall’area di rigore costruendo dal basso il Quinto, palla però subito riconquistata dagli ospiti; Miotto si defila braccato da Owusu, Zordan devia con i piedi il suo diagonale insidioso. Al 58’ Jaibi apre per Voltan che avanza indisturbato e dai 20 trafigge Zordan con una staffilata. Da rivedere comunque l’intervento dell’estremo difensore locale, fin qui perfetto e sorpreso dalla distanza. Entrambe le compagini operano alcuni cambi per rimescolare le carte. A tal proposito, al 76’ viene gettato nella mischia Gemo al posto di Pengo per aggiungere chili e centimetri ad un reparto offensivo che ha faticato tantissimo durante l’incontro a causa della scarsità di palloni pervenuti. Al 78’ ancora Brahimi con la specialità della casa, il colpo di testa che non impensierisce minimamente Nardon. Resta a terra però Loro, dopo uno scontro di gioco con Gemo. Calano alla lunga le energie e la stanchezza prevale nelle ultime fasi di gioco. Ultima azione in gioco: in pieno recupero, spizza di testa Gemo il lungo rilancio di Zordan, Lattenero tenta il tiro in corsa ma non inquadra lo specchio della porta. Gioco comunque fermo per il fuorigioco fischiato al capitano biancorosso.

Direzione dell’incontro a due facce da parte del direttore di gara. Nel primo tempo quasi impeccabile, nella ripresa invece numerose chiamate discutibili che hanno scontentato sia i tifosi del Quinto che quelli del San Tomio. Dopo sei minuti di recupero, viene decretata la fine dell’incontro. Grande festa in campo e fuori per i biancoazzurri, attesi domenica dal temibile Sarcedo. Il Quinto invece cercherà la prima vittoria del 2025 in trasferta in casa del Rosà.

Sull'Autore

Francesco Andreotti