IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI
L’artiglieria biancorossa smonta la Pro Patria
Proprio così. Allo stadio Carlo Speroni di Busto Arsizio il Lanerossi Vicenza ha prevalso con un netto 3 a 0, frutto della tattica “speciale” messa in campo più o meno consapevolmente dai biancorossi, che hanno utilizzato la propria artiglieria pesante. Niente fraseggi in zona d’attacco, poconiente i cross dalle corsie, nè gioco raffinato con dribbling e salto dell’uomo. Niente o quasi di tutto questo. Il Lane ha smontato la Pro Patria di Riccardo Colombo per 3 a 0 prendendo semplicemente a cannonate la porta di Rovida. Ne è uscito il risultato tondo che non si discute, si prende e si porta a casa, anche se la Pro Patria più di qualche ragione per recriminare c’è l’ha tutta, eccome. Basta rivedere la gara nelle sue occasioni da gol e oplà… tra le due grandi parate di Confente e le occasioni mancate dai bustocchi, diciamo che ci è andata bene.
Cosa fatta capo ha! Del resto il tiro da lontano non è mai banale, ma spesso frutto di estro, precisione e forza atletica. Mica quisquilie. E, guarda caso, tutt’tre le reti segnate dai nostri presentano chiare le caratteristiche di cui sopra. Il primo artigliere della giornata è stato il numero 44, alias Raul Talarico, che di fatto ha tolto il Lane dal suo imbarazzante status di scarsa capacità di penetrazione tra le linee avversarie. Il giovanotto – che avevo segnalato come ottimo in occasione della vittoria biancorossa al Menti contro l’Albinoleffe (ricordo il suo perfetto cross dalla destra per la testa di Rolfini) -, ha estratto dal cilindro un lussuoso pezzo di bravura quando al 24’, ricevuta la palla sulla trequarti, ha fatto qualche passo in avanti e, dopo aver traguardato la porta avversaria, ha sparato un vero e proprio colpo di cannone che ha fatto giustizia di tutto: difesa avversaria presa di contropiede e portiere bustocco che ha solo potuto raccogliere la sfera in fondo al sacco. Grande gol e grandi applausi per l’artigliere Talarico.
Il gol ha rasserenato gli animi e fatto contenti i trecento tifosi biancorossi giunti a Busto per sostenere la squadra. Il secondo tiro da fuori area andato a bersaglio è invece di Alex Rolfini, il quale al 47’ vede pure lui uno spiraglio dalle parti di Rovida e dal limite dell’area fa partire il secondo botto potente, che si infila in rete senza tanti complimenti. C’è infine, verso il tramonto della gara, anche il terzo e ultimo tiro in porta dal limite dell’area: è la volta di Loris Zonta (fresco di rinnovo biennale) che, ricevuta la sfera al limite dell’area, si gira con destrezza e poi prende la mira sparando rasoterra sul palo alla destra del portiere, che non riesce a farci nulla. Ecco: in sintesi questi tre tiri, questi tre gol, sono l’essenza della partita dei biancorossi, il succo della nostra gara in avanti. Da prendere senza ricamarci sopra, perché era necessaria una vittoria per tenere le distanze dal Padova vincitore contro l’Alcione e vittoria è stata.
Il traguardo si avvicina, per il Padova
Per il Padova, tuttavia, ogni giornata in più è un passo importante verso il traguardo agognato, la promozione diretta. Siamo giunti alla 23^ giornata e stavolta la formazione di Andreoletti non si è distratta, come con l’Arzignano, giocando in trasferta contro una delle squadre di alta classifica che punta decisamente ai playoff. Ha superato bene la prova pur se favorita dall’aver giocato con un uomo in più, ma alla fine quello che conta è il risultato favorevole. Non ha mai perso il Padova e il tanto atteso tracollo pare ancora lontano e forse chimerico. La squadra dei “dottori” ha mostrato in tutto il suo percorso la grande capacità di rimanere coesa e di non perdere mai la bussola. E anche l’aver giocato alle ore 15 di domenica può averlo favorito dal punto di vista psicologico penalizzando per contro i biancorossi. Mi spiego: il Lane, conosciuto il risultato della partita Padova-Alcione ( 2 a 0), aveva addosso tutta la pressione del caso. Perdere o pareggiare con la Pro Patria avrebbe significato l’addio definitivo anche alle minime, flebili, speranze di aggancio. Da qui la difficoltà di fare gioco lineare e ficcante come quello messo in campo una settimana prima contro gli orobici dell’Albinoleffe. E’ parso chiaramente un Vicenza sottotono quello visto a Busto Arsizio, tanto che il gioco l’ha condotto per gran parte la squadra di casa. La pressione di dover far risultato ad ogni costo gioca spesso brutti scherzi, e quindi ci può stare anche una partita come questa, visto che per fortuna la rosa del Lane dispone di giocatori di caratura tale da poter risolvere l’incontro a favore. Gente come appunto Talarico, Rolfini e Zonta, i tre artiglieri del Lane. Andiamo avanti senza illuderci ma rimanendo fermi sull’obiettivo unico: vincere sempre. Poi vedremo.
Debutto di Ferrari, quello di Ronnie più vicino
La partita contro la Pro, oltre ai tre punti fondamentali, ha portato anche la fausta notizia dell’impiego dal primo minuto di Franco Ferrari. Il quale, sebbene non abbia segnato, ha offerto segnali positivi quanto a voglia di reinserirsi al centro dell’attacco e soprattutto di fare gol, che è il suo mestiere. La mossa di Vecchi ha sorpreso un po’ tutti ma va nella direzione giusta perché il giocatore ha bisogno di minutaggio per prendere la giusta confidenza con campo e compagni. Stesso discorso per Ronaldo – ma forse il mister lo vede un po’ meno pronto – che, per quanto ha giocato, ha mostrato la sua classe. Sulla partita in sé rimane da ribadire che la Pro Patria non ha affatto sfigurato contro i più titolati biancorossi, anzi. La prima occasione è bustocca, al 13’ con Mehic, che avrebbe l’occasione di fare gol, ma tira troppo centralmente (nel frangente si infortuna Cuomo che deve uscire sostituito da Laezza). La Pro si muove meglio di noi e ci tiene sotto controllo. Ma al 24’ crolla, sotto il colpo di Talarico che dà linfa al Lane, ma poi è invece la squadra di casa a fare gioco senza timore, spesso ingaggiando duelli corpo a corpo senza risparmio di colpi. I biancorossi paiono in confusione e subiscono gli avversari che si muovono a tutto campo, ma al 47’ ecco la seconda bordata già descritta con Rolfini che fa 2 a 0. Sembra finita, e invece la ripresa mostra una Pro che a perdere così non ci sta proprio. Dopo cinque minuti dall’avvio ecco la prodezza di Confente che riesce a sventare il tiro di Mallamo destinato al gol. Poco dopo un’altra occasionissima dei bustocchi: su cross dell’ex-Barlocco, indirizzato in fondo al sacco, c’è Pippone Costa, ben piazzato sulla linea di porta, che ci mette la provvidenziale testona riuscendo a deviare il pallone. Il Lane continua a soffrire la pressione avversaria e non riesce a reagire come dovrebbe. Si va avanti così e non è un bel vedere. A un quarto d’ora dalla fine spunta un’occasione, ma Costa spreca malamente il cross di Talarico sparando alle stelle. Finita qui? Macchè! A sei minuti dal 90’ i bustocchi costruiscono l’azione più bella con Toci che di testa colpisce a botta sicura: Alessandro Confente sfodera la paratona della giornata e dice no all’avanti della Pro deviando in angolo. Poi, inaspettato, arriva il terzo tiro, e il terzo gol, del Lane con Zonta che chiude la gara. Gara da dimenticare, non i gol degli artiglieri, tutti spettacolari per potenza e precisione.
Luciano Zanini