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Lane+ Arzignano = -8

Scritto da Luciano Zanini

IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI

LANE  + ARZIGNANO =  -8

In chiusura della 22^ giornata di campionato mi viene in mente un’espressione “matematica” un pochino fuori dagli schemi.

Che però i tifosi del Lane (e anche quelli dell’Arzignano Valchiampo) capiscono al volo. La somma dei punti ottenuti da Lane e Arzignano domenica scorsa –  frutto della vittoria biancorossa sui duri bergamaschi dell’Albinoleffe per 2 a 0, e del pareggio un po’ sorprendente dei cugini arzignanesi nel tempio padovano dell’Euganeo per 1 a 1 – hanno portato al risultato sintetizzato dal numero otto con il meno davanti. Una vittoria e un pareggio che alla fine dei 95 minuti delle due gare consentono al Vicenza di essere un po’ più vicino ai battistrada di mister Andreoletti. Una bella notizia per tutto l’ambiente berico, ma pure per i ragazzi di Giuseppe Bianchini che con questa prova sul campo hanno confermato appieno di essere al momento – se non la più in forma – certamente una delle squadre più lanciate del campionato. E, del resto, se un paio di mesi fa l’Arzignano, relegato solitario in fondo alla classifica, pareva oggettivamente spacciato, adesso è a ridosso dei playoff, e con questo abbiamo detto tutto sul “miracolo” compiuto dall’ottimo mister dell’Arzignano Bianchini. Il quale ha confermato nei fatti di essere una colonna portante di questa squadra e di questa società, proprio per la recente performance concretizzata, che si assomma con quelle dei precedenti campionati. Una domenica veramente ok, dunque, quella del 12 gennaio 2025, anche dal punto di vista meteorologico visto il sole splendente che l’ha illuminata da mattina a sera. Deve tuttavia rimanere chiaro che questi due punti rosicchiati ai dottori vanno presi per quello che sono e nulla più, un passo di avvicinamento alla capolista Padova che però in sostanza non cambia la situazione. Otto punti sono tanti quando mancano 16 giornate al tramonto del torneo, per cui non rimane che continuare a fare quello che il Lane ha fatto domenica in maniera egregia: scendere in campo per vincere. Ho visto, contro l’Albinoleffe, un Vicenza guerriero, deciso a scardinare la rocciosa difesa avversaria, correndo pure qualche rischio. Dando la netta dimostrazione – in particolare nel secondo tempo sotto la Curva Sud – di voler agguantare la vittoria a qualsiasi costo. Tale e tanta è stata la “garra” messa in campo da nostri che il gol non poteva mancare. La volontà di vincere ha prevalso su ogni altra considerazione. Non si è pensato ad altro in campo: non al Padova, non al mercato, non a risparmiarsi nella corsa e nella rincorsa. E’ così che i tifosi vogliono vedere il Lane. E’ così che i biancorossi saranno spinti dai tifosi con il loro entusiasmo contagioso e decisivo. Avanti a testa bassa per vincere ogni partita, Padova o non Padova che tenga. Solo alla fine si faranno i conti.

 

Grazie Arzignano, ci hai fatto un bel regalo

 

Cominciamo col ringraziare i cugini vicentini che in buona sostanza ci hanno dato una grossa mano. Ovviamente non è stata una gara facile per Mattioli e compagni che si sono trovati di fronte una vera e propria corazzata, decisa ad affondarli quanto prima possibile. Si è assistito ad un vero e proprio “assalto a Fort Apache” da parte dei padovani che sin dall’avvio hanno messo nel mirino il portiere Boseggia, collezionando tante occasioni da gol, rimaste senza esito proprio per i suoi  interventi risolutivi. La resistenza però è crollata al 35’ e, neanche a farlo apposta, per un’indecisione dello stesso Boseggia che si fa sorprendere dal tiro-cross di Varas, peraltro senza troppe pretese. Sull’ 1 a 0 la partita pare segnata, c’è solo un tentativo di reazione dei giallocelesti neutralizzato dall’estremo padovano Fortin  su Cariolato. La ripresa inizia col Padova in avanti ben deciso a fare il secondo gol, ma trova appunto in Boseggia una vera e propria saracinesca. Al 23’ ecco la chicca: sull’assist di Boccia, Mattioli è letale quando giustizia letteralmente Fortin con un perfetto diagonale. La rete inaspettata scatena il Padova che ci prova con ogni mezzo, ma non è giornata: l’eroe di turno è sempre Boseggia che compie un paio di miracoli. Finisce in gloria per 1 a 1. Grazie Mattioli, grazie Boseggia.  Grazie Arzignano.

 

Un gran bel Vicenza, “mai strack”

Eccoci finalmente a parlare del Lane visto domenica scorsa. Per sintetizzare la prova dei biancorossi mi è venuto in mente il motto di un reggimento degli alpini paracadutisti: “Mai strack”. Mai stanchi, mai rinunciatari, sempre sul pezzo. Ecco il Lanerossi Vicenza visto al Menti contro la squadra di Giovanni Lopez (sempre amatissimo dai tifosi lanieri che ogni volta lo inneggiano con cori e striscioni ricordando il suo fausto passato da capitano biancorosso) è stato proprio così. Ha attaccato gli avversari con decisione senza poi demoralizzarsi per i gol sbagliati, per quelli annullati (peccato non avere in serie C la macchinetta chiamata VAR) dall’arbitro siculo e collaboratori vari. Dài e dài alla fine l’ha spuntata. Ha messo sotto una delle squadre toste del campionato, che dispone di una forte difesa, poco propensa a prendere gol. Stavolta l’approccio alla gara è stato quello giusto, come pure il prosieguo. Tanto è vero che nella ripresa si è vista una squadra addirittura incazzata, rabbiosa, quasi a voler stendere gli avversari (in senso sportivo naturalmente …). Ha espresso un gioco maschio contro un team a sua volta molto aggressivo, sceso in campo senza alcun timore reverenziale. Le occasioni maturate e fallite nel primo tempo avrebbero messo a dura prova un Lane del passato recente: questa volta la squadra di Vecchi ha mostrato invece il suo lato migliore, ossia saper aspettare senza demordere, continuando a provarci con determinazione, consapevole di essere più forte della Celeste orobica.

Vecchi e Lopez

Rolfini, l’uomo in più del Lane

In quest’ultima parte del campionato, in specie nelle ultime partite, il Lane è cresciuto in convinzione e maturità. Un po’ tutta la squadra nel suo insieme ha raggiunto e consolidato un livello – insieme al Padova naturalmente  – decisamente superiore alle altre squadre del girone. Se però dovessi fare un nome tra i nostri giocatori direi che Alex Rolfini è un po’ il simbolo di questa ultima crescita temporale. Dopo aver assorbito i postumi dell’infortunio che l’aveva messo ko, il ragazzo ha ripreso fiducia, condizione e soprattutto la grinta che gli è congeniale, abbinata alla voglia di segnare, sempre e comunque. Lottando su ogni pallone, sfruttando ogni minima occasione, senza abbattersi per qualche errore compiuto. Proprio lui ha appunto sbloccato la gara, non facile, segnando un gol determinante incrementando così la sua “classifica marcatori”, giunta a quota sei e ancora apertissima a nuovi numeri. Se a tutto questo aggiungiamo la prossima discesa in campo dei due pezzi da 90, Ronaldo e Ferrari, che anche domenica hanno fatto pochi scampoli di partita e paiono ben intenzionati a fornire un importante contributo alla causa biancorossa, allora le prospettive possono ancor più migliorare. L’importante è che lo spirito espresso in campo contro la squadra di Lopez sia mantenuto in ogni partita in casa e soprattutto fuori. A cominciare dalla trasferta di Busto Arsizio contro la “derelitta” Pro Patria dal glorioso blasone.

 

Tante occasioni per segnare

Come detto la partita è stata bella e combattuta. I gol potevano essere più numerosi, e anche l’Albinoleffe avrebbe potuto segnare in più occasioni. Si parte con il Vicenza a trazione anteriore e al 15’ ecco il  primo gol annullato al Lane per fuorigioco di Morra che aveva colpito bene la sfera di testa, ma niente da fare.

Gol annullato a Morra

Poco dopo, fuorigioco di Rolfini e si rimane a bocca asciutta. Il Vicenza  continua ad attaccare senza risparmio, ma la Celeste non molla di un centimetro e appena può tenta l’affondo. Al 26 ‘ ecco di nuovo Rolfini che tira bene ma il portiere, dal nome romantico di Marietta, dice no al cobra, che si ripete poco dopo c’è il terzo fuorigioco. I bergamaschi comunque giocano e creano un paio di occasioni, una  con Astrologo e l’altra con l’ex Mustacchio (ormai 36 enne ma sempre dinamico), entrambe neutralizzate da Confente. Della Latta ha una buona chance, però spara fuori, come fa al 42’ anche Pippone Costa. La ripresa inizia con una conclusione del più vivace tra gli avanti celesti, Zoma, che però sbaglia la mira. Da qui si riparte con il Vicenza formato turbo. Al 15’ c’è un lancio di Della Latta che trova pronto Rolfini in area, ma il tiro esce a lato. Ancora il cobra poco dopo con un colpo di testa che fallisce il bersaglio. E’ un Lane davvero arrembante (come dirà Lopez a fine gara) che galvanizza la Curva Sud e che al 22’ raggiunge la meta. Lo sgusciante Talarico (buona davvero la sua gara) mette in mezzo un bel pallone che sorprende tutti, tranne Alex Rolfini, il quale calcia lesto e trafigge Marietta che pur tocca la sfera ma non riesce a deviarla. Al 32’ arriva la bomba di Capone  che fa tremare la traversa con il pallone che torna in campo e nulla di fatto. Pochi minuti dopo lo stesso Capone si rifà con un gran tiro rasoterra sul quale a Marietta non resta che andare in… gondola. Sul 2 a 0 tranquillizzante arrivano i cambi del duo Ronaldo-Ferrari, ma l’Albinoleffe non si arrende e per poco non acciuffa la rete della bandiera su tiro dello scatenato Zoma. Confente però c’è e mantiene inviolata la sua porta. Avanti così.

 

 

Luciano Zanini

 

 

 

 

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