Arriva la Supercoppa di Ryad a condizionare il cammino della Serie A che si appresta a concludere il girone d’andata. Manca ancora una giornata che sarà disputata in modo parziale nel prossimo fine settimana. Non si giocheranno infatti Como – Milan e Atalanta – Juventus (con recupero già fissato per il 14 gennaio), e Inter – Bologna (recupero il 15 gennaio), per gli impegni arabi di Milan, Atalanta, Juventus e Inter.
Al completamento della tornata ascendente del campionato mancano anche le gare Bologna – Milan (per il noto rinvio alluvionale) e Fiorentina – Inter (gara sospesa per il grave infortunio a Bove).
La classifica al momento vede davanti Atalanta e Napoli con 41 punti seguite dall’Inter a quota 40 (ma con una gara in meno). Fino a che non sarà disputato il recupero della gara con la Fiorentina non sarà possibile attribuire il platonico titolo di campione d’inverno.
Più staccate sono tutte le altre ad iniziare dalla Lazio (35), dalla Fiorentina e dalla Juventus (32), dal Bologna (28) e dal Milan (27).
E se proprio vogliamo spendere il primo pronostico di questa analisi vi diciamo subito che per noi lo Scudetto potrebbe essere affare delle prime tre che finora hanno dimostrato maggior continuità e forza. Lo dicono le statistiche con il Napoli che ha la miglior difesa con soli 12 gol subiti e con l’Inter che ha il miglior attacco con 45 gol realizzati.
Tutte e tre per la verità sono partite con il freno a mano tirato ma poi hanno tenuto un passo deciso e privo di battute a vuoto: L’Atalanta prima del pareggio in casa Lazio (raggiunto oltretutto nei minuti finali) aveva una striscia vincente di 11 successi (con vittime illustri come Napoli, Milan e Roma) ed è imbattuta da 13 giornate. I nerazzurri di mister Gasperini hanno iniziato a carburare dalla sesta giornata dopo che nelle prime 5 partite avevano perso tre volte con Torino, Inter e Como. Condizionati da una campagna acquisti che ha visto le partenze di Koomeiners e gli arrivi ( a settembre) di Scamacca, Zaniolo, Samardzic, Kossounou, ecc.
Anche il Napoli ha avuto una partenza con il freno a mano tirato perdendo in casa del Verona per 3-0 all’esordio di mister Conte ma poi ha iniziato a infilare risultati su risultati con un ciclo di nove gare senza sconfitte e con il solo pareggio in casa Juventus, perdendo la prima partita al Maradona con l’Atalanta. La terza sconfitta dei partenopei è arrivato con la Lazio in casa.
La terza candidata al titolo di campione d’inverno è l’Inter che ha perso solo una volta nel derby con il Milan, ma che paga i pareggi delle prime giornate con Genoa e Monza con soli 8 punti raccolti nelle prime 5 partite. Dopo il derby i nerazzurri non hanno più perso pareggiando solo con Napoli e Juventus e nelle ultime 5 gare hanno raccolto solo vittorie realizzando 19 gol subendo solo la rete della bandiera dal Parma su autogol a risultato acquisito. Sopratutto impressiona la striscia positiva della squadra di Inzaghi in trasferta con 5 vittorie consecutive (21 gol fatti e nessuno subito).
Tra l’Inter terza (con una gara da recuperare) e la Lazio quarta ci sono 5 punti di distacco che rappresentano già un salto, non impossibile da colmare, ma comunque significativo. La squadra di Baroni peraltro ha fatto un buon girone d’andata se si pensa che in due anni ha perso elementi del valore di Milinkovic Savic, Luis Alberto, Felipe Andersson e Immobile. perdendo con Juventus e Inter (clamoroso il 6-0 in casa) ma battendo il Napoli al Maradona e pareggiando con Atalanta e Milan. I biancazzurri con un allenatore esordiente nelle Coppe Internazionali guidano anche la classifica dell’Europa League.
Ancora più staccate ci sono la Fiorentina (con una gara da recuperare) e la Juventus a quota 32. Una considerazione particolare meritano i bianconeri che sono ancora imbattuti, ma hanno pareggiato ben 11 volte su 18 gare disputate. Inizialmente la squadra di Thiago Motta si è dimostrata ermetica in difesa, non subendo gol fino alla settima giornata (pareggio a Cagliari per 1-1 con il rigore di Marin a due minuti dalla fine) ma poi incassando 15 gol: clamorosi sopratutto i pareggi per 2-2 con Parma, Bologna, Venezia e Fiorentina per 1-1 con Lecce e Cagliari. Il 4-4 con l’Inter ha dato la stura alla permeabilità della difesa bianconera che certo ha risentito dell’infortunio di Bremer e Cabal e delle sirene per Danilo attratto dalle voci partenopee.
Per i gigliati guidati quest’anno dall’ex allenatore del Monza Raffaele Palladino il crinale è stato rappresentato dalla gara sospesa con l’Inter per il malore colpito dal centrocampista Bove: dopo quell’episodio che ha sicuramente turbato l’ambiente la squadra ha perso con Bologna e Udinese (in casa) pareggiando con la Juventus arretrando in classifica dove era giunta fino alle primissime posizioni.
Le squadre che hanno perso più punti rispetto allo scorso campionato sono il Bologna, il Milan, il Torino e la Roma.
Il Bologna ha cambiato conduzione tecnica (con Italiano al posto di Motta) ma ha anche perso giocatori importanti come Saelemakers e sopratutto Zirkzee. Nell’ultima gara casalinga che le avrebbe permesso di agganciare ancora Fiorentina e Juventus è incappata nella sconfitta casalinga con il Verona in cui certamente ha pagato anche la sfortuna e qualche interpretazione arbitrale non del tutto equilibrata con un espulsione dubbia a inizio ripresa e l’autorete di Castro nel momento in cui stava premendo per conquistare la vittoria.
Il Milan rappresenta la delusione più grande: un unico guizzo nella vittoria del derby e poi tanti risultati mediocri; con le big (Inter a parte) ha perso con Fiorentina, Napoli, Atalanta e pareggiato con la Juventus. Il rendimento decisamente inadeguato è costato la panchina a Fonseca e già da domani sarà in panchina Conceicao nella gara di Supercoppa della Juventus. Fonseca e Ibrahomovic (il cui ruolo preciso non è mai stato chiaro) non sono riusciti ad imporsi su uno spogliatoi con molti divi in cui sopratutto Leao e Gonzales sono stati spesso in evidente disaccordo con le scelte del tecnico.
Torino e Roma arrancano ancora più indietro molto lontano dalla Champions. La Roma si è caratterizzata per i cambi in panchina: dopo l’inizio con De Rossi è arrivato (sgradito a giocatori e pubblico) Ivan Juric e ora ci si è dovuti rivolgere al decano della A, Claudio Ranieri che comunque è riuscito solo in parte a cambiare il corso di un campionato davvero complicato.
Meglio di loro sta facendo l’Udinese che ha raccolto 24 punti e potrebbe addirittura aspirare a competere per la Conference League.
Finora si può definire discreto il campionato di Empoli e Genoa (19 punti) e di Parma, Como e Verona (18 punti) mentre nella zona bassa della classifica ci sono Cagliari (14), Venezia (13) e Monza (ultimo a 10 punti).
Spendiamo una parola di elogio per il mister scaligero Paolo Zanetti che ha compiuto notevoli imprese quali i successi sul Napoli, sulla Roma e quello recente sul Bologna e nonostante ciò è stato spesso sulla graticola, esonerato e richiamato
Sorprende (ma non più di tanto) anche l’ultimo posto del Monza che lo scorso anno con Palladino in panchina ha disputato un campionato di tutta tranquillità. Rispetto allo scorso anno sono stati ceduti Di Gregorio, Colpani, i Carboni, Colombo e Akpa Akpro, a fronte dei quali ci sono gli ingressi di Sensi e Turati non sufficenti per garantire il ricambio dei partenti. La società ha deciso anche il cambio in corsa con Nesta sostituito da Bocchetti.