Quinto Vicentino – Maddalene 3-1
Quinto Vicentino: Zordan 6, Owusu 6,5, Spadina 6, Zoppello 6 (dal 44’st Di Gregorio s.v.), Burti 5,5 (dal 38’st Bagnara s.v.), Gemo 6,5, Brahimi 6 (dal 23’st Pignattari s.v.), Pengo 5,5 (dal 29’st Pegoraro s.v.), Lattenero 7,5, Giaretta 7 (dal 35’st Mariotto s.v.), Biba 6,5. Allenatore: Daniele Scaramella. A disposizione: Scaramella, Rossato, Sula, Giordano.
Maddalene Thi Vi: Barban 6, South 5,5 (dal 15’st Rosario 5,5), Bellotto 6,5, Gresele 6 (dal 22’st Bertacche 6), Pilotto 5,5 (dal 24’st Marin s.v.), Mazzuoccolo 5,5, Gerdeci 6, Maculan 6, Pellegrino 6,5 (dal 15’st Lazzaris 5,5), Giacomoni 6, Scalco 5 (dal 38’st Ometto s.v.). Allenatore: Giacomo Moresco. A disposizione: Gianesini, De Forni, Corbetti, Bernardinello.
Arbitro: Sig. Mattia Ferracin di Castelfranco Veneto.
Reti: 15’pt Pellegrino (M), 44’pt Giaretta (Q), 9’st Lattenero (Q), 12’st Brahimi (Q).
Ammoniti: Giaretta (Q), Giacomoni (M), Burti (Q).
Angoli: 6-4 per il Quinto
Recupero: 3 minuti primo tempo, 5 minuti secondo tempo.
Servizio di Francesco Andreotti
Sotto lo sguardo compiaciuto di mister Ivano Giaretta, tenuto lontano dal rettangolo di gioco dalla squalifica rimediata contro il Summania, il Quinto aggiunge un preziosissimo mattoncino alla rincorsa salvezza che lo vede protagonista. Alla collezione personale dei biancorossi si aggiunge, dopo quello del Monteviale, un ulteriore scalpo prestigioso: alla legge del Berto soccombe il Maddalene, trafitto tre volte da Giaretta, Lattenero e Brahimi. Gli ospiti vedono sfumare, a causa della seconda sconfitta stagionale, l’opportunità di scavalcare in un colpo solo Rosà e Alto Astico, con mister Moresco costretto ad ingoiare un boccone amarissimo proprio nello stesso stadio dove la passata stagione, con una doppietta, aveva fatto sognare e non poco tifosi e addetti ai lavori. Il primo centro stagionale di Pellegrino illude il Madda, raggiunto pochi minuti prima dell’intervallo da Giaretta. Nella ripresa, prosegue lo show di capitan Lattenero; dopo l’assist del pareggio servito al 10 locale, sigla dapprima la rete del vantaggio del Quinto e poi, al termine di un ottimo contropiede, consegna a Brahimi la palla del 3 a 1, che chiude di fatto i conti.
LE FORMAZIONI
Moresco opta per il 4-2-3-1 con Barban in porta, South e Bellotto terzini, Mazzuoccolo e Pilotto, scelto in extremis per sostituire l’indisponibile Mosele difensori centrali. In mediana il cervello della squadra, Max Gresele supportato da Maculan, sulla trequarti i due “grandi vecchi”, Giacomoni e Scalco, formano alle spalle di Pellegrino un tridente con il giovane Gerdeci un tridente potenzialmente letale. Mister Giaretta, complice l’assenza di D’Ascoli, sorprende e passa ad un più conservativo 3-4-2-1 con Zordan tra i pali, “Jack” Gemo a comandare la difesa, protetto ai lati da Spadina e da Owusu. Zoppello e Burti garantiscono a centrocampo una buona dose di agonismo e grinta, sugli esterni agiscono Pengo e Biba. Spetta a Giaretta e a Brahimi il compito di innescare Lattenero.
LA CRONACA
Il primo tempo di emozioni, giusto per anticipare di qualche riga la cronaca, non ne regala troppe. Esclusi i due goal realizzati prima dell’intervallo e i due cartellini gialli estratti dal signor Ferracin all’indirizzo in ordine cronologico di Giaretta e Giacomoni, poche le conclusioni pericolose verso lo specchio della porta avversaria. Barban e Zordan, entrambi incolpevoli sulle reti realizzate, sono praticamente spettatori non paganti, con il solo portiere ospite impegnato intorno alla mezzora da Burti. A partire meglio è il Quinto, che spinge sull’acceleratore fin dai primi minuti di gioco, tanto da guadagnarsi subito due calci d’angolo. Brava però la contraerea del Maddalene ad evitare guai peggiori. Moresco predica calma, i minuti intanto passano e i suoi ragazzi fanno fatica ad imporre il proprio gioco, contrastati dal pressing alto dei biancorossi. Al 15’ si rompe l’equilibrio: Spadina si affida un po’ troppo alle sue peraltro notevole doti tecniche e perde palla in una zona di campo altamente rischiosa dopo essersi avventurato in dribbling tra i giocatori rivali. Gerdeci recupera palla e serve il “Cobra” Pellegrino; controllo e diagonale perfetto a superare Zordan. Festa grande in tribuna con il cielo pronto a tingersi di gialloblu a causa dei fumogeni lanciati giù dalle gradinate dagli ultras ospiti. Striglia la squadra invece Scaramella, per via della palla regalata che ha permesso al Maddalene di sbloccare la gara. Al Quinto però va il merito di riuscire a riorganizzarsi nonostante lo svantaggio acquisito. Al 33’ dalla bandierina Pengo fa girare il destro; Brahimi impatta di testa ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Passa poco più di un minuto e da posizione defilata, cerca l’angolo impossibile Burti con un siluro terra-aria. Barban bravo ad allungare la sfera in angolo, impedendo le deviazioni sottoporta dei giocatori biancorossi ammassati in area di rigore. Al 44’ arriva il pareggio, meritato dei padroni di casa: il destro dal limite di Gemo, in precario equilibrio, si tramuta in un ottimo assist per Lattenero, che riesce ad imbucare con la punta del piede; Giaretta, da distanza ravvicinata, non può sbagliare. Tre minuti di recupero, con entrambe le compagini rannicchiate dietro la propria metacampo per evitare brutte sorprese e poi tutti a bere un thè caldo.
La ripresa si apre con il Madda in attacco: Giacomoni allunga di prima dalle parti di Michael Scalco; finta su Owusu e destro a rientrare bloccato agevolmente a terra da Zordan. Al 54’ ci pensa Giaretta a risolvere l’azione confusa che vede protagonisti i giocatori biancorosso; avrebbe l’opportunità di calciare di controbalzo dalla media distanza ma preferisce saggiamente servire Lattenero, ben posizionato; rasoterra imprendibile per Barban e corsa sfrenata sotto la gradinata Nord, dove sventolano i bandieroni raffiguranti lo stemma sociale dell’A.C. Quinto. Protestano e non poco i giocatori ospite per una presunta posizione irregolare non segnalata però dal direttore di gara. La tanto attesa reazione del Maddalene però non si verifica ed anzi, sono i biancorossi poco dopo ad affondare il colpo decisivo: spazzata di Zoppello a trasformare in contropiede una semplice chiusura difensiva, Brahimi prima allarga per Lattenero e poi chiude l’azione battendo a rete da distanza ravvicinata. Moresco, nel tentativo disperato di riprendere la partita, inserisce quanti più attaccanti possibili seduti in panchina, tra cui il tanto temuto Bertacche. Le due occasioni più pericolose però sono rappresentate da una conclusione dalla lunga distanza alzata in angolo da Zordan e da una fuga disperata sull’out di destra di Gerdeci, la cui conclusione sbilenca si perde sulla rete altissima posta alle spalle di Zordan. Con Burti ammonito, Scaramella non se la sente di rischiare; il centrocampista ex Sandrigo lascia il posto a Bagnara.
All’86’ suona la carica l’airone Bertacche; girata a botta sicura con conseguente grande respinta di piede del guardiano biancorosso. Il Quinto, dopo il grande rischio corso, si limita a gestire la palla, in attesa del triplice fischio finale che arriva al 95’. I tre punti sfuggono, per la quarta giornata consecutiva, al Maddalene. La strada è ancora lunga però e il tempo per ritrovare il successo sicuramente non manca. LO cercheranno gli ospiti già nel prossimo turno, in casa contro il San Pietro in Rosà. I padroni di casa non vogliono assolutamente stoppare la rincorsa rilanciata dagli ultimi due successi consecutivi, il Sarcedo secondo in classifico rappresenta però un avversario molto ostico da superare.