IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI
VICENZA, NON CI SIAMO ANCORA…
Arzignano-Vicenza, 19 ottobre 2024, Stadio Dal Molin. Premesso che un derby, piccolo o grande, è sempre una partita a sé per i noti motivi, ciò non toglie che quando si confrontano due squadre dalle posizioni in classifica diametralmente opposte, dalle ambizioni di classifica pure, e soprattutto dalla qualità della rosa non paragonabile, ci si aspetterebbe che la gara non finisca con il magone e si rischi, poco prima del gong, di beccare la rete del pareggio. Rete che avrebbe significato un ulteriore grave passo falso del Lane in chiave (rin)corsa alla promozione. Meno male che la dea Eupalla ha voluto compensare lo svarione di Massolo visto nella partita precedente, graziando il Lane ma forse punendo un po’ il Grifo che, quanto a volontà e determinazione, ce l’ha messa tutta per portare a casa almeno un punticino. Stefano Vecchi a sorpresa lascia fuori Della Morte, freschissimo di rinnovo sino al 2027: in avanti ci sono Rauti e Capone alle spalle di Morra; dietro, Confente, Cuomo, Leverbe, Sandon; a centrocampo Della Latta e Zonta, sulle fasce De Col e Costa. Il derby parte alla grande per i biancorossi, con il duo Pippone Costa-Della Latta complici nel confezionare il gol dalla squisita fattura: semplice e lineare. Primo corner per noi, il solito Costa calibra un cross dei suoi. Della Latta sente che può farcela, in area prende il tempo a Bordo e fa secco di testa l’estremo Boseggia. Gran bel gol (siamo solo al 4’) anche dal punto di vista psicologico, perché in una giornata del genere, con Giove pluvio che scatena terrenti d’acqua dall’Olimpo, significa togliersi di dosso il problema di segnare per primi, così da tenere poi la gara sotto controllo. Insomma un inizio di partita ottimale e pieno di prospettive favorevoli, su un terreno particolarmente ostico per la pioggia che cade copiosa. Il Lane insomma col piede giusto e qualche minuto dopo Leverbe ci riprova sempre su angolo, ma senza esito. Da parte sua l’Arzignano incassa bene la botta e riprende a giocare con decisione e buona grinta sino a confezionare una bella azione corale conclusa con un tiro di Bordo finito a lato.
L’Arzignano non vuole però perdere senza lottare
La squadra di Bianchini, tornato in panchina in sostituzione dell’esonerato Bruno, non ha intenzione di regalare nulla e fraseggia con buona pressione. Tenendo il pallino del gioco facendo allertare la difesa biancorossa con buoni cross, comunque sventati dai nostri con le buone o con le cattive, rischiando però il penalty (contatto in area tra Leverbe e Milillo). L’arbitro lascia correre. Sino al 40’ è l’Arzignano a fare gioco e a metterci più determinazione, ma a pochi minuti dal termine del primo tempo ecco Della Latta (alla fine risulterà il migliore in campo in assoluto) al tiro dopo una buona azione corale del Lane, ma la difesa avversaria sventa in angolo. Seguono un tiro di Rauti finito sopra la traversa, e uno su punizione di Costa che impegna l’estremo Boseggia, favorito nella parata dalla non eccessiva forza impressa al pallone. Sin qui in sostanza il Lane pare aver inquadrato l’incontro come ci si aspettava: andare in vantaggio e poi controllare il gioco, vista anche la situazione ambientale. E invece? Invece i giallocelesti hanno ben altra idea e nella ripresa attaccano con determinazione mettendo sotto pressione i biancorossi. Ecco allora Benedetti che devia di testa un cross parato agevolmente da Confente, una bella conclusione di Barba che sfiora il palo, e ancora Barba che offre a Nepi, il quale conclude però con un tiro centrale, preda agevole del nostro portiere. Le cose non vanno troppo bene per il Lane e così Vecchi immette Rolfini e Greco in luogo di Rauti e Capone. E quando l’inerzia della gara è gialloceleste ecco arrivare come manna dal cielo plumbeo il secondo gol di Della Latta, al quale evidentemente la pioggia fa bene. Ancora Pippone dal corner e ancora Della Latta che batte a rete sugli sviluppi del calcio d’angolo trafiggendo Boseggia.
Dopo il secondo gol non ci può distrarre così
A questo punto pare che la vicenda derby sia chiusa visto che siamo in vantaggio di due gol, e soprattutto manca ormai circa un quarto d’ora alla fine. Bianchini tenta però il tutto per tutto, a dimostrazione che non bisogna mai mollare (vero Vicenza?), effettua tre cambi e l’Arzignano continua a giocare generosamente anche se pare incapace di colpire. Sembra, visto che al 44’ Antoniazzi mette in difficoltà Confente che devia in angolo, e al 46’ gli sforzi dei cugini vengono premiati con il gol del numero 10 Lunghi da poco entrato. La sua conclusione non lascia scampo al nostro portiere e così la partita a due minuti dalla fine viene rimessa in discussione. L’occasione da gol fatale si materializza al 47’ quando l’Arzignano costruisce un’occasione pericolosissima che richiede un doppio intervento salvifico della nostra difesa, anche se poi viene rilevato un fuorigioco che avrebbe fatto annullare il pareggio, a dir poco clamoroso. A questo punto ci portiamo a casa i tre punti che ovviamente sono importanti e non c’è bisogno di spiegarlo. Però che momentaccio quei pochi minuti dal termine della gara, quando poteva accadere il peggio.
Partita dopo partita
Questo derby, che non rimarrà negli annali come un grande derby, ha evidenziato che il Vicenza ancora non si è ripreso del tutto dalla batosta immeritata di Padova. Né dal pareggio casalingo ottenuto contro il Lumezzane. Sì, era necessario vincere contro i giallocelesti, lo si è fatto e i tre punti ci tengono in corsa ma il Lane non è ancora quello di prima. Meno male che appunto ha ricominciato a vincere. Giusto quanto dice il mister biancorosso, ossia che dopo Padova non bisogna guardare la classifica nè fare la corsa sulla capolista, ma giocare una partita alla volta facendo il proprio massimo. Una partita alla volta che però dura in genere 95’ minuti e non di meno. Ciò che appunto richiede concentrazione sino all’ultimo secondo, perché il calcio è così e può presentare il conto salato proprio nei minuti di recupero come successo al Dal Molin, quando sembrava non ci fossero più dubbi sulla vittoria. Abbiamo visto come è andata se ci si distrae ,convinti di avere vinto la partita in anticipo.
Luciano Zanini