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Il Lume oscura il Lane ma non lo spegne!!

Scritto da Luciano Zanini

IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI

 

IL “LUME” OSCURA IL LANE….MA NON LO SPEGNE !

 

Il Padova con  Liguori a mezzo servizio

Come tanti, forse tutti, aspettavo con curiosità di rivedere all’opera il Vicenza dopo la batosta di Padova, di cui è stato detto e scritto in abbondanza. Un derby non proprio ordinario, visto che oggi come oggi le due squadre “cugine” sono investite motu proprio del ruolo di prim’attrici del girone A della serie C. E’ andata come sappiamo con un Vicenza padrone del campo per gran parte della gara, ma poi in sostanza impoverito di tre punti pesanti che sono andati a finire nelle tasche dei dottori padovani, lesti e fortunati nel mettere a segno la zampata di tale Michael Liguori, che ha fulminato il nostro incolpevole Confente.  Già, Liguori proprio lui, l’eroe padovano della giornata, beniamino della tifoseria biancoscudata! Prima protagonista per la rete che ha deciso il derby, poi per un’altra vicenda, più esplosiva e ben poco calcistica. Di punto in bianco è calata la notizia della sua condanna a 3 anni e 4 mesi per violenza sessuale. Un reato brutto brutto, chiunque lo commetta e, se possibile, ancora più brutto se perpetrato da personaggi pubblici. La notizia ha sconvolto un po’ tutti ma in particolare gli ambienti calcistici nostrani per ovvie logiche ragioni. Chiaro che trattandosi di prima condanna il caso è da prendere con le molle e l’eventuale colpevolezza ancora tutta da dimostrare in appello ed eventuale Cassazione. Però non si tratta di noccioline, anche se la società del Padova ha confermato la fiducia nel suo giocatore più importante. Che però ha giocato a mezzo servizio la gara di sabato contro il Giana Erminio, vinta per 1 a 0 dai ragazzi di Andreoletti. Cosa rimane da dire? Che nonostante il caso Liguori il Padova è intenzionato a non farsi influenzare più di tanto e di continuare a correre. Come avvenuto a Gorgonzola.

 

 

Il Vicenza ha rischiato la seconda sconfitta

Dopo la battuta d’arresto subita all’Euganeo, il Vicenza aveva per così dire l’obbligo di fare un unico risultato in casa contro l’ostico Lumezzane. Le premesse c’erano tutte: necessità di un riscatto immediato per non perdere ulteriore terreno, voglia di dimostrare che il passo falso è stato solo un inciampo sfortunato, tranquillizzare i tifosi sulla tenuta psicologica della squadra. Non solo: il Padova giocava prima di noi e quindi potevamo disporre anche del vantaggio di conoscere l’esito della gara dei nostri “concorrenti”. Purtroppo è andata diversamente e per la seconda volta in pochi giorni siamo costretti a leccarci le ferite e ringraziare il duo Pippone Costa – Morra per aver elaborato, a una manciata di minuti dal termine della partita Vicenza-Lumezzane, l’azione che ci ha consentito di prendere almeno un punto casalingo evitando una seconda amarissima sconfitta. L’azione in sé va evidenziata perché molto bella nella sua concezione ed esecuzione. Costa batte l’angolo trovando la traiettoria felice, un po’ arcuata, tesa il giusto e, soprattutto, recapitata con perfetto tempismo sulla testa dell’accorrente Morra, defilatosi opportunamente dal gruppone di giocatori stazionante in area di rigore: colpo di testa in corsa a botta sicura e palla sotto la traversa, imparabile per l’estremo bresciano di origini sarde. 1 a 1 e sospiro di sollievo per i soliti tanti tifosi sugli spalti. Che però poco dopo rischiano il coccolone su azione di contropiede del Lumezzane, ma questa volta Massolo riesce a fare un miracolo che rende meno negativa la sua brutta giornata.

Ahi! Massolo, che brutto scherzetto

Un esordio del genere nessuno, ma proprio nessuno, se lo aspettava. Nella sua prima gara stagionale da titolare in sostituzione di Confente infortunato, Samuele Massolo ha  preso una papera clamorosa, mettendo la partita, dopo soli 5 minuti dal via, sui binari meno desiderati, ossia rincorrere i bresciani per raggiungerli e superarli. Su appoggio comodo di Cuomo il nostro portiere trattiene il pallone tra i piedi e non si accorge dell’arrivo di Ferro che lo bracca, gli ruba la sfera e va in porta inseguito goffamente da Massolo. Patatrac. C’è però da dire che se prendi un gol, per così dire, normale è una cosa; se invece ti trovi sotto per un erroraccio allora anche psicologicamente il colpo diventa molto più duro da digerire. E così è stato, soprattutto per il malcapitato Massolo – al quale va espressa ovvia solidarietà (quante papere abbiamo visto nel calcio!) – ma anche per i biancorossi che non si aspettavano un impatto simile. Se poi metti insieme la batosta immeritata di Padova e il colpo basso di Massolo, è quasi fisiologico che il morale della squadra ne risenta. Cosi in effetti è avvenuto, perchè il Lane ha tardato a reagire e quando l’ha fatto ha trovato grandi difficoltà nel superare il centrocampo e la difesa bresciana, tanto che prima di vedere un’occasione da gol vera e propria bisogna aspettare fino a circa il 40′. Quando finalmente si delinea un’azione degna di Della Morte (in ombra pure lui) che, ricevuta la palla, si muove alla sua maniera sulla fascia e crossa al centro, dove però Morra colpisce da cani (mi è parso di coscia) e mette clamorosamente a lato. Tutto qui nei primi deludenti 45′ minuti più recupero:un abisso rispetto a quanto visto nelle partite precedenti dove il Vicenza ha scialato occasioni su occasioni come un figliol prodigo.

 

Unica nota positiva l’aver pareggiato

Vecchi – che aveva forse già sbagliato di suo inserendo nel primo tempo Della Morte al centro anzichè nella sua posizione naturale sulla fascia, provvedendo poi a correggersi – effettua due cambi all’inizio della ripresa pensando di dare una svolta anche psicologica alla sua squadra. Dentro De Col e soprattutto Capone, fuori Cuomo e Talarico. Non è che la musica poi cambi tanto visto che al 13′ per pochissimo non becchiamo il gol fatale, che per nostra fortuna l’esperto Monachello butta alle ortiche, sparando addosso a Massolo un pallone che poteva chiudere la gara. Si va però avanti con il Lane che finalmente si ritrova e crea alcune grosse occasioni da gol, la prima con Morra che spara alle stelle, poi Greco che si distrae davanti al portiere Filigheddu e così tutto sfuma. Il Lane – gli va dato atto – comunque non molla e così al minuto 85′ arriva il gollazzo di cui sopra  del redivivo Morra. Che riesce a non farci spegnere dal Lume, ma solo ad oscurarci. A fine partita infatti arrivano i numeri della classifica decisamente impietosi: segnalano una distanza di 7 chilometri dalla capolista che – Liguori o non Liguori – pare meritarseli tutti visto che ha fatto 25 punti, con 8 vittorie e un pareggio in nove partite. Tocca a Vecchi e allo staff riprendere in mano la situazione, andare giù decisi, e rimettere in sesto una squadra che è parsa disorientata, come colpita da qualche avversità inspiegabile. Deve rimanere solo una sensazione passeggera e limitata.

Nella foto Sartore Zonta contro il Lumezzane

Luciano Zanini

 

 

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