Azzurra Sandrigo- Molina 2-0
Azzurra Sandrigo: Pozza, Isoscelli, Sancolodi, Zuech, Vitacchio, Boscato; Dal Cengio, Contro (Corezzola dal 68′), Graziani N. (Bertolin dal 81′), Maita (Melegatti dal 68′) , Tornatore. A disposizione: Savegnago, Graziani F. Sambugaro, Trabaldo, Piazza, Sbabo Allenatore Bellotto.
Molina: Casarotto, Rebeschin (Panis dal 46′), Oriente, Zanella, Apolloni, Carlotto (Saccardo dal 82′); Plebani (Brunalle dal 46′) , Boschiero (Savio dal 64′), Fochesato (Tessaro dal 80′), Marcante, Okechukwu. A disposizione: Doppio, Sassaro, Cornolò, Zichele Allenatore Dal Zotto.
Arbitro: Thomas Sgarbossa Bassano del Grappa
Note: espulsi: Dal Cengio (AS) al 44′ Graziani F. (AS) dalla panchina; Brunalle (M) al 80′ Ammoniti: Contro, Maita, Graziani N., Tornatore (AS), Fochesato, Okechkwu, Oriente, Panis Si gioca a Sarcedo campo Dall’Orto per indisponibilità dello Stadio di Sandrigo per lavori
L’operazione nostalgia la mettono in campo Contro e Maita del Sandrigo e Fochesato e Savio del Molina, giocatori esperti in grado di realizzare in carriera cumuli di gol. Ivan Fochesato da solo ne ha segnati 400!! Con Maita che si avvicina al traguardo dei 200, con Contro che sfiora i 100 con Savio, Nicolò Graziani, Plebani e gli altri che i loro record personali li possono esibire senza complessi d’inferiorità.
Le due squadre si presentano a questo appuntamento a punteggio pieno e con molti favori del pronostico che le indicano fra le protagoniste del Gruppo. La tensione si avverte ed è palpabile.
Bellotto conferma sostanzialmente la formazione di domenica scorsa con il recuperato Zuech al posto di Corezzola affidandosi a due punte Graziani- Maita con Tornatore e Dal Cengio esterni. Dal Zotto che opera qualche cambio si avvale sempre della coppia offensiva Fochesato, Marcante con Oke e Plebani esterni
Parte bene l’Azzurra Sandrigo che al 15′ ha già la prima occasione con Tornatore che serve Niccolò Graziani che colpisce il palo e sulla ribattuta manda alto
Ancora la squadra di casa al 20′ con Maita che scatta in contropiede e sull’uscita di Casarotto colpisce il legno.
Poi lo stesso Maita calcia ma Casarotto può parare con relativa facilità. Al 25′ l’arbitro annulla per fuorigioco di Graziani dopo una conclusione di Tornatore
Al 31′ si vede anche il Molina con Fochesato chiuso al momento del tiro e sulla ripartenza Contro tira molto lontano dai pali
Al 35′ Marcante tira ma Pozza para a terra. Al 40′ Casarotto esce a vuoto ma Graziani viene chiuso in angolo da un difensore.
Al 44′ Dal Soglio viene espulso perchè dopo un intervento arbitrale bestemmia palesemente a contatto con lo stesso direttore di gara che gli mostra il cartellino diretto.
L’Azzurra Sandrigo reagisce e direttamente su calcio d’angolo Contro impegna Casarotto in un bel intervento con nuova deviazione in angolo.
Il tempo si chiude con la sensazione di un Azzurra Sandrigo in buona forma ma con l’episodio finale che potrebbe condizionare la ripresa. Ad operare cambi non è però il mister della squadra di casa ma Dal Zotto del Molina che toglie Rebeschin che aveva giocato con una contrattura gli ultimi minuti e toglie anche Plebani abbastanza fuori dal gioco con Brunalle, dimostrando evidentemente di non essere del tutto soddisfatto della prova dei suoi.
E proseguendo sulla stessa falsariga della prima frazione è l’Azzurra a menare le danze.
E fatalmente arriva anche il gol del vantaggio: al 60′ la punizione di Contro è deviata sulla traversa dal portiere Casarotto e sulla ribattuta Maita realizza di testa.
La gara rimane in equilibrio e al 80′ tornano in pareggio anche gli uomini in campo per l’espulsione di Brunalle per maldestro intervento su Tornatore. In precedenza era stato allontanato anche Fabio Graziani per vivaci proteste dalla panchina.
Infine al 90 arriva anche il gol del raddoppio: incursione da centrocampo sulla destra di Isoscelli con tiro parato dal portiere e sulla ribattuta dal limite dell’area gol di Tornatore
Finisce con il meritato successo della squadra di casa che pur giocando in 10 per mezza gara ha segnato due reti e colpito tre volte i legni.
Articolo e foto di Federico Formisano