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Palin e la Nova Gens… vado al massimo !

Articolo di Francesco Andreotti

Palin e la Nova Gens: Vado al….Massimo.

“Ecce bomber” esclamano entusiasti i tifosi della Nova Gens al termine dell’amichevole vinta 2 a 1 contro l’Union Cus. L’antica locuzione latina, qui parafrasata per la speciale occasione, non è però rivolta né a Trivellin né a Petrosino, rispettivamente capocannoniere e vice nello scorso campionato di Seconda Categoria, vinto con ben 14 punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice, bensì ad un attaccante classe 2007 arrivato a Noventa in estate. Si chiama Massimo Palin ed il suo è un nome sicuramente noto a tutti gli esperti di calcio giovanile.

Punta di diamante dell’Union Torri allievi, con circa 39 goal in stagione ha trascinato i compagni allo spareggio provinciale perso con il Chiampo e alla finale del torneo Città di Vicenza, persa questa volta contro il Dueville. Complici numeri così impressionanti, sono molte le offerte pervenute al giocatore dalle società più disperate, desiderose di assicurarsi le sue prestazioni. Alla fine, però Massimo ha deciso di sposare appieno il progetto Nova Gens, con la notizia del suo trasferimento che ha girato e non poco nei blog locali. Nonostante la giovane età, mister Zuccante lo tiene in grande considerazione, tanto da farlo esordire da titolare in entrambe le gare di Coppa Veneta, prima di concedergli gli ultimi 15 minuti dell’esordio vincente in campionato contro il Merlara.

Nella già citata amichevole ha trovato invece le prime di tante reti che si augura di realizzare con addosso la casacca rossoblù. Nonostante la sua finora breve carriera, ha già militato in settori giovanili molto conosciuti e prestigiosi: Vicenza (seppur per un solo anno), Longare, Berici e Union Torri. Poi, la chiamata del ds Perseghin, alla quale il giovane attaccante non ha potuto dire di no. A raccontare i retroscena della trattativa è lo stesso Palin:” Essendo io grande tifoso del Lanerossi Vicenza, sono andato con la mia famiglia ad una cena e al momento della mia premiazione, un dirigente mi ha avvicinato e mi ha proposto l’idea Nova Gens. Il mio nome è poi giunto al direttore sportivo che mi ha contattato personalmente e dopo essermi confrontato con la famiglia, ho deciso di accettare. All’Union Torri ho avuto fortunatamente la possibilità di giocare e segnare con la Juniores Regionale, facendo così una breve esperienza anche in una categoria superiore alla mia. Appena mi si è presentata l’occasione, ho colto la palla al balzo per misurarmi con il calcio dei grandi.”

Alla domanda di quanto sia importante avere come compagni di reparto attaccanti del calibro di Petrosino e Trivellin, risponde così:” Qualche difficoltà nel percorso l’ho incontrata ma i compagni di reparto, più esperti di me mi hanno aiutato, dandomi consigli e insegnandomi i trucchi del mestiere. Oltre che grandi bomber, sono anche grandi persone e sono davvero felice di poter imparare da persone più adulte di me. In Coppa sono partito in entrambe le occasioni dal primo minuto mentre in campionato ho fatto il mio debutto gli ultimi 15 minuti della partita contro il Merlara; occasione in cui potevo fare sicuramente meglio ma speriamo di avere altre opportunità per dimostrare il mio valore. La società è seria e sono circondato da persone valide, come ad esempio il mister che cerco spesso quando ho bisogno di consigli.” Il sogno nel cassetto non può che essere uno:” Fare bene e vincere con la maglia della Nova Gens. Poi, da attaccante, mi auguro di giocare e di fare più goal possibili. Sono venuto a giocare qui per dimostrare a me stesso quanto valgo, per tentare di capire fin dove posso arrivare.” L’idolo calcistico invece non è così scontato come si può pensare:” Mi piace molto come stile di gioco Luca Toni, sebbene abbiamo sicuramente caratteristiche tecniche e fisiche diverse. Non ho però un vero e proprio giocatore di riferimento, mi piacciono molto anche quegli attaccanti che hanno magari militato a lungo in Serie B e C e segnato tanto.” Un nome a caso: il Loco Franco Ferrari, tanto per rimanere in casa biancorossa. Si apre una piccola finestrella sul passato, in particolar modo sulla finale persa contro il Chiampo:” Durante la partita, ho sbagliato un calcio di rigore. In me c’è tanto spirito di rivalsa ma devo anche voltare pagina e non farmi trascinare dalle emozioni. Solitamente gestisco bene la pressione ma devo ammettere che al momento del debutto in campionato ero agitato. Non ho infatti giocato una buona partita, complice anche il campo bagnato.” Il gioco proposto dalla squadra incontra il gradimento di Palin:”

Mi sto ancora ambientando. Fortunatamente il sistema tattico del mister prevede l’impiego di due punte e piano piano, grazie ai suoi consigli e alle sue correzioni, spero di ritagliarmi sempre più spazio. In estate ho ricevuto numerose proposte ma alla fine ho accettato quella della Nova Gens per la serietà del progetto e la bravura non solo calcistica ma anche umana delle persone che gravitano attorno all’ambiente.”

Di bomber di razza se ne intende il direttore sportivo, Corrado Perseghin. Lui, che da calciatore ha tagliato il traguardo dei 150 goal in carriera, è stato uno dei promotori della rinascita della gloriosa società di Noventa:” Il nostro progetto nasce circa quattro anni fa, quando assieme ad un gruppo di amici abbiamo deciso di imbarcarci in questa folle impresa.

Perseghin e Perini

Appena arrivati, abbiamo riazzerato tutto e siamo ripartiti dalla Terza categoria, a causa dei problemi economici. Una volta risolti i miei impegni, mi sono dedicato a tempo pieno alla Nova Gens, in veste di direttore sportivo. Per quanto riguarda l’ingaggio di Massimo, l’intuizione nasce da un nostro dirigente, Moreno Trivellin, da sempre attento ai ragazzi giovani.

I numeri del ragazzo erano impressionanti e così abbiamo deciso di contattarlo assieme alla famiglia. Per noi parte assolutamente alla pari con gli altri attaccanti. In Coppa ha giocato titolare in entrambe le partite, non abbiamo intenzione di mandarlo in giro in categorie minori a farlo crescere ma di tenerlo qui con noi, dove può spendere bene le sue chance. Poi chiaramente, essendo giovane, va gestito e gli va scrollata di dosso la pressione. Non sono uno che tendenzialmente dà consigli ai ragazzi, cerco solo di capire, in base alla mia esperienza personale, quando è il momento di dare loro una pacca sulla spalla o quando è il momento di farci due chiacchiere. Il nostro obiettivo è di mantenere la categoria dando spazio ai nostri giovani. Vogliamo riportare la Nova Gens in alto, dove merita di stare ma per farlo dobbiamo alzare l’asticella e accumulare esperienza. Abbiamo iscritto, a partire da quest’anno, una squadra B in Terza categoria per dare la possibilità ai calciatori arrivati dai vivai limitrofi di mettersi in mostra. Tanti dopo la Juniores abbandonano il calcio, ecco noi abbiamo cercato di dar loro una valvola di sfogo.” Riguardo alle trattative che vengono condotte con i calciatori, la parola d’ordine è convinzione:”

Massimo Palin la sera della presentazione

Al di là delle solite frasi fatte, è molto importante il punto di vista umano quando si parla con un possibile nuovo acquisto. La scelta finale però è sempre del giocatore. Si viene a giocare qui a Noventa non per soldi ma per la voglia di onorare lo stemma sopra al petto. Deve essere deciso quando viene in sede perché altrimenti si rischia di diventare la sua seconda scelta e noi abbiamo bisogno di gente che lotti e che sudi la maglia. Quando si parte con un gruppo così giovane è necessario trovare la giusta amalgama tra compagni. Stiamo molto insieme, mangiamo al campo sia il venerdì che la domenica prima della partita e in generale ci sono molti momenti di condivisione. La nostra come già detto è una società storica, come tale non è purtroppo nota a tutti i più giovani. Quindi più spazio riusciamo ad ottenere più abbiamo la possibilità di far conoscere i fasti passati a tutti.”

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Francesco Andreotti