IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI
IL LANE RIPRENDE A SORRIDERE …
Torno volentieri al mio appuntamento settimanale e invio un cordiale saluto ai lettori dopo qualche mese di assenza. Non ho visto le tre partite iniziali dei biancorossi essendo fuori provincia, e così il mio primo “incontro” con il Lane, edizione 2024/25, è stato quello di domenica sera contro la gloriosa Pro Patria. Ero curioso di vedere all’opera la formazione biancorossa dopo il mercato estivo e con gli innesti dei nuovi giocatori. Prima dell’inizio della gara il mio pensiero è andato però a quei tre sfortunati protagonisti del campionato scorso che avevano fatto la parte del leone, soprattutto nel girone di ritorno, contribuendo in maniera determinante all’approdo in finale contro la Carrarese. Parlo di Ferrari, Golemic e Ronaldo, elencati in rigoroso ordine alfabetico: per quanto mi riguarda costituivanao, con il portiere Confente, la vera e propria spina dorsale del Lane scorso. L’augurio è che possano trovare rientri solleciti e dimenticare del tutto la sfortuna che li ha colpiti. Ciò detto, passiamo al Vicenza di oggi. Se guardiamo la classifica lo vediamo appollaiato al quarto posto alle spalle di due vecchie conoscenze, Padova e Renate, e della sorprendente new-entry, il Caldiero dei miracoli, neo-promossa che ha giustiziato la blasonata Pro Vercelli, rifilando ben quattro reti ai frastornati risaioli. Per Padova e Renate ovviamente il discorso è del tutto diverso, in quanto i dottori padovani hanno in testa da anni (ci hanno provato tantissimo…) una sola cosa, ossia il salto diretto in serie B. E se negli anni scorsi erano immancabilmente partiti alla grande per poi gradualmente sgonfiarsi, penso invece che quest’anno siano i favoriti numero uno. Meglio così del resto, visto che negli ultimi campionati i favoriti eravamo noi, ma poi sappiamo come è andata a finire. Meglio, in altre parole, gufare un pò piuttosto che cullarsi tra i sogni di vittoria. Del Renate, che sin qui ha sempre vinto di misura, ne scopriremo la caratura tra pochi giorni, ossia il prossimo 24 settembre quando scenderà in campo al Menti. Ma occhio, perché all’ottava giornata è in programma il superderby veneto tra Padova e Vicenza. La data è il 6 ottobre 2024, e a fine partita sapremo qualcosa di più del campionato e dei suoi protagonisti più attesi.
Alla quarta giornata il Lane batte un colpo, anzi due…
Il Lane non ha certo avuto la partenza sprint delle due concorrenti di cui sopra, ma qui dobbiamo registrare l’incredibile crollo della Triestina che, data in avvio tra le favorite, ha letteralmente sbracato nelle ultime tre gare, battuta da Clodiense, Caldiero e soprattutto dall’Atalanta U23 che l’ha asfaltata a Trieste con un inopinato 5 a 1. I nostri biancorossi hanno iniziato “regalando” una grossa delusione ai circa diecimila tifosi del Menti nell’avvio contro il Giana Erminio, salvo poi vincere a fatica fuori casa a Crema e impattare quindi con l’Albinoleffe. Stando ai commenti degli addetti ai lavori si è trattato di un avvio sofferto, non certo all’altezza delle attese, soprattutto se paragonato al cammino delle due capoliste che hanno sempre vinto. A mio parere era tutto sommato prevedibile che il nuovo Lane avesse bisogno di ritrovarsi dopo la delusione sofferta per la sconfitta contro la Carrarese, e in questo senso mi allineo con quanto ha più volte ribadito il riconfermatissimo Vecchi: “diamo un pò di tempo ai ragazzi per ritrovarsi, per amalgamarsi, i nuovi con i vecchi, per ricreare spogliatoio e spirito di squadra dopo essersi visti sfuggire di mano la tanto agognata promozione.” Con una vittoria e due pareggi in saccoccia però, il bottino era in effetti magrino rispetto alle ambizioni della vigilia, per cui la quarta partita in casa contro una non trascendentale Pro Patria, avrebbe rappresentato la gara della svolta, pena l’insopportabile ritorno al trantran degli anni passati, caratterizzati da prestazioni miserelle e tali da produrre cambi di panchina a furor di popolo biancorosso. Stavolta, meno male, le cose sono andate nel verso giusto. Non dico in maniera trionfale, per carità. Ma almeno in maniera soddisfacente, questo sì. In altre parole è stato un primo passo verso il ritorno alla normalità, nel senso di un Vicenza padrone del campo come reclama il suo status.
Vittoria netta, Pro Patria modesta
La partita di domenica sera si conclude in pratica già al 4′ del secondo tempo, quando il numero 7 biancorosso Rauti decide di mettersi in proprio e farsi conoscere meglio dai tifosi biancorossi. Muovendosi rapido al limite dell’area, l’attaccante biancorosso si fa largo con mestiere e, liberatosi con destrezza dalla marcatura dei difensori, si inventa un siluro terra-aria molto angolato che brucia l’estremo Rovida, rimasto praticamente a guardare l’esito per lui letale.
E’ il 2 a 0 che arriva come il cacio sui maccheroni, dopo che il Lane aveva maramaldeggiato nel corso nei 49’ precedenti segnando il primo gol e creando una miriade di occasioni fallite per un soffio. Tanto per non farsi mancare niente, comunque, il Lane ha fatto correre un brivido sulla schiena dei tifosi quando al 7′ del primo tempo, Leverbe ha commesso un errore grosso come una casa passando in pratica la sfera a Pitou il quale si è involato tutto solo verso l’estremo bustocco pensando bene, per nostra fortuna, di effettuare un tiraccio fuori dallo specchio della porta, quando invece avrebbe potuto tranquillamente ragionare e infilzare Confente. Passata la paura il Lane ha preso in mano le redini del gioco e così – grazie soprattutto alla verve del solito Della Morte, vera punta di diamante – sono fioccate le occasioni da rete. La prima con Morra, servito dal “piccolo Sivori”, ma il suo tiro è troppo centrale. Allora Della Morte decide di fare da solo e lo fa bene, ma purtroppo non inquadra la porta. Siamo al 13′ e la gara sale di tono. Al 23′ arriva il gol del Lane a seguito di una bella azione corale. Tutto parte da Talarico che si inserisce bene e serve “il piccolo Sivori”, sempre scattante e propositivo (calerà nella ripresa ma è comprensibile), il quale a sua volta rimette al centro area dove l’ex- tarantino Loris Zonta tocca di fino sulla destra per l’accorrente Morra. Pur se defilato, e con poco spazio a disposizione, il bomber biancorosso estrae dal cilindro un tiro di grande potenza e precisione che si infila nel sacco alla sinistra del malcapitato Rovida. Anche questo, come quello di Rauti, un bellissimo gol. Insomma i due nuovi attaccanti biancorossi hanno dimostrato di saperci fare e di segnare gran bei gol. La “pratica” Pro Patria viene così archiviata senza troppi problemi, data la consistenza così cosi dei lombardi, e si accompagna ad una domanda di fondo: è vera gloria ? Lo vedremo, appunto, nelle prossime gare a partire dalla trasferta in terra milanese contro l’Alcione. E poi … il resto!
Luciano Zanini