Dopo 6 anni di attesa la città murata apre, o meglio riapre, le porte all’Eccellenza. La Marosticense, infatti, ha vinto i play-off dell’ultimo campionato di Promozione nella finale disputata contro il Malo con un netto 6-2. Neanche il tempo di festeggiare che bisogna subito pensare al prossimo campionato e mettere le fondamenta per costruire una squadra solida che possa togliersi le soddisfazioni che una piazza come Marostica merita.
Un campionato, quello appena terminato, molto equilibrato sostiene Giovanni Merlo: «Ogni partita era una battaglia ed il livello del nostro girone è stato sempre molto alto. Siamo comunque riusciti a raggiungere il nostro obiettivo iniziale che era quello di fare il salto di categoria. Sicuramente il nostro punto di forza è il gruppo, a Marostica lo spogliatoio è come una famiglia».
Ora però è tempo di pensare al futuro per l’attaccante classe 2000, che qualche hanno fa ha già calcato i campi di questa categoria: «Il mio obiettivo è sempre quello di aiutare la squadra poi se arriva anche il goal tanto meglio. L’anno scorso sono riuscito ad arrivare in doppia cifra ma al primo posto metto sempre la squadra e i compagni».
Prima di ufficializzare i nuovi arrivi, i rossoneri si sono concentrati sulle prime riconferme. «La società ha confermato giocatori importanti – sostiene Davide Xamin – come Bortignon, Lunardon, Abrefah oltre a giovani con ottime potenzialità».
Ora sicuramente arriverà qualche giocatore di categoria che aiuterà gli scaligeri a centrare l’obiettivo salvezza. «Tra Eccellenza e Promozione c’è differenza – prosegue il centrocampista rossonero – sia a livello tecnico che a livello fisico. Ho già fatto questa categoria con la maglia del Bassano e dello Schio quindi cercherò di aiutare i miei compagni con la mia esperienza». Probabilmente la Marosticense sarà nel girone A, quello del veronese, un girone tosto con squadre organizzate: «Sono convinto che daremo il 100% per raggiungere il prima possibile la salvezza – conclude Xamin – dobbiamo farci trovare subito pronti e sfruttare l’entusiasmo che c’è nel nostro ambiente».
Lo staff della Marosticense
