SARCEDO-SAN GIORGIO IN BOSCO 2-1 (pt 1-1)
SARCEDO: Michelon, Carotta, Bellossi, Capitanio, Zanin, Vigo (19′ st Arnaldi), Bassan, Calderato (39′ st Arthur), Calgaro (11′ st Moro), Azzolini (20′ st Milan), Rigoni (35′ st Fossato). In panchina Rizzato, Zuccato, Vescovi, Bortoloso. All. Remonato.
SAN GIORGIO IN BOSCO: Pivato, Bragagnolo (35′ st Massaro), Fior (32′ st Chimento), Barison (29′ st Bison), Carollo, Gambasin, Tonin, Matterazzo, Vettoretto, Franchesen (21′ st Stangherlin), Rampin. In panchina Gallo, Marazzato, Convento, Rizzardi, Mazzucato. All. Prisco.
RETI: nel primo tempo al 25′ Azzolini su rigore (S) e al 33′ Vettoretto (SGB); nel secondo tempo 10′ Rigoni (S).
ARBITRO: Cestaro Sedona di Treviso.
NOTE. Spettatori; 24° al calcio d’inizio alle 16.30. Ammoniti Capitanio, Calgaro, Arnaldi (S), Carollo, Fior, Gambasin (SGB); corner 3-4 (pt 3-3); espulso Carollo al 39′ st per doppia ammonizione (SGB).
Stadio Dall’Orto di Sarcedo (VI)
Servizio di Omar Dal Maso
Il Sarcedo quando vede San Giorgio s’illumina, a quanto pare, ma manca ancora la “benedizione” finale per raggiungere il traguardo salvezza attraverso la porta di servizio dei playout. Tre settimane fa – era domenica 28 aprile, recupero della prima giornata di ritorno rinviata a gennaio – la squadra di Remonato vincendo per 2-o contro i padovani si sbloccava e lanciava la rincorsa ai playout, e domenica 19 maggio proprio nel turno di andata degli spareggi di post season riesce a replicare la vittoria, stavolta con margine minimo: un 2-1 tutto “altopianese” firmato Azzolini (su rigore) e Rigoni che ribalta la situazione in vista del ritorno di domenica prossima a San Giorgio in Bosco, con i due risultati utili su tre che premieranno i rossoneri, mentre in caso di vittoria dei padovani – con qualsiasi risultato – saranno loro a tenersi stretta la Promozione. I 100 minuti di oggi (ai 90′ canonici se ne sono aggiunti 2′ e 8′ di recupero nei due tempi) non bastano allora per scommettere con certezza su una o l’altra contendente.
Bel match nei primi 45′, ben lontano da quelle appendici di campionato “catenacciare” a cui spesso si assiste a questo punto della stagione, con le due squadre a equivalersi e forse il San Giorgio a osare un po’ di più in avanti. Tanto spezzatino e poche emozioni invece nella ripresa, tra stanchezza per il sole e la… pioggia di sostituzioni, infortuni, crampi, acciacchi e quant’altro, con Sarcedo a piazzare il (pregiatissimo) colpo del 2-1 e poi a gestire con personalità il vantaggio prezioso, anche se nello scorcio di Gara 1 conclusivo, con il San Giorgio in dieci per l’espulsione del capitano Carollo, con un pizzico di coraggio in più si poteva tentare forse di raddoppiare il margine. Nodo al fazzoletto in settimana per verificare le condizioni fisiche degli effettivi usciti di scena per infortunio, con linea offensiva vicentina messa a dura prova dalla battaglia di primavera. Per Sarcedo, si tratta delle vittoria numero tre di fila, dopo che in quattro mesi e rotti del 2024 se ne era conquistata una sola.
Padroni di casa e ospiti con metà colori sociali a testa: in tenuta all black da “calamita sole” i sarcedensi “orfani” del rosso lasciato agli avversari, ma non del tutto privi loro invece del “verde”, presenti nei bordi. Al 1′ si parte con la consapevolezza che il punto di vantaggio goduto a fine regular season dal San Giorgio (29 puntuicontro 28) mette in posizione di vantaggio i padovani, nel caso la somma gol delle due partite finisca in equilibrio. Va da sè, allora, che il Sarcedo deve capitalizzare il turno casalingo per almeno neutralizzare il “tesoretto” altrui e portarlo a proprio favore. Tra i migliori Zanin in versione roccia sui 90′ tra i locali, Matterazzo e Fior i più intraprendenti tra i dirimpettai.
Prima azioni abbozzate da subito, ma il brivido caldo arriva al 10′ sulla schiena dei padovani, per la punizione da tre quarti campo affilata di Matterazzo al 10′, la sfera tesa vede due attaccanti sfiorarla, il primo di testa e il secondo di gamba, palla sul fondo. Risposta Sarcedo: Bassan, iperattivo e astuto, mette il cross teso in mezzo per Rigoni che in controtempo riesce a colpire come viene in corsa, sfera “fuoricampo” all’11’. Si cambia di nuovo sponda al 13′, il traversone malefico di Tonin costringe Michelin alla smanacciata in corner. Testa da ruotare nell’area opposta al 18′ per seguire il quasi gol del Sarcedo, caparbio Calgaro a sportellare in zona gol, servizio un po’ lunghetto per Bellossi che in pieno sprint rilascia un siluro mancino sull’esterno rete. Il botta e risposta di gol accende in match dopo metà round. Palla in area a Bassan, che finta di corpo e serve Azzolini, di spalle alla porte a centroarea, Gambasin lo marca stretto, il capitano di casa cade nell’erba: ci sono sia il saltino che l’urletto del n°10, ma anche il tocco del difensore o almeno così pare dalla tribuna. Nessun condizionale per l’arbitro trevigiano che fischia e indica il dischetto bianco, che diventa verde per il via libera allo stesso Azzolini di battere e segnare angolato basso alla destra del portiere in tuffo.
Proteste ospiti che non mancano ovviamente ma non si apre contenzioso infinito, e verso la mezz’ora il San Giorgio fa capire di volerla riprendere subito: al 31′ calcio di punizione da 20 metri e spiccioli dalla linea di porta Sarcedo, s’incarica della battuta Vettoretto, prima botta secca respinta da barriera, la replica deviata in angolo. Da una palla persa in mediana da Vigo scatta la ripartenza tosta padovana, lanciato Tonin al galoppo in area da destra e sul suo assist teso e basso salva Zanin in scivolata, un tackle che vale un gol. San Giorgio padrone in questa fase, e da un lancio magnifico dalle retrovie il senior n° 9 stoppa a seguire accentrandosi come da antologia, su guadagna un metro dal marcatore e fa partire un destro basso a giro che s’infila precisissimo tra palo e portiere in tuffo, incolpevole (33′). In gol, fin qui, due tra i veterani in campo, 30 anni Azzolini e 36 Vettoretto. Prima della pausa assai gradita ai sudanti, sicuramente degna di menzione l’azione dal limite di Matterazzo (n°8 ospite) che porta a spasso due uomini e calcia di sinistro però sul fondo e la palla gol maiuscola del 44′ ancora per i padovani, con Fior ancora una volta chiamato a chiudere una ripartenza lampo, stavolta ha spazio per il diagonale che calcia bene ma largo da destra, probabilmente ad un paio di spanne dal palo.
In avvio di ripresa ancora una volta Fior si fa notare e ha la sfera magica tra i piedi, stavolta dal lato sinistro, incursione convinta in area e destro sul secondo palo piazzato ma robusto, la tonda esce davvero di centimetri (2′). Al 10′ di nuovo avanti il Sarcedo, pezzo di bravura di Calgaro che in caduta riesce a servire al bacio Rigoni, abilissimo a sua volta a entrare in area sullo stop in corsa e con tocco morbido scavalcare il portiere in uscita a valanga. Siamo sul 2-1 e la punta bionda di casa, dopo l’assist decisivo, lascia la partita per infortunio. Seguono venti minuti di agonismo e per carità, nessuno si sta tirando indietro in campo, ma non si spreca un filo d’inchiostro per annotare nemmeno una mezza occasione da gol da una parte e dell’altra. Si va al 33′ per segnalare un’ottima azione collettiva del Sarcedo, che esce dalla pressione altrui e lancia in porta dalla banda mancina Bellossi, suo il diagonale mancino che “sega” l’area in due ma esce largo sul fondo. Si torna al flipper di sponda, allora, con due minuti dopo Tonin a far sua la fascia sinistra e fiondare un bel cross in mezzo che sfila via tra due coppie di difensore/attaccante senza nessun tocco tra i contendenti.
Uno dei rossi padovani in campo vede “rosso” al 39′: capitan Carollo il neoentrato Moro in zona fallo laterale, beccandosi una (seconda) ammonizione ancora più pesante perchè significa per lui squalifica assicurata e stagione conclusa oggi. Sarcedo rischia nel finale, nell’unico corner della ripresa, con il San Giorgio a mettere le torri in area per il colpaccio al 44′ ma Zanin a salvare ancora. Negli 8 minuti di recupero concessi dall’arbitro trevigiano succede meno dello zero assoluto con saluti e baci e a presto, a fra sette giorni per tutti.