EVIDENZA Serie C

Baccalà batte Gorgonzola con qualche rischio….

Scritto da Luciano Zanini

BACCALA’  BATTE GORGONZOLA, CON QUALCHE RISCHIO…

Il punto sulla Serie C di Luciano Zanini

 

Partiamo con il nuovo anno – ormai siamo entrati nel  122.mo della grande storia  del nostro Vicenza – sperando che possa portare buone nuove alla squadra del cuore e farci tornare a sognare come facevano i tifosi di un tempo, più o meno recente. Certo che partire al Menti giocando contro il Giana Erminio – con tutto il massimo rispetto per questa società di Gorgonzola, assolutamente gloriosa ma da sempre relegata nelle serie inferiori – lascia un po’ di amaro in bocca. Dobbiamo però superare questo leggero fastidio, peraltro comprensibile per via della storia del Lane, e guardare pragmaticamente avanti. Pragmatismo che vuol dire fare il massimo per centrare l’obiettivo numero 2, visto che il numero 1 è ormai scomparso dai radar. Puntare cioè ad una posizione, la migliore possibile, nei playoff per poi giocarseli con piena convinzione. Questo è richiesto a Stefano Vecchi e questo è ciò che lui si è impegnato di fare. Colgo l’occasione in questo primo servizio 2024 per ringraziare quei lettori che conosco e che mi hanno rimproverato amabilmente l’assenza del commento post Vicenza-Albinoleffe. Eccomi di nuovo qui, e a tutti l’augurio di un 2024 brillante e foriero del meglio.

Mantova ormai irraggiungibile, o no?

Con ben 51 punti conquistati in 21 gare, e seppure con il passo falso di domenica scorsa al Martelli contro i nostri cuginetti dell’Arzignano che l’hanno inchiodato sull’ 1 a 1, il Mantova pare giocarsi un campionato a sé. Ma non perché ha fatto tanti punti, o meglio non solo per questo che ovviamente conta. Il fatto è che i ragazzi di Possanzini (e con loro il “beffardo” Jack Giacomelli che si sta divertendo come un matto) esprimono un gioco sorprendente. Un gioco che ricalca quello delle squadre di De Zerbi, di cui Possanzini è stato vice per anni. Dico sorprendente perché presenta caratteristiche diverse dal gioco offerto dalle altre squadre del girone A: possesso palla costante, formazione compatta in ogni parte del campo, determinazione e chiarezza del modulo di gioco.

L’Arzignano gioisce dopo il pareggio contro il Mantova

 

L’ho ammirato, purtroppo, contro di noi al Menti dove abbiamo perso meritatamente per 2 a 0 e il punteggio poteva essere più severo. L’ho ammirato con un po’ di goduria (calcistica) nella sontuosa partita giocata contro il Padova all’Euganeo, dove i virgiliani hanno letteralmente asfaltato Donnarumma e compagni, come se la squadra patavina fosse di due serie inferiore al Mantova. Un risultato di 5 a 0, che nemmeno il mago Otelma avrebbe potuto prevedere. Un torrente in piena contro i ragazzi di Torrente allenatore. Tutto ciò premesso, dall’alto dei suoi 7 punti sopra il Padova, parrebbe appunto che i giochi siano chiusi e buona notte. Però, c’è un però che si chiama Arzignano e ci fa porre una domanda semplice semplice. Come ha fatto la squadra di mister Bianchini a bloccare il super Mantova in casa sua? E ancora: se il rintronato Padova avesse vinto contro il Legnago, come da pronostico, i punti di distacco tra Mantova e Padova sarebbero 5. Cinque punti sono tanti ma anche pochi e possono essere alla portata. Voglio dire insomma, per concludere, che nel calcio nulla è scontato, per cui anche il Mantova dovrà dimostrare sino alla fine di essere stella di prima grandezza. Per questa domenica la stella di prima grandezza è stato  l’Arzignano che fa fatto l’impresa e ha dimostrato di essere una grande società che merita il plauso forte di tutti i vicentini.

Primo non prenderle, poi si vedrà…

E adesso torniamo al Lane, edizione Vecchi 2024, nell’atteso debutto casalingo al Menti. Un Menti infreddolito, ma sempre con i suoi oltre settemila spettatori presenti e affamati di novità positive e vive speranze. Nella squadra messa in campo dal nuovo mister – che è figlia anche di due assenze di peso, Laezza e Ronaldo (in ordine alfabetico) – scorgo l’idea del tecnico di affidarsi in difesa e a centrocampo a gente esperta, giocatori che hanno militato in serie A e serie B.

 

La stessa new-entry Cuomo  scende in campo a poche ora dal suo acquisto e questo mi pare una segnale molto chiaro in tal senso. Del resto, Vecchi non ha mai fatto mistero di voler giocare alla luce di un principio base che era  lo stesso seguito dal grande Renzo Uivieri nei bei tempi passati. Primo non prenderle, poi si vedrà. Al di là delle formule più o meno cervellotiche adottabili, mi pare insomma che il nuovo corso sia iniziato effettivamente all’insegna di questo concetto tattico. Il Lane si presenta in campo subìto pimpante offrendo la sensazione di voler imporsi con grinta e gioco. Così è infatti, tanto che la palla scorre bene e le giocate sono fluide. Passa solo una manciata di minuti e il bomber Pallegrini viene messo nelle condizioni di fare secco l’estremo Zacchi, ma sbaglia grossolanamente tirando male e mettendola fuori. Tre minuti dopo el loco Ferrari in veste di suggeritore tocca per Della Morte che si invola con il suo stile sivoriano, entra in area inseguito dal suo marcatore che però non può farci nulla, e così il “piccolo Sivori” giustizia agevolmente  il portiere del Giana Erminio. Grande gol !

il gol di Della Morte (Foto Sartore)

I primi 41’ di bel gioco, finalmente !

Un gol nei primissimi minuti mette allegria, ma se ne arriva un altro poco dopo – e siamo solo al 13’ del primo tempo – gli animi dei tifosi non possono che scaldarsi. Il Lane continua a fare la partita e el loco a suggerire, e ancora a Della Morte, che entra in area in scioltezza, effettua un cross rasoterra quasi da fondo campo su cui Zacchi sbaglia intervento, facendo arrivare la palla all’irrompente De Col che mette agevolmente in rete. 2 a 0 e siamo al quarto d’ora. Ci guardiamo in faccia in tribuna stampa, roba da non crederci. Non succedeva da troppo tempo. Ma non è finita perché il Vicenza pare inarrestabile mentre i gorgonzola boccheggiano.

Al 31’ di nuovo Pellegrini si invola verso la porta e viene platealmente trattenuto: arbitro vergognosamente non pervenuto! Poteva essere il terzo gol chiudipartita. Arriviamo così al 41’ quando su calcio d’angolo battuto da Rossi, Pippo Costa spara al volo benissimo ma Zacchi effettua una grande parata. Ormai manca poco alla fine del tempo, che ha visto finalmente giocare i biancorossi alla grande. Due gol fatti, altri mancati per errore, svista arbitrale e grande parata. C’è di che stroppicciarsi gli occhi, roba da non credere dopo tante delusioni. Chiaro che per essere tranquilli bisogna fare il terzo gol. E invece cosa succede?

Un ritorno all’antico che va corretto

Invece succede quello che proprio non ti aspetti dopo un quasi primo tempo del genere. A ridosso dell’occasione di Costa, infatti, il Giana Erminio si sveglia di brutto e parte in contropiede. Un contropiede fatale che sorprende i biancorossi ormai convinti che gli avversari si siano arresi. In pochi secondi l’azione gorgonzola si snoda dalla difesa a centrocampo con Lamesta che imbecca in area il compagno Verde, il quale non ci pensa due volte a fare secco Confente. Siamo sul 2 a 1, tutti increduli ma il calcio è così. E così pure  tornano in campo  i fantasmi del passato, quelli delle partite mangiate dopo essere passati in vantaggio. Il Giana adesso ne ha di più e comanda il gioco, tenendo in scacco il Lane e rischiando pure di segnare in due occasioni. C’è insomma un calo pericoloso dei nostri e buon per noi che, dài e dài, il Lane tiene botta fino al 42’, quando – pur ridotti in dieci per l’espulsione di Ferrari colpevole della solità ingenuità a centrocampo – la squadra si lancia in un veloce contropiede. Parte da Ierardi che fa volare Rolfini da poco entrato. Fuga velocissima del bomber che entra in area e brucia per la terza volta l’estremo gorgonzola. Finisce qui ma è un Vicenza dai due volti. Confido che sia quello del primo tempo a prevalere nelle prossime gare.

 

Luciano Zanini

 

 

 

 

 

 

 

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