La serrata contesa dello stadio De Rigo termina con un giusto pareggio per quanto s’è visto nei 90’. Ad un primo tempo dalle poche emozioni, fa eco un arrembante ritorno in campo del Mestrino in seguito all’intervallo: patavini in vantaggio grazie a Topao, ma riagguantati in ‘zona Cesarini’ da Alberto Rubbo. Lo Schio soffre, ma alla fine porta a casa il punto. Il Mestrino mantiene il quinto posto valido per i play-off
SCHIO – MESTRINO RUBANO 1-1 (Primo tempo 0-0)
SCHIO (4-2-3-1): Bortoletto; Forte, Ciscato, Meggiolaro, Roveretto; Popovic (81′ Dal Bon), Pizzolato; De Rigo (89′ M. Prosdocimi), Rubbo, Giusti (32′ Gresele); Miloradovic (69′ Andreetto) All. Pozza
MESTRINO RUBANO (4-3-3): Corasaniti; Crivellin (55′ Ghiraldo), Villatora, Meneghello, Pellizzer; Fornasaro, Topao (84′ Tresoldi), Fantin; Salata, Rampazzo (75′ Nalesso), Pedron (82′ Seresin) All. Paganin
MARCATORI: 67′ Topao (MR), 90′ Rubbo (S)
AMMONITI: 53′ Crivellin (MR), 65′ Corasaniti (MR), 74′ Rampazzo (MR), 90+4′ Ghiraldo (MR)
I NUMERI DEL MATCH
TIRI (NELLO SPECCHIO): 6 (4) – 8 (3) FALLI: 9-12 CORNER: 6-3 OFFSIDE: 4-1 RECUPERO: 1′ PT – 5′ ST
Domenica di grande calcio in programma quest’oggi a Schio: si affrontano sul manto erboso del ‘De Rigo’ due squadre in ottimo stato di forma, capaci entrambe di totalizzare sette punti nelle ultime tre partite. Lo Schio in particolare vuole replicare la brillante performance di domenica scorsa che gli ha permesso di esorcizzare il campo del Cornedo con uno 0-5 senza repliche. Ma il Mestrino di Paganin ha le idee ben chiare ed è pronto a tutto per fare bottino pieno. Prima dell’inizio del match si osserva un minuto di silenzio, come in tutti i campi, per commemorare la drammatica scomparsa di Giulia Cecchettin confermata solo nella serata di ieri dopo giorni di disperata ricerca. La nostra redazione in tal senso porge le più sentite condoglianze ai familiari della vittima, augurandosi al contempo che sia fatta giustizia.
LA CRONACA
Schieramenti affini tra le due formazioni: Pozza riconferma il suo 4-2-3-1 con Rubbo a spalleggiare Miloradovic in fase offensiva, mentre Paganin punta su un più lineare 4-3-3 e sul tridente d’attacco Salata-Rampazzo-Pedron. Gli ospiti bussano per primi alla porta avversaria: al 3’ folata sulla destra di Pedron e appoggio al limite per Fantin che col destro manda alto. La replica dello Schio è affidata a Giusti, che al 19’ scodella dalla sinistra per Rubbo che si inserisce e di testa chiama in causa Corasaniti, autore di un miracolo. Il portiere biancazzurro sventa così la più nitida chance di tutto il primo tempo, strozzando in gola l’urlo di gioia del pubblico di fede giallorossa. Con il trascorrere dei minuti pare sempre più lampante come persista tanta confusione in campo: si ammirano davvero poche situazioni in cui le squadre si distinguono per la qualità nel palleggio, una partita che nel complesso fatica a carburare in quanto ad emozioni ed occasioni. Solo al 44’ lo Schio torna a premere: Roveretto si stacca dalle retrovie, parte palla al piede in serpentina, triangola con Rubbo e poi dal limite col mancino scomoda Corasaniti, bravo a salvarsi in tuffo. Sul fronte opposto da segnalare le due chance capitate a Salata poco prima di rientrare negli spogliatoi: prima Salata sfiora il palo alla destra di Bortoletto dal limite dell’area, poi Pedron tenta col mancino a giro e chiama in causa l’ex portiere della Luparense. Un primo tempo che si conclude sullo 0-0, con poche chance da una parte e dall’altra per indirizzare il match. Tutto rinviato alla ripresa
Al rientro dagli spogliatoi il Mestrino sembra ingranare la sesta sin dal primo minuto: al 48′ cross pennellato di Fantin per la testa di Rampazzo, che obbliga Bortoletto a tramutarsi in Spiderman per sventare la minaccia. Poco più tardi Salata sfodera una traiettoria ad effetto spedendo alto di poco. L’unico sussulto di marchio scledense si segnala poco prima dell’ora di gioco, con l’iniziativa personale di Gresele per vie centrali con cui semina due avversari e scarica sulla sinistra per De Rigo, che però non calibra a dovere la traiettoria a giro e spedisce sul fondo. Al 67’ la svolta del match a favore degli ospiti: Salata si sovrappone perfettamente in area dalla fascia destra e lascia partire un velenoso tiro-cross corretto in rete dall’intervento in scivolata di Topao sul secondo palo. Vantaggio patavino al terzo reale acuto di questo secondo tempo. Urgono delle contromisure in casa Schio: Mister Pozza rileva Miloradovic inserendo Andreetto per aumentare la fantasia sulla trequarti con cui poter sfruttare gli inserimenti, con Roveretto ad improvvisarsi centravanti per rimpiazzare il compagno appena sostituito. Il forcing dei padroni di casa porta alla clamorosa traversa colpita da De Rigo, abile a girarsi in area e a scaricare un destro potente verso la porta del Mestrino. Sfortunato l’ex esterno della Virtus Entella, ma c’è ancora speranza per lo Schio, che a ridosso della ‘zona Cesarini’ impatta il match sull’1-1: sugli sviluppi di un corner ha la meglio Alberto Rubbo, che aggancia in piena area e colpisce quasi da terra infilando l’angolino alla sinistra di Corasaniti. Sospiro di sollievo per il pubblico del De Rigo e primo centro in campionato per l’ex capitano della Luparense.
Un gol che congela il pareggio allo Stadio De Rigo: risultato complessivamente giusto per quanto ammirato in campo, tra due squadre che a fasi alterne si sono equi divise la supremazia sul terreno di gioco. Il segno ‘X’ va molto bene al Mestrino Rubano che resta in zona play-off ed in scia di Villafranca Veronese ed Ambrosiana, mentre invece per lo Schio rimane il rimpianto di non aver accorciato sui rivali odierni, seppur nelle menti dei giocatori giallorossi persistano piuttosto i ricordi del magro avvio di campionato che li ha fin da subito distanziati dalle posizioni più nobili della classifica.
Schio impegnato nel prossimo turno in casa del Longare Castegnero, il Mestrino sfiderà l’Ambrosiana in un autentico scontro diretto
Marco Marra