RONALDO, RONALDO… PERCHE’ SOLO ADESSO ?
Il punto di Luciano Zanini sulla Serie C
Nonostante il distacco quasi abissale dal Mantova “giacomellizzato” (l’ex Jack continua a segnare, sembra lo faccia apposta…), con dieci punti in più, e quello molto sostanzioso dal Padova, sette i punti, arrivi al Menti con la solita anima da tifoso biancorosso sperando che succeda qualcosa… di buono. Insomma che per fatalità, per una spinta della dea Eupalla, o perché il calcio è così e non bisogna mai mollare come nella vita, possa ricominciare la rincorsa alla vetta. Anche sei hai sbagliato, hai fatto qualche passo falso di troppo. Come appunto ha fatto il Lane, con le tre vergognose sconfitte consecutive che ci sono costate carissimo e i virgiliani che ora ci guardano dall’alto dei loro 32 punti. Quante recriminazioni, quanta delusione per quello che poteva essere e non è stato, per l’incredibile dabbenaggine mascherata da ampi spazi di abulìa, carenza di gioco e di tenuta. Acqua passata non macina più, dice un vecchio adagio ed è vero. Però questo recente ricordo negativo dovrebbe invece essere stampato ben bene nelle menti dei biancorossi sino a fine campionato, sino all’ultimo minuto, come monito affinchè cose del genere non succedano più. Abbiamo parlato di nuovo campionato, di ripartenza dopo la vittoria esterna nel derby vicentino contro l’Arzignano, che poteva essere, in caso contrario, la tomba delle nostre speranze. Ebbene, nella prima giornata di questo “nuovo” campionato si è visto finalmente e oggettivamente qualcosa di incoraggiante che, con tutte le molle del caso da prendere, può definirsi positivo. Non c’è assolutamente nulla di definitivo, perché la gara ha messo in mostra novità che vanno riviste e misurate nel tempo. Lo stesso legittimo entusiasmo del pubblico biancorosso per il triplete messo a segno, condito da gioco complessivamente buono, rimane per ora il solito segnale: cioè, il tifo (e la passione dei tifosi) è sempre lì pronto ad accendersi ed esplodere, tanta è la voglia di vedere un Lanerossi Vicenza all’altezza del suo glorioso blasone. Ma da qui a fare previsioni di chissà quali remuntade ce ne passa. Calma e gesso.
Teniamoci i lanci di Ronaldo e i gol di Scarsella
Già, per adesso direi che possiamo tenerci stretti e benauguranti due aspetti della vittoria del Lane contro l’antica Pro Patria: i lanci di Ronaldo Pompeu Da Silva e i gol di Fabio Scarsella. Lasciamo da parte entusiasmi eccessivi che, come è successo troppe volte in passato, possono solo portarci fuori strada. Ho visto finalmente Pompeu fare il Pompeu ed è stato un toccasana, una gioia per gli occhi e lo spirito (calcistico). Non ricordo esattamente quanti sono stati, ma quel paio di suoi lanci spettacolari di sessanta metri che hanno messo il pallone tra i piedi del compagno di turno, mi hanno ricordato i grandi giocatori del passato. Gente che deliziava la platea e non occorre qui farne un elenco. Ecco, Ronaldo contro la Pro Patria è tornato a fare il Ronaldo, con la sua tecnica, la sua visione di gioco e, finalmente, anche la determinazione e la cattiveria giusta. Insomma gioco a tutto campo e non solo calci da fermo in cui eccelle. Il nostro non è certo un piè-veloce, per cui se gli vengono a mancare lucidità e grinta, diventa un giocatore prevedibile e controllabile dagli avversari che, spesso, lo hanno indotto ad errori anche marchiani, costatici cari. Contro i bustocchi al Menti, il nostro numero 10 ha dato spettacolo unito a concretezza e precisione, tanto che lo stesso pàtron Renzo Rosso ha espresso parole al miele per lui, definendolo giocatore di categoria superiore. D’accordo, ma il punto è: come mai sinora, quando ormai mancano sei gare alla fine del girone, l’apporto del brasiliano è stato deficitario? Anche lo scorso campionato Ronaldo non ha carburato a dovere nonostante le attese e la possibilità di farlo. Ora ci auguriamo che sia la volta buona e come voto di incoraggiamento a proseguire su questa strada gli darei un bel 8 pieno. Per me migliore in campo per classe e guida della squadra.
Applausi al “falso nueve” ritrovato
Accanto a Ronaldo c’è immediatamente il ciociaro Fabio Scarsella che, alla veneranda età di 34 anni, ha mostrato una freschezza e una dinamicità encomiabili. Un falso nueve con i fiocchi. Non lo scopriamo certo oggi, vista la sua lunga esperienza sui campi della Serie C e della B. E’ un centrocampista con licenza di fare gol, il Fabio, visto che (e parliamo solo degli ultimi anni, dal 2018 al suo arrivo al Lane) ha inanellato la bellezza di quasi 120 partite con la Feralpi Salò, mettendo a segno 37 reti. Bilancio decisamente molto brillante per un centrocampista, più da attaccante puro. Successivamente è passato al Modena contribuendo in maniera determinante alla recente promozione dei canarini in serie B (36 presenze e 14 reti). Il tecnico Diana deve essersi ricordato di lui, viste le difficoltà del nostro bomber Ferrari (cui auguriamo un pronto ritorno al gol, sperando si tratti solo di un momentaccio per il simpatico loco), utilizzandolo finalmente in avanti a supporto delle punte. Dopo aver segnato la rete della bandiera contro il Renate nella brutta partita persa al Menti per 1 a 2, sabato sera Scarsella ha messo a segno una grande doppietta contro la Pro Patria, a dimostrazione delle sue doti di cursore d’area, scegliendo i tempi perfetti per gli inserimenti e la battuta vincente. Senza dimenticare che ha sfiorato altre due marcature. Dunque anche a lui un voto alto (8 -), e se lo merita tutto pure per il ruolino di marcia sinora conseguito: tre reti in sole cinque partite giocate, di cui tre da subentrato. Media stratosferica e un giocatore ritrovato che il cacciatore Diana non dimenticherà facilmente in panchina, vista la “produttività” dimostrata.
Bene anche gli innesti dei giovani Talarico e Tronchin
La partita contro la Pro Patria, oltre a quanto sopra, ha posto in evidenza un altro aspetto non certo secondario, anzi. La buona prova dei due giovani biancorossi Talarico e Tronchin, messi in campo sin dall’inizio dal tecnico Diana. Entrambi se la sono cavata direi bene e hanno dimostrato di poter giocarsi la maglia nelle prossime gare, magari non tutte, ma intanto hanno per così dire rotto il ghiaccio. Più che buona la prova di Talarico che ha corso come un matto, ma pure Tronchin ha fatto il suo dovere dopo l’inizio un pò in sordina, ma si può capirne l’emozione. Del resto non era facile, nè scontato giostrare a centrocampo a fianco dell’inventore Ronaldo. Esame superato e futuro aperto per lui. La gara contro la Pro si commenta facilmente, perchè il divario tecnico visto in campo è emerso in tutta evidenza sin dalle prime battute, tanto è vero che il gol arriva già al 3′, quando su assist da sinistra dell’ispirato Pompeu, Scarsella si trova al posto giusto e batte a rete con una botta a colpo sicuro e palla che si infila sotto la traversa, rendendo inutile ogni tentativo dell’estremo bustocco. Ancora una volta nei primi 20′ il Lane comanda il gioco a piacimento, ma….
Poi c’è il solito calo, che però passa presto….
…poi denuncia un certo calo quasi fosse un marchio di fabbrica. Meno male che la Pro non è il Real Madrid, per cui tutto si ricompone dopo una decina di minuti con il Lane che sfiora il gol, sempre con Fabio Scarsella, in questo caso attardatosi troppo, sprecando l’occasione. Gol che arriva però al 29′ a seguito di una delle palombelle del “piccolo Sivori” Della Morte, il quale mette il pallone sulla testa del falso nueve biancorosso che stavolta non sbaglia l’inzuccata e fa il bis. Sul 2 a 0 l’incontro pare segnato finalmente a nostro favore, con il Lane che gioca bene e diverte il pubblico di casa. La ripresa conferma sostanzialmente le cose buone viste nel primo tempo e già al 13′ i giochi si chiudono con il meritatissimo gol di Della Morte, bravo ad insaccare con un tiro preciso a mezza altezza alla sinistra di Rovida. Si prosegue in scioltezza, c’è la usuale girandola di sostituzioni con ingresso dei vari Greco, Jimenez, Cavion, Rolfini, Rossi in luogo di Scarsella, Pellegrini, Tronchin, Della Morte, Ronaldo. Tutto rimane sotto controllo dei biancorossi, ma solo fino al 48′ del secondo tempo, quando Lombardoni sorprende di testa la nostra difesa e segna il gol della bandiera. Peccato, perchè questa rete si poteva evitare. Ora trasferta in riva all’Adige contro il Legnago. Parola d’ordine: solo vincere!
Luciano Zanini