Biomis Tombolo – Arsenal Cusinati 2-3
19′ Guidolin (AC), 26′ Gaborin An. (AC), 63′ Nichele (AC) 80′ Demo (BT), 84′ Memedovski (BT)
Bioimis Tombolo: Liviero, Toniato (Bonaldo dal 84′), Tessaro, Rossato, Kovacevic, Memedovski, Bertoncello (Demo dal 54′), Rizzolo, Zaniolo ( Manganello dal 64′), Chiriac, Parolin. A disposizione Dengo, Pasinato G.- Allenatore Kapaj.
Arsenal Cusinati: Mion, Sbrissa, Dalla Rizza, Fantinato (Vialetto dal 82′), Crestani, Gaborin Alessandro, Nichele (Savietto dal 84′), Gaborin Andrea, Guidolin (Ziliotto dal 68′), Fornasa (Marchetti dal 72′), Zanella (Sartore dal 62′). A disposizione: Favero, Vidini, Nonni, Sandro; Allenatore Mè.
Arbitro: Hurmuz di Treviso.
Note. Espulso l’allenatore del Tombolo Kapaj al 42′ pt.
Una partenza choc del Tombolo consegna all’Arsenal una vittoria importantissima per la classifica con la squadra di mister Mè che al secondo successo consecutivo si ritrova proiettata verso il centro classifica mentre il Biomis a cui pare non essere servito il cambio di allenatore rimane ancorato a quota 10 punti in piena zona play-out.
Dopo 26 minuti la squadra di casa è già sotto di due gol: il portiere effettua un rinvio corto che viene raccolta dai giocatori dell’Arsenal che servono Guidolin che realizza.
Passano solo 8′ ed arriva anche il raddoppio ad opera di Andrea Gaborin che dal limite dell’area trafigge nuovamente Liviero. Prima della conclusione del tempo la squadra di casa perde anche il suo allenatore Kapaj espulso per proteste nei confronti del direttore di gara Hurmuz.
La reazione del Tombolo è tutt’altro che incisiva e dopo un quarto d’ora della ripresa arriva anche la rete del 3-0 su azione personale di Nichele.
Gli inserimenti di Demo e Manganello producono risultati solo nell’ultima fase della gara: Proprio Demo accorcia al 80′ e 4 minuti dopo il difensore Memedovski tesserato da poco riduce ulteriormente su azione da calcio d’angolo. Ma i minuti finali non servono ad agguantare il pareggio e il Tombolo non riesce ad agguantare il pareggio che sarebbe stato un toccasana per il morale della formazione padovana che dopo le due promozioni consecutive e i rinforzi presi in estate contava di disputare una stagione al vertice e invece si ritrova invischiata nella bassa classifica.