Epocale, memorabile, irripetibile… fate un po’ voi. La contesa del De Rigo si candida per esser ricordata come ‘la partita dell’anno’: un match iniziato in salita per i padroni di casa, colpiti per due volte nel primo tempo da Cima (su rigore) e Riccò. Nella ripresa però la freddezza dal dischetto di Giusti e la strapotenza fisica di Calgaro valgono il pari agli uomini di Pozza, capaci poi di ribaltarla al 5’ di extratime con il neoentrato Dal Bon. A rovinare la festa degli scledensi ci pensa Bala… sì, l’estremo difensore patavino che sfrutta di testa l’ultimo corner del match per riequilibrare il conto in un match da annali!
SCHIO – ALBIGNASEGO 3-3 (Primo tempo 0-2)
SCHIO (4-3-3): Ayoub; Forte, Meggiolaro, Yarboye, Gresele (67’ Ciscato); Andreetto (54’ Dal Bon), Pizzolato (71’ Miloradovic), Rubbo; Giusti (90+6’ Popovic), Calgaro, Pettinà (54’ De Rigo) All. Pozza
ALBIGNASEGO (4-3-1-2): Bala; Henrique, Mbida Bindzi (82’ Di Lalla), Man. Cecconello, Salvatore; Sciortino, Riccò, Maniero (68’ Zanforlini); Torregrossa (80’ Santi); Mat. Cecconello, Cima (89’ Destro) All. Vecchiato
MARCATORI: 10’ Cima (rig.) (A), 44’ Ricco (A), 63’ Giusti (rig.) (S), 90+1’ Calgaro (S), 90+5’ Dal Bon (S), 90+7’ Bala (A)
AMMONITI: 40’ Rubbo (S), 56’ Dal Bon (S), 62’ Bala (A), 79’ Yarboye (S)
ESPULSI: 46’ Pozza (all.) (S) per proteste nel corso dell’intervallo
I NUMERI DEL MATCH
TIRI (IN PORTA): 13 (5) – 5 (3) CORNER: 5-1 FALLI: 11-16 OFFSIDE: 0-1 RECUPERO: 0’ PT – 7’ ST
Esame da non fallire quest’oggi per i giallorossi di Mister Pozza, ancora a secco di successi in questo campionato e desiderosi di invertire il trend quanto prima. Il pareggio ottenuto a Villafranca Veronese dà speranza, seppur quest’oggi ci sia di fronte un Albignasego reduce da due successi consecutivi. Ma per risollevarsi dalle crisi è talvolta necessario superare sé stessi. L’obiettivo di oggi sarà dunque eccellere… per rialzarsi in questa Eccellenza! Prima del calcio d’inizio un minuto di silenzio per commemorare le vittime del tremendo incidente stradale capitato a Mestre mercoledì sera.
LA CRONACA
Mister Pozza concede spazio ad Ayoub a difesa dei pali e a Davide Pettinà come esterno d’attacco come uniche novità nel suo consueto 4-3-3. Schieramento affine per l’Albignasego che punta su Mattia Cecconello e Michele Cima come terminali offensivi. La partita sembra incanalarsi sui binari giusti per gli ospiti: al 9’ un fallo di mano in piena area di Forte concede proprio a Cima la possibilità di spiazzare Aladin Ayoub dal dischetto e mandare in vantaggio i granata. Lo stesso numero ‘dieci’, al secondo centro in campionato, si vede poi cancellare dalla bandierina dell’assistente la doppietta personale poco oltre il 20’. Poco male, perché nel primo tempo gli ospiti amministrano in campo senza particolari affanni: al 35’ Ayoub deve salvarsi in calcio d’angolo sul tentativo di testa di Mattia Cecconello, mentre sul corner che ne deriva l’estremo giallorosso blocca a terra la rasoiata di Torregrossa. A ridosso dell’intervallo i padovani prima si spaventano, quando Pettinà getta alle ortiche una ghiotta chance a tu per tu con Bala (39’), poi tornano a colpire, grazie ad un preciso traversone dalla destra di Cima corretto in rete dalla testa di Riccò. Gol e assist per Michele Cima, mattatore indiscusso di questo primo tempo, Schio sin qui non pervenuto e bisognoso di una scossa.
Prima del rientro in campo, inoltre, Mister Pozza viene espulso per proteste. Ciò non impedisce ai giallorossi di sfoderare una reazione da veri leoni: pericolosi nei primi 5’ Meggiolaro e Calgaro, a cui però manca la precisione; come nel caso di Alberto Rubbo che poco più tardi non concretizza una clamorosa chance colpendo il palo a due passi da una porta davvero spalancata. Sembra una fotografia del momento vissuto dallo Schio, in cui nulla gira per il verso giusto. Ma non è ancora finita: al 58’ De Rigo va a lambire il palo su prelibato spunto di Hakim Calgaro, mentre 5’ più tardi Rubbo si riscatta conquistandosi un penalty grazie ad un rapido triangolo con Giusti: dal dischetto va proprio il classe ’95 che mira al centro della porta e non dà scampo a Bala (terzo sigillo in campionato per Giusti). Poco più tardi Calgaro tenta il jolly su calcio di punizione, sfiorando lo specchio dai venti metri, ma anche l’Albignasego torna a farsi vivo: al 72’ la punizione di Cima taglia diagonalmente l’area di rigore e colpisce il palo alla destra di Ayoub.
Pericolo scampato per lo Schio, obbligato ora ad andare all’arrembaggio: fuori Pizzolato, dentro Miloradovic per affiancare Calgaro nel comparto offensivo e comporre un 4-2-4 con Dal Bon e Rubbo a gestire il centrocampo. La mossa paga eccome e spalanca le porte ad un finale leggendario: al primo dei 5’ di extratime assegnati dall’arbitro Hakim Calgaro svetta di testa su traversone di Ciscato e fa 2-2, riequilibrando il conto con il proprio secondo centro stagionale. Ma non basta allo Schio, che al 94’, d’astuzia, completa la rimonta: Miloradovic batte velocemente una punizione dal limite permettendo a Dal Bon di trafiggere l’estremo avversario da ottima posizione. La gioia del De Rigo è incontenibile, tutti corrono in campo, sugli spalti si festeggia increduli. Ancora ignari di come quest’urlo di gioia sarà destinato a strozzarsi in gola: si raggiunge il 7’ di recupero, l’Albignasego ha un’ultima chance da calcio d’angolo, ad avere la meglio nel cuore dell’area… è Cristian Bala, l’estremo difensore giunto in mischia per tentare il tutto per tutto; il suo colpo di testa vale la definitiva parità a quota tre.
Questo è il calcio, questo è lo sport, questo è il destino. Un mix di emozioni contrapposte e allo stesso modo dominanti: la gioia e la beffa, la rassegnazione e l’incredulità. La tranquillità dei tifosi ospiti nel primo tempo, tramutatasi prima in amarezza e poi in incredulità. La rassegnazione del pubblico scledense divenuta estasi e sconcerto nel giro di pochi istanti. Da un lato e dall’altro si è provato di tutto in una semplice domenica di sport, che a conti fatti lascia lo Schio ancorato alla zona retrocessione e concede invece all’Albignasego di conservare il centro della classifica. Ma al di là di questo, l’andamento di questa partita è di quelli che non si scordano facilmente!
Marco Marra