Reti. Pt: 17’ Tonani (U), 19’Gashi (VC), 22’ e 25’ Raimondi (U); St: 4’Busetto (VC).
Unione La Rocca Altavilla: Marocchi, Cocco (7’st Gianesini), Pregnolato, Artuso, Boarini, Andriani, Turea (10’stMattioli), Zanini (7’st Marchesini), Tonani (35’st Spiller), Raimondi (4’st Bianco), Romio. All.Beggio.
V. Cornedo: Rossi, Savegnago, Equizi, Sennyuen, Dall’Igna (1’st Contessa), Affolati, Busetto, Trento, Gyimah (40’st Lora), Gashi, Farinon. All. Dal Degan.
Arbitro Tinelli di Verona.
La Rocca Altavilla centra la qualificazione superando un ostico e mai domo Cornedo accomodandosi ai quarti di finale di questa Coppa Veneto di Eccellenza. Le schermaglie iniziali fanno presagire un sostanziale equilibrio ma Tonani al 17’ scavalca Rossi con un tocco ti testa dal lancio di Artuso, e porta in vantaggio i suoi. Neanche il tempo di finire i festeggiamenti che Gashi si smarca in area al 19’ e trovandosi a tu per tu con Marocchi, lo supera con un tocco mancino. La compagine di mister Beggio non fa una piega e macina il proprio gioco propenso al recupero alto del pallone per poi colpire senza pietà. E’ il caso al 23’ con Raimondi che, servito da Zanini appena dentro l’area, anche se leggermente defilato, non si fa pregare e la calcia proprio sotto al sette con Rossi che deve raccogliere la palla dal fondo del sacco. Raimondi si ripete al 26’: Turea recupera palla e serve Raimondi che dal limite area fa partire un potente destro che batte ancora Rossi per il 3-1. Tonani e compagni controllano con facilità il proseguo della gara ma dopo l’intervallo, il Cornedo aumenta i giri ed accorcia ancora le distanze al 5’ st con Busetto. La Rocca sa soffrire e con i cambi apportati da mister Beggio, si difende con ordine ma non disdegna a portarsi sottoporta avversaria e creare scompiglio con Bianco al 15’st su punizione e al 18’st con Rossi pronto alla deviazione in angolo. Sull’altro fronte è bravo Marocchi a chiudere lo spazio e deviare una conclusione ravvicinata di Busetto al 25’st. Da segnalare nel finale, un tap-in di Mattioli a centro area, finito alto, e un incursione di Gianesini deviata dall’intervento estremo di Savegnago.