Tutto è partito da questa foto, al campo di Montebello per lo spareggio tra i locali e la tua squadra del Monteviale. Lasci il campo in lacrime. Il risultato del campo dice che il Montebello si salva e il Monteviale retrocede. Era cosa risaputa che questo era l’ultimo anno e avevi deciso di chiudere con il calcio a fine stagione. Il 16 di agosto il primo giorno di allenamento della nuova stagione invece ti ritroviamo ancora a sudare e faticare, la foto del primo allenamento ti ritrae naturalmente come sempre in testa al gruppo a fare da esempio per i tuoi compagni.
Cosa è successo che ti ha fatto cambiare idea ?
Mi ero ripromesso di chiudere in bellezza, lasciare il calcio se raggiungevo la salvezza con i miei compagni. La retrocessione l’ho sofferta molto. Il mio carattere è di non mollare mai, non potevo lasciare in questo modo. Mi sono messo a disposizione della società per un eventuale mio impiego nell’attuale stagione sportiva. La risposta dei Direttori Sportivi, Pippo Erba e Simone Porcellato assieme all’allenatore Cicero è stata positiva. Ed eccomi quì a 37 anni in pantaloncini a rincorrere un pallone. Vorrei ritirarmi da vincitore pertanto la mia aspirazione è di riportare assieme ai miei compagni il Monteviale nella categoria superiore.
La tua è stata una carriera molto lunga, ricordi quando hai iniziato a giocare in prima squadra?
Ho iniziato molto giovane a Sovizzo a 16 anni, poi sono passato da Tezze, Gambugliano, Castelgomberto, Montecchio San Pietro dove sono rimasto 5 anni, al Leodari, ancora Sovizzo per poi approdare a Monteviale dove c’era come allenatore Fabio Nicolè. Questa è l’ottava stagione che gioco con i colori giallo/rossi del Presidente Enrico Bedin.
Hai fatto un po’ il conto di quante gare hai disputato nella tua lunga carriera?
Sono 20 anni che tutte le domeniche mi presento in campo, e se non erro dovrebbero essere 515 ma condite da poche reti, visto che il mio ruolo in campo non è quello di finalizzare ma di marcare gli avversari e di proporre la ripartenza per i miei compagni.
Mi sai descrivere il rapporto con compagni e allenatori?
Di compagni di squadra e allenatori ne ho avuti un bel po’, visto la mia lunga militanza in diverse squadre. Con alcuni compagni anche se giochiamo in squadre diverse abbiamo mantenuto l’amicizia che va oltre il terreno di gioco. Con gli allenatori visto il mio carattere ho sempre trovato persone che mi hanno capito e aiutato, insegnandomi molto sia sul modo di stare in campo sia dal punto di vista della disciplina. Quest’anno, questo lo voglio dire, Cicero il mio allenatore, con il quale sto imparando ancora cose nuove, è mio coetaneo perciò devo ancora capire se è lui che è giovane per il suo ruolo o sono io che sono vecchio come giocatore !!!
Questa mi piace, ma oltre al Calcio hai altri interessi?
La mia passione principale dopo il calcio è quella di viaggiare, assieme alla mia compagna Silvia. Purtroppo lo posso fare solo nei mesi estivi visto il mio impegno domenicale.
E Anna cosa dice di questa tua sfrenata passione per il calcio?
Sono molto fortunato sotto questo aspetto, perché Silvia anche lei proviene dal mondo sportivo e capisce quanto importante sia il suo supporto nel nostro rapporto.
Tornando al calcio e alla stagione attuale, domenica ho visto che il Mister ti ha dato il compito più importante marcare il trequartista avversario Kone Odjoubie, un ragazzo giovane, 22 anni che alla fine è risultato il migliore dei suoi.
Certo, nelle gare di coppa Veneto, il nostro staff tecnico aveva visionato le partite del Summania, e durante la settimana precedente abbiamo preparato la gara. Uno dei migliori penso dell’intero campionato, complice il gran caldo ho sudato le fatidiche sette camice per cercare di contenere le sue giocate, è stato molto bravo in occasione del gol, ma poi come squadra abbiamo reagito e siamo riusciti ad ottenere i tre punti in un campo dove sarà difficile per tutti fare risultato.
Siamo arrivati alla fine della nostra chiaccherata, volevo chiederti un’ultima cosa. Visto il tuo carattere estremamente generoso da quanto fai trasparire in campo, volevo capire come vivi la tua settimana prima e dopo la partita?
Certamente a seconda di come è andata la partita la domenica il morale ne risente, il lunedì cerco di recuperare sul piano fisico, e per questo alla sera mi diletto in palestra, poi gli allenamenti con i compagni, il giovedì ripasso in palestra. Il venerdì dopo l’allenamento c’è la rituale cena con i compagni di squadra e da quel momento cresce l’adrenalina e comincia la preparazione mentale alla gara della domenica.
Bene, abbiamo veramente concluso, non mi resta che farti i complimenti per la tua carriera di giocatore con oltre 500 partite disputate e fare a te e ai tuoi compagni di squadra un grosso “In bocca al lupo” per la stagione appena iniziata.
Intervista e foto di Antonio Martinello