Coppa Italia Eccellenza

Un’espulsione, un palo… ma zero gol tra Schio e Camisano: tutto rinviato all’ultima giornata

Scritto da Marco Marra

Regna l’equilibrio nel big match del De Rigo: Schio e Camisano non si scompongono nel primo tempo, limitandosi alle iniziative di Miloradovic e Stanganciu. Nella ripresa l’espulsione di Campominosi

lascia gli ospiti in dieci, ma lo Schio non ne approfitta: Rubbo colpisce in pieno il palo, Cora cala la saracinesca, il Camisano si protegge senza affanni portando a casa un punto che lascia appaiate le due squadre in vetta al girone.

SCHIO – CAMISANO 0-0 (Primo tempo 0-0)

SCHIO (4-2-3-1): Bortoletto; Forte (84’ Ciscato), Sartore (60′ Meggiolaro), Yarboye, Roveretto; Pizzolato, Rubbo (84’ Calgaro); Andreetto (70’ De Rigo), Prosdocimi (67’ Popovic), Giusti; Miloradovic   All. Pozza

CAMISANO (4-3-3): Cora; De Stefani, Maistrello, Campominosi, Boreggio; Pavan (63’ Pinto), Gusella, Stangaciu (84’ Mario); Sciancalepore (56’ Lombardo), Munarini, Giaretta (56’ Faggin)   All. Fabbian

MARCATORI: Nessun marcatore

AMMONITI: 36’ Sartore (S), 60’ Rubbo (S), 66’ Prosdocimi (S), 73’ Andreetto (S), 74’ Popovic (S), 81’ Forte (S)

ESPULSI: 54′ Campominosi (C) per fallo da ultimo uomo

TIRI (NELLO SPECCHIO) 10 (3) – 2 (2)   FALLI 15-16   CORNER 7-0   OFFSIDE: 3-4  RECUPERO: 0’ PT – 5’ ST

Una grande classica dell’Eccellenza vicentina quest’oggi allo stadio De Rigo di Schio, oltre che l’antipasto di un possibile scontro d’alta nobiltà del prossimo campionato. I giallorossi di Mister Pozza ospitano nel proprio fortino il nuovo Camisano guidato da Marco Fabbian, in palio la vetta del girone tra due squadre vittoriose all’esordio: lo Schio ha espugnato per 2-1 l’ostico campo dell’Academy Plateola, il Camisano ha invece regolato nel proprio fortino il Longare Castegnero.

Schieramenti affini per i due mister: Stefano Pozza lancia il suo 4-2-3-1 con sole due sostituzioni rispetto alla trasferta di domenica scorsa, Fabbian punta invece su un grande ex come Luca Munarini per completare il proprio attacco insieme a Sciancalepore e Giaretta. Il match è sin da subito all’insegna dell’equilibrio, tra due squadre intenzionate a studiarsi senza concedere spiragli. Il Camisano sfrutta spesso il proprio dinamismo sulle fasce, come accade al 9’ con lo spunto sulla destra di Giaretta: al centro riceve Munarini che commette però fallo ai danni di Bortoletto. Lo Schio tenta invece la sortita su calcio di punizione, ma Forte calibra male il mancino dal limite dell’area spedendo a lato (23’). Sale in cattedra anche Miloradovic al 25’, ma il suo destro incrociato trova attento Cora. Nelle fila dello Schio è in netto risalto il contributo di Giusti, a segno sette giorni fa e quest’oggi piuttosto ispirato nelle vesti di assist-man: alla mezz’ora è lui a servire ad Andreetto un pallone invitante con cui sbloccare la contesa, sciupato però dal classe ’97 con una battuta debole e di facile lettura per Cora. Al tramonto del primo tempo c’è giusto lo spazio per un potente mancino di Giaretta dai venti metri, Bortoletto blocca in due tempi e manda agli archivi la prima metà di match. Le due compagini, al rientro dagli spogliatoi, andranno a caccia del sussulto vincente che sin qui è mancato.

Nella ripresa il match sembra poter assumere dei risvolti favorevoli ai padroni di casa: dopo nemmeno dieci minuti il Camisano è infatti costretto all’inferiorità numerica per fallo da ultimo uomo di Campominosi; vane le proteste dei biancazzurri, salvati per centimetri dalla concessione del calcio di rigore. Lo Schio beneficia in ogni caso di una punizione dal limite, con Mark Cora ad esaltarsi sulla bordata di Forte. Ma a questo punto Fabbian deve necessariamente rivedere i propri piani rinunciando per costrizione ad un esterno per tappare il buco rimasto in difesa: dentro Faggin al posto di Giaretta e passaggio al 4-4-1 con cui resistere nella mezz’ora abbondante rimasta da giocare. È un altro ‘supersub’ scelto dall’ex mister dell’Eurocassola a flirtare con la rete del vantaggio: Roberto Lombardo ci impiega solamente otto minuti per impegnare Bortoletto dal limite dell’area. La fluidità di manovra sembra comunque latitare, lo Schio riesce raramente ad ovviare al baluardo avversario. La migliore occasione del match capita al 78’: Rubbo centra in pieno il montante in piena area, per poi vedersi annullata la rete realizzata sul prosieguo dell’azione per fuorigioco. Sfortunato l’ex capitano della Luparense, pericoloso come sempre con i suoi inserimenti in area.

Nel finale di gara il Camisano pare arrendersi all’idea di proteggere il pareggio con le poche energie rimaste a disposizione, scelta che a quel punto sembra ragionevole considerata l’inferiorità numerica; lo Schio, al contrario, tenta il tutto per tutto, conscio di come un successo varrebbe la vittoria del girone con 90’ d’anticipo, a patto che il Longare non batta l’Academy Plateola. Mister Pozza inserisce dunque Hakim Calgaro al posto di Rubbo, varando un modulo con due punte piuttosto votato all’attacco: a 5’ dal termine è proprio l’ex Bassano e Summania ad innescare sottoporta Miloradovic, che viene però anticipato al momento del tiro dal solito Mark Corà. Merita la palma di ‘man of the match’ l’estremo classe ’02, considerando in particolare l’importanza di ogni singolo intervento effettuato. Già, perché al termine del match il risultato si congela sullo 0-0 e la propria squadra può brindare ad un pareggio ottenuto con unghie e denti. Gioia meritata dai biancazzurri, abili a reggere ordinatamente alle offensive avversarie nonostante le numerose avversità. Rammarico invece in casa giallorossa: al di là delle occasioni avute, i ragazzi di Pozza hanno affondato a fasi alterne spesso peccando in zona realizzativa. È solo il secondo impegno ufficiale ed è normale non avere ancora novanta minuti sulle gambe, ma le due compagini possono essere complessivamente soddisfatte di quanto racimolato in questi primi due incontri.

La settimana prossima si giocherà finalmente il primo turno di campionato: lo Schio attenderà al De Rigo il Vigasio, il Camisano farà invece ancora visita al Longare Castegnero a sole due settimane dalla sfida di coppa.

Marco Marra

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