Il buon primo tempo dei gialloblu di casa non basta per scongiurare lo scivolone interno e il penultimo posto nel girone C di Prima. Sbagliati i due approcci ai tempi di gioco, polemiche con l’arbitro nel finale
GIAVENALE-VALDAGNO 1-5 (pt 1-1)
GIAVENALE: Costa, Melotto (25′ st Popovic), Guglielmi (13′ st Taurino), Berlato, Saccardo, Rossato, Dal Cengio, Zanella, Rigon (19′ st Fochesato), Gugole, Tretto (10′ st Lorenzato). A disposizione Filippi, Boschiero, Piva, Taurino, Rossi, Zaltron. All. Yari Finozzi.
VALDAGNO: Bonesso, Praga, Prenzan, Agyei, Bertoldi, Celotto, Faccin (1′ st Peron), Provenzani, Lovato, Forte, Savio. A disposizione Crisafulli, Albanello, Ofori, Okantah, Sarkodiè, Toci, Zamperetti. All. Denny Rezzadore.
RETI: nel primo tempo 2′ Savio (V) e 26′ Melotto (G); nel secondo tempo 2′ Peron (V), 45′ e 48′ Lovato (V), 47′ Savio (V).
Arbitro: Kristian Atanasov di Verona.
Magrè di Schio
Omar Dal Maso
Il Valdagno sfata la valle di lacrime del tabù trasferta tornando a vincere fuori casa dopo 6 ko esterni consecutivi. E lo fa “esagerando”, con un manita che prende corpo però “solo” nel recupero dei 90′, contro un Giavenale protratto in avanti, sotto, 1-2, e con voglia di prendersi quel gol che sarebbe valso un punto-salvezza prezioso. Tre contropiedi filanti ingigantiscono il punteggio finale, con gli scledensi gialloblu infuriati con il direttore di gara mentre i valdagnesi esultano.
E’ un Giavenale che non ama affatto gli estremi, considerando i due gol subiti sia all’avvio del primo che del secondo tempo in pratica alla prima azione (lo 0-1 e l’1-2) e tra il 45′ e il 49′ della ripresa. Mattatore di giornata è capitan Savio, che si porta a casa un bis personale al pari di Lovato, ma che poteva anche essere un tris (un gol “mangiato” sempre nel recupero del match). Squadra di casa che crolla di nervi nelle battute finali, dopo che nei primi 45′ tutto sommato “ai punti” si era fatta preferire nonostante l’approccio a gambero alla partita, recuperando lo svantaggio con un eurogol del giovane cursore di destra Melotto, abile sia a mettere palloni quanto in area in occasione del colpo acrobatico finito in rete.
Si parte con squadre rabberciate nelle formazioni, Valdagno in emergenza che non completa gli slot disponibili in panchina. Ma completa l’approccio ideale alla partita, passando quasi subito in vantaggio con Savio ben imbeccato da una compagno e lanciato a rete solo davanti a Costa, infilato a freddo per lo 0-1. Mezze occasioni da una parte e dell’altra, con il Giavenale che si scrolla di dosso con gradualità l’inizio gara facendosi spazio in particolare sulla destra e comincia a farsi vedere in avanti: da un corner al 26′, battuto dal destro dolce di Zanella, sortisce il gol più bello della domenica a Magrè.
Lo realizza Melotto con un destro in acrobazia, trovando tempismo e misura e meritandosi gli applausi non solo dei fedelissimi di casa. L’1-1 rinfranca i gialloblù, da qui in poi più pimpanti. A parte un tentativo di Lovato, sottomisura ma defilato, stoppato in angolo, da annotare la punizione imperfetta ma insidiosa di Zanella al 37′, fuori target con brivido, poi ci provano Saccardo (40′) su rasoterra dalla distanza, parato facile da Bonesso, e di testa Rossato con sfera sopra il montante dopo aver svettato sulla punizione messa bene in area ancora da Zanella (46′).
Si riparte, ancora la retroguardia del Giavenale a lasciare la concentrazione richiesta indietro in spogliatoio. Passano 100 secondi e Peron al primo pallone toccato fa gol. Una palla calciata in area di casa dalla trequarti viene mal valutata, rimbalza sull’erba e il n°16 appena subentrato sbuca fuori dai ciuffi d’erba e incrocia il diagonale “di botta” da pochi metri che buca la porta del Giavenale. Per la seconda volta in un’ora, gol a freddo subito. Al 9′ palla calciata lunga dalla bandierina, Agyei viene lasciato libero a due passi dalla linea di porta, bravo Costa a immolarsi e alzare la zampata del n°4 ospite ancora in angolo. A scrollare se stessi e i compagni ci provano prima Saccardo (staffilata mancina addirittura da 35 metri) e Melotto con tiri da fuori tra il 12′ e il 15′, entrambe preda di Bonesso. Finozzi si gioca la carta del bomber più prolifico in attività del calcio dilettantistico vicentino, al 19′ dentro Fochesato (classe ’79) per dare profondità. La palla gol però arriva dalla parte opposta, con Lovato quasi dal fondo a due passi dalla porta a mettere in zona rossa un pallone toccato dal portiere e poi spedito altrove dalla difesa, il minuto è il 24′. Giavenale che a metà ripresa riprende coraggio, ci prova con Lorenzato, sinistro ribattuto dai valdagnesi in recupero su di lui, e poi Zanella serve in verticale basso Fochesato che si era liberato più che bene ma non aggancia in area la palla invitante del compagno (33′).
Per il Valdagno un colpo di testa alto di Celotto e un inserimento con conclusione non irresistibile della punta (n°9) finiscono sul taccuino delle azioni, mentre la gara si appresta al finale con Giavenale che ci prova con cuore e coraggio a raggiungere il 2-2, sbattendo però sul muro biancoceleste, non sfruttando a dovere due punizioni invitante prima con Zanella (alto) e poi con Rossato (sulla barriera). Fino al 45′ quando su un lancio alto dalle retrovie Lovato sembra partire in offside, un difensore scledense non arriva ad arpionare palla, il n° 9 ospite dribbla quindi indisturbato il portiere in uscita e deposita il 3-1 azzera le chance di pareggio dei padroni di casa che crollano definitivamente. Subito dopo Savio si mangia fa il 4-1 da due passi, prima di realizzarlo 30” secondi dopo con un tiro da centroarea deviato da un difensore in rete. Giavenale già con la testa sotto la doccia, ne approfitta ancora Lovato ancora solo soletto a far cinquina al 49′.
L’esito finale del match tiene in corsa il Valdagno nella corsa ai playoff, sempre al 7° posto, e inguaia invece il Giavenale, che – complice l’impresa del Montecchio San Pietro che batte 3-2 la capolista Poleo – si ritrova al penultimo posto, in piena zona retrocessione. Per tutte con tre partite residue in calendario.