IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE C
VICENZA-MITRAGLIA, NON PUOI SBAGLIARE UN COLPO
Quando vinci per 6 a 2, risultato più tennistico che calcistico, ci dovrebbe essere poco da analizzare. Sono partite che vanno prese per quello che sono, ossia gare che nascono sotto una stella particolare, per cui il vincitore fa bene a tenersi stretti i tre punti in più in classifica, i marcatori si saziano di gol, aumenta il buon umore generale, la tifoseria si consola. Ma da qui a dire che il Vicenza è arrivato ad essere la squadra che vorrebbe e dovrebbe essere ce ne passa. Intanto perché il Mantova visto al Martelli – a differenza di quello visto all’andata al Menti – ha mostrato limiti evidentissimi di organizzazione di gioco, ma anche e soprattutto di tenuta psicologica. Al riguardo basta dire che dopo il sesto gol, a partita strachiusa e strapersa, i virgiliani hanno pensato bene di fare melina, cioè adottare l’attendismo che viene per lo più praticato solo dalla squadra vincente, che vuole addormentare la partita avendo in sostanza già raggiunto la vittoria. Giocare al risparmio quando ti trovi sotto di sei gol la dice lunga sulla forza del Mantova visto domenica scorsa. Eppure devo soffermarmi sull’approccio dei nostri biancorossi alla partita, tutt’altro che adeguato alla gara, quasi che il Lane temesse troppo gli avversari e, al contempo, sentisse per intero il carico di responsabilità connesso con questa trasferta. Scendere in campo distanziati di sei lunghezze in classifica dalle capoliste, Feralpi e Pro Sesto, sicuramente ti impegna psicologicamente, e i nostri ragazzi si sentono obbligati a vincere per non rimanere troppo staccati dalla vetta, a sole dieci giornate esatte dal termine del campionato. Questo aspetto, seppur comprensibile, va rimosso in toto. Per nostra fortuna ha inciso solo per una quindicina di minuti, quelli iniziali appunto, consentendo però a Pierobon di infilare Confente e indirizzare la partita nella direzione meno gradevole. Poi, dopo aver rischiato la doppietta, come vedremo, la gara per il Lane ha preso gradualmente il verso giusto. Però….
INIZIO CON I BRIVIDI, DA NON RIPETERE
Il gol segnato da Pierobon al 5’ è di quelli che fanno male. Dopo un affondo sulla corsia di destra Fazzi mette al centro, ma la nostra difesa si trova in vacanza e consente all’attaccante mantovano di ricevere il cross, aggiustare la mira e poi battere senza pietà Confente, del tutto incolpevole nella circostanza. Passano solo tre minuti e qui, per nostra fortuna, entra in campo la dea Eupalla che decide a favore del Lane: Ronaldo perde palla in maniera indisponente permettendo a D’Orazio di puntare verso Confente e tirare, ma il nostro portiere ci mette una pezza decisiva, deviando in angolo quando sembrava gol fatto. Gol che ci avrebbe messo in seria difficoltà, invece il rischio corso – e meno male – serve a svegliare i ragazzi di Modesto. Che cambiano approccio e si fanno finalmente vedere e sentire. Creando così diverse occasioni da rete con Ferrari al 14’, Ronaldo su punizione al 19’e Stoppa al 24’, sino ad arrivare al pareggio con la zampata del nostro “piccolo Sivori”, alias Della Morte, che si avventa sulla sfera – respinta dal portiere virgiliano sul precedente tiro di Stoppa – insaccandola di prepotenza … e di destro. Al 41’ il Lane inizia l’operazione sorpasso, che parte dal piede mancino di Della Morte, il quale scocca un gran tiro sul quale Chiesa fa quello che può deviando in corner. Dall’angolo ci pensa finalmente Ronaldo, con uno dei suoi cross magistrali, a mettere la sfera sulla testa di Pasini che inzucca il gol del vantaggio. Chiude così un primo tempo con luci e ombre per il Lane che in questi primi 45’ minuti non convince del tutto, come spesso è accaduto in passato. Ma stavolta riesce a raddrizzare una partita cominciata nel peggiore dei modi, con un gioco a corrente alternata e con varie amnesie singole e collettive. Nel secondo tempo le cose cambiano e per il Mantova è notte fonda, con il Lane che prende a pallate la retroguardia virgiliana.
LA VENDETTA DELL’EX-PADELLA
Il secondo tempo mantovano si apre con le giuste premesse per noi: Vicenza pimpante e Ferrari ormai ritrovato (dopo i festeggiamenti del mundial argentino pare essere tornato el loco) che all’11’ si esibisce in uno dei suoi numeri spettacolari. Ricevuto il pallone da Jimenez in piena area si beve due difensori come sa fare lui e indirizza la palla verso l’angolo a sinistra di Chiesa che non può farci nulla, ma il palo lo salva. Quindi arriva il terzo gol con Stoppa che dal limite sinistro dell’area fa partire uno dei suoi tiri imprendibili che sorprendono l’estremo mantovano. 3 a 1, pare fatta, e invece il duo Confente-Padella combina la frittata. Il nostro portiere esce a vuoto (può capitare un errore ma questo è grave) su calcio d’angolo lasciando il pallone agli avanti avversari. La sfera viene indirizzata al centro dell’area dove sbuca Emanuele Padella lesto a mettere in rete. Gol che lo rende strafelice e sa di vendetta consumata per probabili dissapori con l’ambiente societario biancorosso. Gol che impensierisce i nostri, ma non più di tanto perché al 22’ riecco Ferrari, questa volta a segno con un forte rasoterra che si infila in rete senza che nessuno lo intercetti. A questo punto la gara è definita con il Lane che continua ad attaccare, si succedono vari cambi per entrambe le squadre, arriva il gol di Jimenez che riceve da Greco, onnipresente in campo, e fa partire un gran tiro a giro a baciare il palo e infilarsi in rete. Siamo al 38’ con il 5 a 2, ma il Lane continua a macinare gioco, dando la possibilità al vecchio capitano Jack Giacomelli, entrato al 28’, di segnare la sesta rete, che fa crescere il suo bottino personale insieme con il numero delle partite disputate, giunto a quota 320. Congratulazioni al grande Jack!
DIECI PARTITE, DIECI VITTORIE
Certo, è un pò una provocazione. Però sono convinto che solo partendo con questo spirito da combattenti si può sperare di acciuffare la promozione diretta, senza dover passare per i pericolosi play off che spesso e volentieri offrono sorprese e sorpresone, punendo le meglio classificate e premiando le squadre più basse di classifica. Ormai gli equilibri del campionato, partita più partita meno, li abbiamo visti tutti. Non c’è stata sinora la squadra leader, tipo il Catanzaro del girone C che ha fatto letteralmente strage delle avversarie, staccando le inseguitrici di una ventina di punti. Nel nostro girone si è vissuto un equilibrio ben diverso, con alti e bassi assolutamente imprevedibili. Ne cito un paio dei più eclatanti. Il primo riguarda l’attuale capolista Pro Sesto che ha buscato la bellezza di dieci gol dal Lane e ora come ora veleggia prima a quota 50. Il secondo tocca il Sangiuliano City, la squadra che incontriamo sabato prossimo, rimasto in vetta per qualche giornata salvo poi precipitare agli inferi, nei bassifondi della classifica dove lotta per salvarsi. A questo punto le chiacchiere stanno a zero perchè da questo momento in poi vincerà la squadra che avrà più birra e soprattutto voglia di vincere. Adesso è il momento in cui si deve osare senza troppi ragionamenti, ma con la massima concentrazione. Mister Modesto deve lavorare ancora sul piano psicologico e mettere bene in chiaro che ora chi sbaglia paga. Ma paga subito, perchè in campo devono andare solo quelli che danno tutto. L’errore può starci (vedi a Mantova) ma poi conta continuare a fare la partita sia in casa che fuori. Senza differenza. E il Vicenza come collettivo può fare questo ed altro. Ha un attacco che, quando gioca come sa e può, non ha rivali in campionato. E’ il punto di forza che va sfruttato al massimo, i nostri bomber sono temuti. Continuare ad aspettare l’avversario per colpirlo dopo non è la giusta medicina. Il Lane deve scendere sul terreno di gioco con l’unico obiettivo di vincerla, giocando fino al 95′.
FERALPI – PORDENONE, UNA PARTITA CHE CI FAVORISCE
La prossima 29.ma giornata, per quanto ci riguarda, presenta un importante doppio test, cioè la nostra partita contro il Sangiuliano City di sabato al Menti e la partita clou della giornata, Feralpi vs Pordenone, di lunedì sera. Sulla nostra gara c’è poco da dire perchè non ci sono alternative alla vittoria in casa. Magari anche qui con una mitragliata di gol che fanno tanto buon umore e autostima. Invece sullo scontro tra le due pretendenti alla promozione diretta – senza mai dimenticare che la Pro Sesto è pure essa in lizza alla grande con i suoi 50 punti, e così pure il Lecco che tallona a quota 48 – il discorso è diverso e più articolato. I friulani seguono ad un punto e in caso di vittoria arrivano ai 52, mentre per i bresciani il successo potrebbe dargli i 53 punti. Cosa è meglio per noi? Sicuramente e ovviamente un buon pareggio che ci consentirebbe di rosicchiare due punti ad entrambe, obiettivo niente male (non voglio prendere in considerazione ipotesi diverse dal successo del Lane). Poi magari penseremo alla Pro Sesto impegnata contro una deludente Pro Vercelli che però per salvarsi deve fare punti, e quindi dovrà veramente dare tutto in campo. Per quanto riguarda il Lecco chiediamo un favore ai nostri formidabili cugini dell’Arzignano, reduci dall’eclatante 5 a 1 contro gli ormai derelitti albinoleffi, affinchè riescano a fare il colpo straordinario, o quantomeno a pareggiare in riva al lago. Sarebbe una grossa mano per noi, e anche un successo di tutto il calcio vicentino che ha trovato nell’Arzignano un protagonista di primo piano. Da matricola a grande rivelazione!
Luciano Zanini