Eccellenza Redazionali

Schio segna con Giusti ma il Plateola segna con (doppio) gusto nella ripresa: 1-2 a Magrè

Scritto da Omar Dal Maso

SCHIO-ACADEMY PLATEOLA 1-2 (pt 1-0)

SCHIO: Ayoub, Popovic (39′ st Primucci), Ciscato, Ferretto (13′ st Pizzolato), Sartore (32′ st Dalla Riva), Yarboye, Giusti, Prosdocimi, Sheu (27′ st Dall’Igna), Stamenkovic (32′ st Gumiero), Roveretto. A disposizione Rovizzi, Xamin, Rech, Marchioro. All. Pozza.
ACADEMY PLATEOLA: Fontana, Bertoncello, Scremin, Tessari (46′ st Dell’Andrea), Lelj, Stefanelli, Turea (40′ st Sciortino), Episcopo (28′ st Semenzato), Antenucci (23′ st Spiller), Lobbia (32′ st Mioni), Arma. A disposizione Pirana, Parolin, Peruzzo, Pierobon. All. Zattarin.
RETI: nel primo tempo al 46′ Giusti (S); nel secondo tempo 3′ Stefanelli (AP) e 29′ Turea (AP).
Arbitri: Andrea Malagnino di Castelfranco Veneto (assistenti Irmica di Rovigo e Sava di Padova)
Note. Spettatori 200 circa, cielo nuvoloso senza pioggia. Ammoniti Ferretto e Roveretto (Schio), Episcopo e Turea (Ac. Plateola). Espulsi: Roveretto (S) al 25′ st per doppia ammonizione. Angoli (pt 3-7). Falli 11-16 (pt 5-10). Recupero 2′ e 5′.

MAGRE’ DI SCHIO 
Omar Dal Maso

Il Plateola serve sul plat due gol conditi da una robusta prestazione nella ripresa, dopo il vantaggio su punizione di Giusti al last minute del primo tempo che aveva mandato lo Schio al riposo in vantaggio per 1-0. La spuntano i padovani allora per 2-1 con indiscutibile merito (solo pr la ripresa però), anche se la squadra di casa, in dieci uomini negli ultimi 20′ di gara (espulso Roveretto), ha “annusato” il clamoroso pari in due momenti nel convulso finale di partita.

Così come con il Camisano nella più recente apparizione casalinga (1-1), lo Schio soffre nella palle ferme spedite alte in area che regalano le reti di Stefanelli e Turea – e i tre punti – agli avversari. Peccato per i Pozza-boys, reduci da un roboante 3-0 a favore esterno nel derby con il Cornedo: in caso di replay la squadra giallorossa avrebbe preso al volo il treno per avvicinarsi alle migliori del maxigirone A di Eccellenza.

La cronaca di primi 45′ è da carestia in tema di occasioni da rete, più interessante il confronto sul piano tattico, con la difesa di casa con “bareta fracà” a respingere gli spifferi nel primo tempo, salvo poi vedersi sbattere le finestre per le folate del secondo. Al 6′ si annota qualcosina in agenda, con la sbucciata al volo di Popovic dopo una prima respinta della difesa del Plateola sull’unico corner pro Schio del primo tempo e il controcross verso il laterale ben piazzato, un po’ meno ben coordinato al tiro. Risposta senza clamore al 14′ con Antenucci , in incursione in area da destra, ma la difesa di casa salva in corner.

Al 18′ la prima delle tre punizioni invitanti pro Schio per la zona e per le qualità “giuste” del n°7 di casa, sfera che gira liftata ma almeno tre metri di troppo in alto. Va detto che i padovani, pur senza patire i tentativi di avanzata dei padroni di casa, non sfruttano i “marcantoni offensivi” in questa fase, con Ayoub praticamente a guanti lindi fino all’intervallo. Poco prima del quale al 43′ Giusti avrebbe sul piatto una punizione da 18/19 metri assai appetitosa, calciata forte sul “muro” gialloneroverde, e una defilata da una trentina abbondante, che calcia sempre arrotata a mo’ di cross su cui in mezzo all’area non arriva nessuno ingannando Fontana tra i pali: la palla rimbalza a terra e infida s’infila nel sacco.

Padovani che commettono qualche falletto di troppo e proprio nel recupero pagano dazio, insomma sulla terza punizione di Giusti, forse l’unica calciata senza velleità di andare in rete dopo due palle ferme più propizie – sulla carta – spedite una fuori orbita di porta e l’altra in collisione con la barriera gialloverde. Sarebbe stato un classico primo tempo da 0-0 ma viene premiata fin qui la squadra meno “fallosa”, pur con l’impressione che gli 11 di Zattarin fossero al trotto complice anche la buona prova del blocco difesa/mediana altovicentino.

L’Academy di Zattarin ritorna sul prato dello Stadio De Rigo in completa metamorfosi al 1′ di replica, dominando i primi 10′ e creando almeno quattro palle gol, di cui una realizzata, la prima. Minuto 3, sul quarto angolo concesso dagli sclendensi di Pozza svetta e incorna liberissimo sul primo palo Stefanelli mettendola sotto il montante da pochi metri. Il colpo di testa da manuale vale il pari e inorgoglisce gli ospiti che sparano dardi a ripetizione, addirittura recriminando per il bis mancato dopo l’1-1 agguantato dal difensore al primo assalto della ripresa.  Al 5′ su un traversone tagliato dalla banda destra è il n°11 Arma a gettarsi in acrobazia, ma la zampata è sporca e la sfera va sul fondo. Al 6′ è Turea doppiamente protagonista, prima su pregevole girata al volo di destro respinta, e poi sulla stessa azione prolungata, dopo un contrasto al limite col suo “collega” avversario dal n° 7 Giusti, suona la carica sferrando l’acuto con un forzuto tiro in diagonale (pure preciso) su cui Ayoub in tuffo basso compie la parata più bella e decisiva della domenica. Plateola convinto nell’incedere in cerca della vittoria, Schio che accusa il colpo ma in qualche modo mette le briglie a Lelj e compagnia, e si fa vedere in avanti timidamente a metà tempo esatto (22′) su tentativo di collo destro non irresistibile di Stamenkovic, parato facile. Una manciata di minuti dopo episodio decisivo: Roveretto non tiene a freno i nervi, arriva il secondo giallo per un fallo sull’out all’altezza di centrocampo, Schio in dieci e non ci voleva proprio. I padovani tornano a farsi sentire in zona rossa, guadagnano un nuovo angolo e Turea libero sulla gittata alta stavolta trova il destro secco vincente ed esulta per il 2-1 (29′).

I giallorossi oggi in bianco non trovano forze e idee per replicare in inferiorità, lì per lì, rischiando di capitolare ancora al 34′ sull’avanzata del biondino neoentrato Spiller contrastato da capitan Ciscato in tackle con urlo di rito da parte dell’attaccante e coloriti inviti a rialzarsi da parte del difensore, ma soprattutto al 38′ quando un’altra falla si apre nella difesa schierata dallo Schio su una punizione dalla tre quarti, spunta ancora una volta Stefanelli che ci ha preso gusto ma risulta più bravo di testa che di piede: il suo piattone mancino al volo finisce alto. Attenzione però che nei 5’+5′ di recupero finali i beniamini dello Schio arraffano quel mix di orgoglio ed energie residue che permette di intavolare due chance mica da buttare: al 39′ Giusti trova strada per galoppare verso l’area sulla fascia destra, assist basso in mezzo per la picchiata di Gumiero su cui un difensore (Lelj?) compie un salvataggio in scivolata che vale un gol davvero, per poi provarci per la quarta volta su punizione, palla però larga. Poi nel recupero al 49′ su schema  si riesce a liberare  il sinistro di Ciscato, con tiro di rabbia sì ma di mira no, dopo che mezzo minuto prima Spiller in contropiede si era visto negare il tris da Ayoub in parata bassa sul diagonale.

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Omar Dal Maso