FC BASSANO-UNION EUROCASSOLA 1-2 (pt 0-2)
FC BASSANO: Amatori, Zanata (20′ st Reato), Pellizzer, Bruno (20′ st Peotta), Sandrini (1′ st Minozzo), Perosini, Bounafaa, Cavalli (5′ st Mezzalira), Lukanovic, Zuin (25′ st Ovoyo), Salata. All. Ezio Glerean.
UNION EUROCASSOLA: Fantoni, Lando, Michelon (25′ st Convento), Bonaldo (33′ st Vigo), Libralato, Lebran, Parise, Muratai, Lazzarotto (11′ st Simoni), Zanini (20′ st Todesco), Parolin (14′ st Meneghetti). All. Marco Fabbian.
(capitani in grassetto)
RETI: nel primo tempo al 8’ Parise su rigore (EC) e al 33’ Lando (EC). Nel secondo tempo 47′ Lukanovic (B).
Arbitro: Gobbo di Padova.
Note: spettatori 3oo circa, angoli 4-3 per Bassano, ammoniti Zanata, Perosini e Bounafaa (B), Libralato e Lebran (EC). Espulso Lebran al 49′ del st.
BASSANO DEL GRAPPA – Eurocassola a vele spiegate al velodromo, lasciando indietro di due giri di pista i giallorossi già a metà gara (0-2 il parziale al break) e acciuffando i primi 3 punti della posta di Coppa Italia di Eccellenza in faccia ai cugini strett(issim)i del Bassano, in gol solamente ai titoli di coda. Prima domenica di pallone in cui si fa sul serio al Mercante, verdetto d’esordio stagionale servito con il colpaccio della matricola in categoria che non poteva cullare sogni di miglior debutto nel derby tra società… eccellenti e vicine di casa. Parise sblocca su rigore dopo una manciata di minuti dalle strette di mano a centrocampo, il giovanotto Lando fa parlare di sè a ripetizione e raddoppia, poi la banda giallorossa dovrà attendere un’ora per gli abbracci post-gol, battezzando Lukanovic come primo marcatore d’annata. Finisce con un 2-1 esterno a favore della comitiva più frizzante di Fabbian, senza discussioni di sorta visto che tra gli em-vi-pì del derby figura anche il portiere di casa Amatori, decisivo almeno in tre occasioni oltre che stoico a rimanere in campo nel finale di gare pur se “azzoppato”. Con l’incognita Giorgione nel quadrangolare 4 (i trevigiani invocano a suon di carte bollate il ripescaggio in serie D), sarà la Godigese l’ago della bilancia tra le due vicentine in corsa per passare il turno.
Curiosità al calcio d’inizio: le due coppie di baby del 2004 in campo condividono i numeri, vestendo le divise stampate le cifre 2 e 8 delle rispettive compagini. Il più bravo sarò come detto il difensore Lando, che all’esordio niente niente poteva siglare perfino una tripletta. Nove tra i 22 in campo al fischio d’inizio i “millennials” con maglie da titolari, è Lebran il più maturo Già un pubblico importante al Mercante, grazie anche alla giornata non proprio da villeggiatura e alla vicinanza ospite, un 350 persone tutte rigorosamente ad appostarsi all’ombra prima dell’inizio visto il caldo comunque non insopportabile, in una domenica che risparmia i pallonari dalle scottature e anche dal temuto temporale incipiente delle previsioni meteo.
SINTESI DELLA PARTITA
Prima apparizione ufficiale per le due squadre, con i mister in rima Glerean e Fabbian che schierano i migliori undici a loro disposizione facendo gli scongiuri per tutte le incognite tipiche del calcio d’agosto. Il primo squillo è ospite, capitan Parise (n°7) calcia da destra in prossimità dell’area di casa e centra un braccio allargato di Cavalli: l’arbitro padovano fischia deciso e indica il dischetto. Sul punto di battuta va lo stesso comandante in campo Parise, “spiazzata” bassa sul portiere e al minuto 8 l’Eurocassola è avanti di uno. Lo schiaffo non desta il Bassano, che a parte qualche trovata del vivace Bounafaa sulla destra non riesce a imbastire azioni da gol.
Al 17′ mezza chance con Zuin bloccato in area e sugli sviluppi il colpo di testa di Bruno, tentativo debole, al 21′ trequarti di chance con il tacco non propriamente illuminante di Pellizzer per il cursore di sinistra in arrivo (Sandrin) che crossa in corsa in faccia al portiere ospite. Al 22′ ci prova Zuin, tiro altissimo, dall’altra parte da segnalare un tentativo analogo per distanza dalla porta di Muratai, in questo caso alto ma non altissimo. Appena scoccata la metà del primo tempo come si evince la partita sale di giri, e giunge qui l’occasione da gol più ghiotta per i giallorossi (nonchè l’unica): cambio rapido in zona area tra Zuin e Bounafaa, il n°7 si ritrova la sfera sul destro e la calcia strozzata in diagonale da destra a sinistra, trovando un difensore non lontano dalla linea di porta anche se probabilmente sarebbe uscita a lato del palo. Al 27′ fermi tutti, c’è il cooling break, che raffredda anche la partita.
Da annotare al 29′ uno slalom lodevole ma con tiro sbilenco di Zanini, protagonista dello spunto della mezzora. Al 33′ non fa venire i brividi la punizione da 25 metri e passa calciata da Sandrini, che comunque impegna in tuffo Fantoni, e da qui si passa a guardare solo l’area difensiva del Bassano fino all’intervallo: al 35′ ecco il primo tiro dalla bandierina per i cassolesi ed è subito un nuovo castigo. Il baby 2004 Lando sfrutta il velo sul primo palo di un compagno e mette di prima in buca, marcando lo 0-2. Passano 4 minuti appena, stavolta il cross arriva da punizione e da destra, inspiegabilmente solo ancora il giovanotto difensore ospite con il n°2 che colpisce due volte sottomisura, “centrando” Amatori che sfodera riflessi à beaucoup ed evita il clamoroso 3-0 che sembrava già fatto (al quadrato). Ancora Cassola nel finale, pur senza far tremare gli spalti, su fiondata (parata) di Parolin (40′) e incornata alta da posizione invitante di Zanini sempre per i cassolesi.
Piazzamenti e tempismo d’intervento da rivedere per la linea difensiva di Glerean su palla ferma altrui, in imbarazzo per tutti i primi 45′, contraddistinti da un dominio onestamente non schiacciante della squadra ospite più sulle palle gol che sul possesso, ma è furi discussione il merito sul doppio vantaggio nella sostanza.
Si riparte, con nubi che avanzano dall’Altopiano verso Bassano, sole di fine agosto che saluta e si porta via anche gli sprazzi di partita tutto sommato già gradevole del primo round del derby. Nella prima mezz’ora succede poco o nulla, con delusione da parte dei fedelissimi giallorossi che auspicavano assalti frontali ai fini della rimonta. Dalle sparute tracce d’inchiostro sul taccuino di cronaca si può parlare del buon cross fornito dalla banda mancina al 13′ da Minuzzo, respinto dalla difesa ospite, idem con prezzemolo sulla sponda opposta dove il baby Zanata sbroglia il fraseggio avversario giunto fino al cuore dell’area. Non si tratta di tiri in porta, che latitano per tutta la mezzora, mentre fa sorridere un po’ il pubblico il cooling break bis della ripresa, con più di qualcuno a maneggiare già l’ombrello alzando gli occhi al cielo.
Il modestissimo spettacolo offerto nel secondo tempo lascio il campo almeno a un po’ di emozioni vivide nel finale, complici i dieci cambi che stimolano chi ha qualcosina da dimostrare. E succede che sia l’Eurocassola ad accarezzare il gol, e sarebbe il terzo del derby. Protagonisti sempre gli stessi soliti noti: Lando in proiezione offensiva dalla difesa stoppa di petto a seguire il lancio morbido di Parise, punta il portiere Amatori che lo chiude al meglio in uscita, facendosi pure male ad una gamba. Con i cinque cambi esauriti, rimarrà in campo, parando anche la botta (centrale) calciata da Simoni al 40′. Bassanesi che tardivamente si riversano avanti, al 42′ sia Rossi che Marchesan sottomisura non ci arrivano per un soffio sul cross da sinistra, ci riuscirà invece al 47′ il n°9 Lukanovic, fin qui avvistato a intermittenza, abile a deviare in rete il lancio orizzontale dalla banda mancina di Peotta.
Rimane il tempo solo per il cartellino rosso destinato a Lebran, che s’infuria (probabilmente a ragione di primo acchito visto l’intervento regolare) con l’arbitro che prima lo ammonisce e poi lo espelle con il rosso dopo la spinta a un giocatore bassanese entrato nel suo “spazio vitale” per rimbrottarlo e scacciato a malo modo. Poco male per il team di Fabbian, che festeggerà poco dopo il colpaccio al Mercante pensando ai “rossi” con cui brindare al bar visto il tempaccio in arrivo. Per caminetto e copertina ci sarà tempo più avanti però, l’Eurocassola si disseta con i primi punti d’annata e lascia intendere un aroma “carico” e già frizzante per la stagione appena iniziata.