Alte – Telemar 2-1
Alte: Dalla Gassa, Carlotto, Melon (dal 45’st Cazzola), Dalla Bona (dal 10’st Shkembi), Castegnaro, Zuccon, Ceola (dal 22’st Astrini), Sartori, Schenato, Bernardi, Centomo (dal 10’st Baiden). A disposizione: Guglielmi, Vantin, Yao Donan, Fantin, Bovolini. Allenatore Vicari
Telemar: Maimone, Spegiorin, Forcellati (Abis dal 60′), Passaro R. (Purelli dal 90′), Segato, Zocca; Pensavalle, Marchioni (Mindroc dal 75′), Santini, Bellotto (Fedalto dal 46′), Luis Lizardo (Friselli dal 28′) . A disposizione Cecchetto, Ferrarese, Menti; Allenatore Cesarano
Arbitro Ferron di Vicenza
Servizio della redazione con le foto di Monica Centomo
La differenza in queste partite la fanno le motivazioni: da una parte c’è il Telemar che gioca per chiudere in bellezza un campionato comunque positivo anche se caratterizzato da infortuni, defezioni, trasferimenti all’estero che hanno condizionato il lavoro di mister Cesarano e della società, dall’altro c’è le Alte che ha preso per la coda un campionato che sembrava perso e si gioca in questa partita la promozione con il rischio incombente di uno spareggio. Vicari sa che deve vincere la partita mentre Cesarano punta a fare una prova dignitosa. L’allenatore delle Alte fa affidamento sulla squadra più collaudata scegliendo in mediana Dalla Bona con Shkembi che parate dalla panchina e affidandosi in avanti a Schenato e Bernardi con Ceola e Centomo esterni. Nel Telemar la lista degli assenti è lunghissima (Sasarski, Grendene, Marangoni, Salano, ecc) e tra campo e panchina sono schierati i giovani Marchioni , Mindroc e Friselli.
La società di casa si è mossa per garantire una significativa presenza coinvolgendo le giovanili.
Ma al 12′ è proprio il Telemar a passare in vantaggio: La difesa delle Alte non è irrreprensibile e Santini sfrutta al meglio l’occasione realizzando il gol del vantaggio.
Dopo alcuni tentativi delle Alte con Schenato e Ceola alla mezzora arriva il gol del pari: su un traversone si porta Centomo che con un diagonale batte Maimone.
Nel frattempo nel Telemar deve uscire Luis Lizardo infortunato al ginocchio (dalle informazioni assunte sembra che il ragazzo abbia riportato problemi al crociato e menisco.)
Il primo tempo si chiude sul pareggio mentre da Grancona giunge la notizia che il bomber Amessiamenou ha portato in vantaggio la squadra di casa contro il Maddalene. Vicari sprona la sua squadra ad evitare sorprese e al 21′ della ripresa l’arbitro concede un rigore per un fallo di mano nell’area del Telemar. Va sul dischetto Schenato ma il portiere è abile a parare la conclusione dell’attaccante giallorosso e a frenare gli entusiasmi.
Al 24′ però arriva il gol del vantaggio con Schenato che raccoglie l’angolo di Astrini e si fa perdonare l’errore dagli undici metri.
La squadra di Vicari controlla la partita cercando di portare a casa il successo.
L’ultimo brivido arriva al 88′ Fedalto si libera e colpisce il palo pieno della porta castellana; la difesa libera. Nel frattempo però da Grancona arriva la notizia che non ti aspetti: il Maddalene non solo non riesce a passare in vantaggio ma anzi al 95′ subisce il gol del 2-1 e anche l’eventuale pareggio del Telemar darebbe alle Alte la certezza della promozione.
Mister Vicari commenta così il successo di ieri: “E niente. È successo. Portato a casa anche questa. “Capaci tutti con la squadra che avevi” vero.. perché vincere allenando una bella squadra sembra rendere tutto più semplice. Poi però bisogna fare i conti con la realtà e coi tempi in cui viviamo e davvero, niente è stato facile. I favori del pronostico, il dovere di vincere, l’ansia di vivere col cellulare in mano coi messaggi dei positivi al covid che si susseguono… Non dimenticherò mai gli allenamenti in 8 prima del ritorno a febbraio e il terrore di portare a casa qualcosa di brutto ai miei bimbi. E le nascite di tre splendidi bambini che ci hanno (giustamente) tolto dagli allenamenti i futuri papà. E poi gli infortuni per una preparazione invernale del tutto assente. Tutto facile? Macché. Perché se ci metti lavoro passione e serietà e non improvvisi niente, far calcio in un periodo così è davvero pesante. Ma arriviamo in fondo, siamo lì, nonostante tutto sempre in piedi. Un campionato vinto di costanza, di caparbietà, un punto alla volta.
Ho rischiato la panchina e ho sorbito le giuste critiche. Giudizi giornalistici vergognosi compresi. E anche sfottó, accuse di partite comprate (in seconda categoria…), le ho sentite davvero tutte. Poi però come dico da quando ho iniziato il mio percorso, i conti si fanno a maggio. E oggi, 15 maggio 2022, completo il cerchio. Mio, personale, fatto di tre trofei e tre promozioni in sei anni di “carriera”. Un percorso che mi porta a dare tutto, a sacrificare tanto, ma a non mollare mai, punto per punto, domenica per domenica.
Non dimenticherò in tutte queste mie belle parole, per puro formalismo, la cattiveria di chi mi ha voluto male ma soprattutto non dimenticherò l’affetto e la stima di chi in questi anni mi ha conosciuto sui campi e può dire che sì, sono avversario tosto e non arrendevole, a volte non attento all’etichetta, ma soprattutto un uomo sempre rispettoso dei suoi ragazzi, che tratta le società dove lavora come fossero casa sua.
Non mi vergogno di dire di essere un “allenatore operaio”, che si lamenta poco e che va sempre avanti, a testa alta. La dedico alla mia famiglia, a mio papà, e la dedico alla splendida comunità di Alte Ceccato. Che come Creazzo ed Arcugnano prima, mi ha fatto sentire a casa. Alte era una sfida enorme, vincere qua è stato un privilegio!”