Il Monteviale si affida ad una coppia inedita per sostituire il ds Aleardi , Sono gli ex giocatori Pippo Erba e Simone Porcellato che si assumeranno l’’onere di guidare come direttori sportivi la squadra. Abbiamo ritenuto di intervistare il nuovo tandem e dobbiamo dire che sono stati molto bravi!
Innanzitutto complimenti per il nuovo incarico; l’eredità di Aleardi è certamente pesante visto che il direttore ha compiuto con la società l’impresa di portare la squadra dalla seconda alla promozione e di ottenere anche la salvezza. Pensate di poter ricorrrere ancora ai consigli dell’ex direttore ?
Con Marco sicuramente rimarra’ un rapporto di confronto. E sicuramente non abbiamo l idea di creare un netto distacco con la sua gestione. Siamo spesso in contatto e soprattutto in questa fase di transizione tra lui e noi il dialogo e’ fondamentale. Chiaro che pero’ adesso l’ onere di prendere certe decisioni spetta a noi. Sempre in piena e totale condivisione con l’ ambiente.
C’è un modo in cui vi dividerete i ruoli o entrambi farete quello che serve assieme? La persona tra i 2 che sara’ più operativa sul campo sara’ sicuramente Simone.Detto questo cerchiamo di fare valutazioni insieme e di prendere qualsiasi decisione in accordo.Qualche volta la vedremo in modo diverso.Ma non c e’ pericolo di litigare.
A Simone, mentre Filippo ha chiuso la sua esperienza sul campo lo scorso anno tu hai continuato a giocare; ti peserà smettere o pensi di continuare ad allenarti con i tuoi compagni ?
Simone: Domenica sarà la mia ultima partita e devo ammettere di essere molto emozionato. Non sarò sicuramente triste perché ho dato veramente tutto e non ho nessun rimpianto,certamente mi allenerò ancora con i ragazzi anche i prossimi anni ovviamente famiglia permettendo!!!
Filippo che risponde con tono scherzoso: Mi permetto di dire che mi stai sottovalutando quest’ anno mi sono allenato spesso anche io…e all’ occorrenza sono passato da prima punta di peso…a difensore centrale di peso…comunque sempre di peso…e conto di continuare anche l anno prossimo.
Il Monteviale affronterà ancora una stagione in Promozione, quali saranno gli obiettivi della società e con quale tipo di politica, affidandosi al gruppo storico o con i giovani?
Gli obiettivi sono quelli di consolidare la categoria e migliorarsi. Come del resto e’ nella politica della societa’ da anni. Senza voli pindarici. Partiamo da un gruppo che quest’ anno ha chiuso molto in crescendo. Con un girone di ritorno importante. Raggiungendo l obiettivo con 3/4 giornate di anticipo. E da qui partiamo. Giovani Esperti, come sempre serve il giusto mix. Lo scivolamento dell ‘ annata( 2002 /2003/ 2004) ci mette in condizione di fare tante valutazioni diverse.
Il ds ha lasciato per il nuovo ruolo in amministratore comunale pensate che con lui nella stanza dei bottoni si possa programmare il ritorno a Monteviale in un impianto finalmente adeguato ?
Il discorso campo e’ caro a tutti. Ed e’ fondamentale in un’ ottica di crescita societaria. La posizione e l’ operato di Marco crediamo possa dare una grande mano in questo senso. E sicuramente ha la questione a cuore. Crediamo anche che risolvere la questione ” campo da calcio” non sia un piacere che viene fatto alla societa’ calcistica…ma sia un dovere nei confronti della comunita’ intera.
Quanto è risultato penalizzante il fattore campo (qualcuno vi ha definito i migranti della Promozione) ?
Aver migrato su 3 campi di casa quest’anno( Motta Isola e Gagliardotti) puo’ non essere stato sicuramente un aspetto fantastico ma che nella gestione della cosa( che possiamo assicurare non essere semplicissima , oltre che dispendiosa) e’ stato cercato di trovare sempre la migliore soluzione possibile. Sicuramente per l anno prossimo individueremo un campo adatto ed organizzeremo le cose perche’ resti sempre quello. In ” casa ” comunque abbiamo raccolto 4 vittorie e 5 pareggi…che per quelli che erano gli obiettivi di inizio anno…va bene cosi’.
Monteviale deve confrontarsi con realtà importanti; la partecipazione al campionato di Promozione vi farà confrontare con centri come Caldogno, Trissino, Chiampo, Marostica e con società ricche di storia. Siete consapevoli delle difficoltà che comporta questo confronto?
E’ scontato che competere con paesi più ” popolosi e grandi” e’ sicuramente un fattore. Sarebbe bellissimo (Mauro, Loris e il grande Zanna stanno lavorando ogni giorno per questo) riuscire ,sfruttando l’ onda della prima squadra ,a sviluppare e crescere al meglio il settore giovanile.Che resta un obiettivo vitale per ogni societa’. Allargarci a parlare del sistema Paese sinceramente lo vedrei da parte nostra presuntuoso e credo spetti ad altri capire se e come fare per cavalcare quest’ onda positiva.