PAROLA AL MISTER.
Alberto Baù pronto a ritornare in pista.
Parliamo di calcio con il mister Alberto Baù ex tecnico del San Martino Speme in serie D, condottiero dei nero-azzurri l’anno scorso nel mini campionato di primavera dall’ Eccellenza alla massima serie dilettantistica, sbaragliando il campo contro corazzate come il Bassano, il Montecchio, l’Arcella, pilotando i suoi in una storica promozione in serie D.
Vicissitudini varie hanno poi portato il giovane tecnico veronese a lasciare la squadra del San Martino ed ora è pronto e bello carico per ricominciare una nuova avventura anche fuori provincia con una squadra che possa esprimere voglia di vincere e anche per confrontarsi con nuove realtà calcistiche.
Viso e voce distesi, aria serena, Alberto Baù 42 anni, un passato nel Chievo come giocatore e poi anche come allenatore delle giovanili, categorie importanti come mister in prima squadra dalla Virtus, al Villafranca in serie D, al San Giovanni Lupatoto, Legnago, al Sona, energia da vendere, tanta voglia di rimettersi in gioco dopo la delusione dell’esonero a dicembre con il suo San Martino.
“ Dico mio San Martino, perché abbiamo costruito un gruppo che ad un certo punto si sentiva imbattibile, la carica mentale dei ragazzi era vincente e passo dopo passo siamo riusciti a vincere il campionato con una tenacia pazzesca, coronando un sogno che in partenza era impensabile, ma questo è il bello del calcio, niente è impossibile. Dispiace che poi sia finita in quel modo, ma la categoria impone delle scelte con cambiamenti importanti non sempre condivisi con la società, ma quello che abbiamo fatto rimane indelebile per sempre.
Personalmente a rimanere fermo non ero abituato, sono stati mesi in cui ho seguito molto la serie C con la Virtus, poi anche qualche domenica sono andato sui campi dell’eccellenza a parlare con tanti miei ex giocatori e colleghi mister. Mi è servito anche per ricaricare le batterie e frequentare dei corsi sulla comunicazione e aggiornamento sportivo, il giocatore come persona da plasmare, comunicare fiducia e pazienza e soprattutto lavorare bene in campo. L’orgoglio di aver lanciato il giovane Carlo Faedo che ora è un punto fermo e sempre tra i migliori in campo nella Virtus in serie C di Gigi Fresco.
Mi sento pronto anche per esperienze nuove con sfide che mi possono portare anche lontano da casa, con l’obiettivo sempre di portare il mio calcio, la mia passione, in un contesto nuovo e stimolante.