REAL SAN ZENO – BRENDOLA 4-2
Marcatori: 26′ Faccin (Real), 60′ Sinaj (Real), 67′ De Filippi (Bren), 69′ Sinaj (Real), 84′ De Filippi (Bren), 97′ Bergozza (Real)
Real San Zeno: Peruffo, Pellizzari L., Rigodanzo, Busuioc, Raschetti, Signorin ( Trzin dal 90′); Marzotto (Donadello dal 75′) , Groppo, Sinaj (Bergozza dal 78′), Nwanyanwu, Faccin; a disposizione Refosco, Simionato, Otibah, Danese, Zoccante; dirigente Bertoldi (assente De Forni)
Brendola: Vignaga, Camerra E. Pellizzari E. ( Magnabosco dal 70′), Crivellaro (Mancin dal 50′) De Filippi, Bileac;Elia (Cunico dal 72′), Camerra M. Pavan ( Ivanovic dal 48′), Cervellin, Rigolon; A disposizione Meneguzzo, Guarda, Filippozzi, Moro, Corato N. Allenatore Corato V.
Ammoniti: Rigodanzo (R) Pellizzari, De Filippi, Magnabosco (B), il dirigente Frigo (B)
Al Dal Molin di Arzignano arriva il quadrato Brendola del presidente Silvano Verlato, indimenticato ex dirigente dei Grifoni, costola dell’Arzignano dal quale è poi nata la prima squadra del Real San Zeno ormai una dozzina d’anni fa.
Mister Corato può contare sulla concretezza di Bileac, l’esperienza di Pellizzari e De Filippi, la classe di capitan Camerra e la prestanza di Pavan, sempre clienti ostici per tutti.
Il San Zeno, orfano di mister De Forni, ai box per Covid, fa di necessità virtù e per svariate ragioni (covid, squalifiche, infortuni) può contare su soli 16 effettivi, con 3 juniores aggregati al gruppo.
I biancorossi vengono da tre sconfitte consecutive, per molti versi immeritate, ma la classifica parla chiaro e ora servono punti salvezza.
Parte forte la squadra padrona di casa che vuole ben figurare: la supremazia territoriale non sfocia però in nulla di concreto. La pressione comunque è costante e i ragazzi di De Forni concretizzano con una rasoiata dai 30 metri di Faccin che bacia il palo e si insacca alla sinistra di Vignaga per l’1-0.
Nel finale del primo tempo, il Brendola alza il baricentro e si fa sempre più minaccioso, anche se la supremazia è sterile, con Pavan piuttosto isolato e ben controllato da Busuioc e Raschietti e Camerra che predica nel deserto sulla destra. Si va quindi a riposo sull’1-0.
La ripresa vede un cambio dopo pochi minuti con Pavan che abbandona la lotta acciaccato. I cambi del Brendola sembrano poter cambiare l’inerzia del match, con il San Zeno che invece prosegue con l’11 di partenza; con questi presupposti arriva come un fulmine a ciel sereno il raddoppio del Real: lancio lungo di Raschietti che pesca Sinaj in posizione perfetta per battere a rete, il bomber non si fa pregare e infila Vignaga a fil di palo.
Partita finita? Manco per sogno…punizione dalla sinistra di Cervellin, sul primo palo il più lesto di tutti è De Filippi che spiazza Peruffo e riapre il match.
Il Brendola rientra così in partita, un po’ a sorpresa, al primo tiro in porta.
Palla al centro e il Real si riporta a +2, con una percussione centrale di Pellizzari su lancio lungo di Signorin: il capitano imbuca alla perfezione per Sinaj che dal dischetto batte ancora il povero Vignaga.
La partita nel secondo tempo è molto spezzettata, il direttore di gara tiene ottimamente in mano la partita e non fa passare liscia nessuna irregolarità.
A dieci dal termine è ancora bomber De Filippi a rimettere in corsa il Brendola, sempre sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, in estirada batte per la seconda volta Peruffo.
Ora il Brendola ci crede, e il Real si difende affidandosi al contropiede dell’ottimo Faccin e del neoentrato Bergozza.
I padroni di casa resistono agli assalti finali del Brendola, che colleziona calci d’angolo ma non riesce a spaventare concretamente la difesa locale.
Al 97′, su palla rubata, Faccin galoppa in campo aperto e crossa per Bergozza che al volo di destro mette l’ombrellino nel long drink per il Real San Zeno che torna alla vittoria con questo rotondo 4-2 che forse va un po’ oltre i demeriti di un comunque buon Brendola.