IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE B
ARRIVA LA TERNANA, E’ L’ORA DELLA VENDETTA
La settimana scorsa, in vista della gara contro il Pordenone, avevo scritto testuale:”… forza Lane! Stop a ragionamenti più o meno cervellotici, stop a recriminazioni, stop a mugugni. C’è la possibilità di fare un passo in avanti fondamentale. Tutto il resto adesso va accantonato.” Mi ero arrischiato – conoscendo un pochino la storia del Vicenza, da cui riaffiorano peraltro gironi di ritorno esaltanti – a dire che il vento è cambiato, che bisogna stringere le fila e combattere in ogni partita solo ed esclusivamente per fare punti. Riconfermo quindi vieppiù il mio pensiero dopo la partita contro il Pordenone, e anche dopo quella successiva con la Reggina. Nè vado pertanto a commentare più di tanto il “vissuto” di queste due gare, perché appunto ora come ora conta guardare avanti e puntare solo al risultato. E se il risultato ottenuto contro il Pordenone è stato altamente benefico, direi rivitalizzante, perché i tre punti raccolti (con grande fatica e fortuna) valgono oro, la sconfitta subìta a Reggio Calabria contro la squadra di Galabinov e Menèz (ma possibile che segnino sempre a noi?) non deve distrarci, anche se fa male. Sia per il punteggio spropositato rispetto a quanto si è visto in campo, sia per la tipologia dei gol beccati, frutto di una maldestra casualità. Vedi il braccio di Brosco che causa il rigore, vedi l’uscita goffa di Nikita (Kruscev) Contini, che torna così tra i mortali dopo le imprese passate (peccato però..). Dico la verità: mi aspettavo almeno un pari al Granillo, e sino al 30′ mi ero convinto potessimo farcela. Invece niente. Cosa facciamo ora? Andiamo avanti con la grinta mostrata in queste ultime partite – in cui abbiamo dovuto sopperire, come noto, ad assenze devastanti – senza guardarci indietro ma con l’unico pensiero di conquistare questi benedetti punti per la classifica che ancora langue. Punti da sudare mangiando l’erba in campo, dato che nessuno ci regala qualcosa. Ma una prospettiva di playout almeno rimane viva e non è poco. Se penso a come eravamo messi un mese fa, c’è di che farsi coraggio, stringere i denti e andare avanti. Oltrettutto non abbiamo altra scelta.
GIOCO NON BRILLANTE, CON QUALCHE PERLA
Il calcio è strano e, anche per questo, immortale, o quasi. Prendi le ultime partite, escluso Reggio di Calabria. Non è che il Lane abbia sciorinato chissà quali prestazioni pur riuscendo a fare 5 punti determinanti. Anzi, si è trattato di prove sofferte, soffertissime. In particolare, proprio la partita contro il Pordenone ha fatto da cartina di tornasole sull’evidente debolezza del nostro gioco, tanto che per lunghi tratti pareva di assistere ad una partita tra due squadre forti, ma …di Serie C. Ho sentito vari commenti di tifosi presenti alla partita, non certo benevoli sulla qualità del gioco espresso dalle due squadre, che si possono sintetizzare così: “La classifica alla fine è sincera. Se le due squadre si trovano in fondo alla classifica vuol dire che lo meritano. Il gioco visto oggi lo conferma.” Difficile non condividere questa valutazione, anche se il vero tifoso spera sempre che la propria squadra faccia il miracolo, gioco o non gioco, e si salvi. Poi si vedrà. E’ il caso nostro, appunto, ma almeno gustiamoci per adesso alcune perle che brillano lucenti a rischiarare un gioco di squadra ancora lontano da buoni parametri. Eccole con relativi nomi e cognomi: Michele Cavion, Alessio Da Cruz e, nonostante l’abbaglio di Reggio, Nikita Contini.
LO STRAORDINARIO URLO LIBERATORIO DELLA CURVA SUD
Partiamo dal nostro portierone di origine ucraina, entrato di prepotenza nel cuore dei tifosi biancorossi per le sue paratone salvarisultato. Nonostante l’errore commesso in terra calabra (speriamo, almeno, serva a caricarlo per le prossime gare), senza di lui oggi come oggi non avremmo più alcuna speranza di aggancio ai playout. Voglio qui rimarcare, in particolare, la sua parata a tempo scaduto contro i ramarri friulani, giusto a pochissimi secondi (!) dal termine dell’incontro. Rivediamo il film: il neroverde Deli prende in pieno la traversa (sembrava gol fatto, senza appello), mettendo in ambasce squadra e pubblico vicentino. Poi viene annullato un gol del Pordenone per fuorigioco, tanto per non farci mancare nulla. Pare finita così con la dea Eupalla finalmente invaghitasi dei biancorossi, quando sull’ultima azione della partita fuoriesce tra mille gambe un velenoso tiro in porta che pare uccidere il Vicenza. Pare, perché Nikitone nostro fa l’ennesimo miracolo e da vero stragatto berico riesce a deviare la palla lontano dalla rete. In quel momento la Curva Sud viene letteralmente giù. Un urlo liberatorio impressionante si è levato dai tifosi biancorossi, a dimostrazione di tutta la loro passione, del loro sviscerato amore per il Vicenza. Penso che i nostri giocatori di oggi si ricorderanno a lungo di questa dimostrazione di affetto. Grande Nikita, sei perdonato….
TRE GOL DA INCORNICIARE
Dato a Contini ciò che è di Contini, dobbiamo ricordare le altre tre perle preziose ammirate nelle ultime partite. E questo per dire che i grandi gol si possono gustare anche in serie B e talvolta pure in terza serie. Partiamo dal capolavoro compiuto da Michele Cavion – freschissimo biancorosso – in quel di Pisa, dove ha messo a segno una rete fantastica, con su tiro al volo scoccato dal limite dell’area: grande gol e punto guadagnato per noi. Ancora Cavion contro la Spal al Menti – dopo che Pepito Rossi aveva segnato il suo gol straordinario, da cineteca – quando, su un passaggio corto, prende la mira e sempre dal limite infila l’angolo alla destra del portiere spallino. Altro punto guadagnato. La terza perla è opera di Alessio Da Cruz – il cui apporto è stato finora altalenante, vedi anche un rigore sbagliato e la grande occasione sprecata contro la Spal – il quale, dopo essere entrato in area dalla sinistra, ha eluso un avversario con un finta e poi con il destro ha calibrato una colombella deliziosa e maligna, lasciando di stucco l’estremo friulano. Gol di grandissima fattura, senza voler scomodare giocatori illustri. Gol da tre punti!
E ADESSO LA TERNANA, MICA BRUSCOLINI
Ma torniamo a noi, per tuffarci con la testa nella prossima partita, ovviamente fondamentale, come tutte di questi tempi. Abbiamo di fronte la Ternana, squadra di centroclassifica, che ha sin qui mostrato un rendimento altalenante caratterizzato da vittorie importanti e da bruschi cali. La classifica assegna agli umbri 34 punti, ossia quasi il doppio dei nostri, frutto di 9 vittorie, 7 pareggi, 11 sconfitte. Un ruolino di marcia così così insomma, accompagnato però da una bella valigia di tranquillità. Nel senso che può giocare ogni gara senza paura, senza complessi e quindi diventa temibile. Lì davanti dispone di giocatori di caratura, di prima fascia per il campionato cadetto, vedi Alfredo Donnarumma e Cesar Faletti, poi anche Palumbo, Prestipilo, Mazzocchi e Pettinari. Ma se gli attaccanti segnano (38 gol), la difesa non brilla certo visto che di reti ne ha prese 42. Insomma attualmente la Ternana si presenta come abbordabile, fermo restando il discorso che può giocare tranquilla e disporre di alcuni elementi che possono risolvere la gara con uno spunto personale. Donnarumma e Faletti hanno segnato sin qui 8 gol a testa, mentre Prestipilo li segue a ruota con 7 marcature. I tifosi biancorossi si ricordano bene di Donnarumma e Prestipilo visto lo scorso 22 ottobre a Terni hanno marcato una doppietta a testa, ossia quattro dei cinque gol con cui la formazione umbra ci ha letteralmente massacrati (5 a 0). Altri tempi, certo, sempre bui però , e che fanno male a ricordarli. E’ invece importante meditarci su da parte di mister Brocchi e di quei giocatori che hanno buscato la manita ternana. Meditare su quella batosta per vendicare l’affronto calcistico subìto, e rendere pan per focaccia ai rossoverdi di Cristiano Lucarelli. Uno che di gol ne ha fatti tanti in serie A e sa motivare i suoi bomber. Ora però le chiacchiere stanno a zero e ci aspetta il campo per continuare a combattere e a sperare. Forza Vicenza!