IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE B
IL VENTO E’ CAMBIATO…. ADESSO AVANTI TUTTA !
Da martedì sera il Lane respira a 15 punti. Dico solo: forza Lane! Perché è il momento di darci dentro e non pensare ad altro. Sabato c’è il Pordenone e l’obiettivo è uno solo: arrivare a quota 18. Semplice! Stop quindi a ragionamenti più o meno cervellotici, stop a recriminazioni, stop a mugugni. C’è la possibilità di fare un passo avanti fondamentale. Tutto il resto adesso va accantonato. I biancorossi devono continuare a giocare (se possibile ancora meglio) come nelle ultime due partite, contro altrettante big: Cremonese e Spal (anche se per molti addetti ai lavori i ferraresi non lo sono, per me invece sì). Rivediamole allora velocemente queste ultime gare che hanno messo in mostra un superprotagonista: Nikita (Kruscev) Contini. Senza dimenticare però di fare i complimenti ad un grande Pepito Rossi, della Spal, a suo tempo giocatore di prima fascia in serie A.
VICENZA- SPAL, PARTITA DI CARTELLO DA SEMPRE
Lo scenario è quello delle grandi gare di un tempo che fu, tra Vicenza e Spal al Menti. Sarà che entrambe devono fare legna (punti in classifica…), sarà che il fascino del derby veneto-emiliano risveglia antiche pulsioni mai sopite e quindi voglia di imporsi, così la partita inizia subito col piglio giusto. Nel senso che nessuno tira indietro la gamba, c’è lotta sui palloni, c’è intensità maschia, c’è la giusta determinazione da parte di entrambe le squadre. Avvio a tutto gas, ritmi alti. La Spal per prima grida al rigore: sponda di Colombo per Mancosu, che tira colpendo mano-braccio del marcatore biancorosso. Arbitro e Var dicono però di no! E’ invece il Lane a sfiorare il gol vero, quando Diaw – in giornata di grazia – lancia il pallone mettendo Da Cruz solo davanti ad Alfonso: il portiere riesce a temporeggiare, l’olandese ritarda la battuta e quando tira compie un vero e proprio “delitto” calcistico, sparando alle stelle un pallone che bastava appoggiare in rete. Sono errori imperdonabili che costano cari. La replica spallina arriva poco dopo con l’appoggio di Pepito Rossi (35 anni, da poco passato a giocare con gli emiliani) a Colombo che si accentra e scarica il sinistro dal limite: Nikita (Kruscev) Contini c’è, si distende deviando però su Rossi il quale conclude con un destro a girare fuori non di molto. E’ solo il preludio al gol spallino, anzi al supergol spallino, roba da rimanere a bocca aperta quando Pepito decide di far parte della memoria del Menti: parte in slalom come un folletto, si beve zigzagando col destro e col sinistro la difesa biancorossa (sorpresa da tanta classe) e si presenta davanti a Contini per infilarlo (lui incolpevole) con un felpato tocco di esterno sinistro. Meraviglioso. Un gol così lo devi applaudire per forza anche se fa male. Grande Pepito, che ha fatto vedere di che pasta è fatto nonostante tutti gli incidenti e la sfortuna che l’hanno perseguitato negli anni.
IL BIS DEL VICENTINO CAVION
La Spal non si ferma e va vicina al raddoppio con Mancosu che, entrato in area, calcia forte sul primo palo trovando Nikita pronto a ribattere in angolo. Il Lane pare un po’ sulle ginocchia, ma in pieno recupero arriva provvidenziale il destro del neo-acquisto Michele Cavion da Schio a rimettere le cose a posto, a ridare nuova linfa ai biancorossi. Punizione di Ranocchia, respinta di Da Riva, palla a Cavion che tira dal limite con l’estremo ferrarese Alfonso beffato sul suo palo, incapace di deviare. Il Menti esplode ma segue una verifica che tiene tutti sospesi: poi la decisione del Var conferma la validità del gol. Che ci voleva assolutamente. Nel secondo tempo si susseguono azioni da una parte e dall’altra e le occasione non mancano ad entrambe le squadre. Gol annullato a Melchiorri e uno a Diaw, sempre per fuorigioco. Il difensore spallino Capradossi salva su Dalmonte a colpo sicuro. Poi Melchiorri colpisce in pieno il palo e la Spal, verso lo scadere della gara, assapora il successo quando Zuculini spara al volo su un cross di Dickmann colpendo un nostro difensore: l’arbitro concede il rigore. Ma mentre Mancosu sta per battere battere il penalty, il Var invalida tutto: niente tocco di mani ipotizzato dal direttore di gara Aureliano. Prima del fischio finale altre due occasioni da gol per noi: una di Giacomelli, l’altra di Meggiorini, ma tutto. Che dire a questo punto? Risultato giusto obiettivamente, visto il gioco e le occasioni create da Lane e Spal. La grinta c’è stata e le due squadre non mi sono parse malaccio, nonostante ancora errori in difesa e in diversi passaggi. Controprova a Cremona ….
IL TORRONE DI CREMONA DIVISO A META’
Dopo il punto guadagnato contro la Spal ( che, a proposito di big, ha rifilato una sberla da cinque gol alla Ternana sempre martedì scorso) veniamo a quello conquistato con le unghie e con i denti in quel di Cremona. Premetto subito che finalmente il Lane ha tirato fuori, sin dall’avvio, i famosi attributi maschili, senza i quali non ci si salva proprio. E ha mantenuto alta la concentrazione sino alla fine (unica grande nota stonata l’errore assassino di Da Cruz – che poteva cambiare la storia della gara – fattosi parare il rigore dall’estremo lombardo) riuscendo ad ottenere due importanti obiettivi. Il primo è il punto guadagnato che fa classifica anche se è un piccolo passo. Il secondo è la crescita della squadra dal punto di vista della grinta, della voglia di battersi e strappare punti alle avversarie, grandi o piccole che siano. E’ questo a mio avviso il segnale importantissimo che arriva dallo Zini: il Lane c’è e farà il possibile e l’impossibile per prendersi i punti necessari a giocarsi i playout. Posso sbagliare? Certo! Tuttavia era da tempo che questa sensazione mi mancava, ora c’è! Quanto alla partita nel suo complesso, per onestà devo dire che ai punti (per il gioco sciorinato e per le occasioni avute nel complesso) la squadra di Pecchia avrebbe meritato la vittoria. Allo stesso tempo pesa sul piatto della bilancia, almeno in parte, il rigore mancato da Da Cruz (secondo errore marchiano dopo quello commesso contro la Spal) che, come detto, avrebbe forse cambiato lo spartito della gara. Ancora una volta il king maker del parziale successo del Lane è stato lui, Nikita (Kruscev) Contini che ha parato tutto il parabile, e ha idealmente preso per mano i suoi compagni portandoli a riva in salvo.
SABATO, L’ORA DELLA VERITA’
Del resto basta snocciolare qualche numeretto per dare l’idea della partita nella sua essenza. La Cremonese ha tirato verso la porta 25 volte, contro i 9 tiri del Lane. 9 tiri in porta dei grigiorossi contro i 2 tiri del Vicenza. Il possesso palla è stato al 70% circa tra i piedi dei ragazzi di Pecchia, che hanno effettuato quasi 500 passaggi, contro i 250 nostri. Ormai però questi numeri non contano più nulla, fanno parte del passato. Dobbiamo guardare avanti, buttarci in questo slalom di partite continue, puntando la barra dritta contro i neroverdi del Pordenone che scendono in campo sabato pomeriggio al Menti. Da ultimi in classifica certo, ma appunto per quello pericolosi avendo ben poco da perdere. Loro puntano alla vittoria senza fare tanti calcoli e sarà necessario approcciare la gara come si deve, con la grinta di questi ultimi tempi, ma anche con testa e raziocinio. Evitando invece i colpi di testa (vero David Diaw?) che spesso e volentieri possono causare veri e propri danni alla squadra. Come appunto l’assenza della nostra punta contro il Pordenone per un fallo inutile e assurdo commesso allo Zini: un vero peccato frutto di nervosismo. Forza Vicenza !
Luciano Zanini