IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE B
SABATO POMERIGGIO, L’ORA DELLA VERITA’
Rimurgina tu, rimurgina lui, rimurginiamoci sopra un pò tutti, ma alla fine per fortuna la decisione giusta è stata presa. Non voglio più di tanto immaginare quali e quanti discorsi, valutazioni, elucubrazioni, etc., possano avere fatto in Società e gli addetti ai lavori dei circoli-bene, però sta di fatto che alla fine è uscita la fumata giusta. Che sia voluta veramente oppure subìta non è dato sapere. Fumata non bianca, neppure nera, semplicemente biancorossa che va a confermare il tecnico Di Carlo sulla panchina del Vicenza. Dopo alcune giornate passate in apnea, ecco finalmente l’attesa decisione che probabilmente avrà disturbato quelli che avevano icasticamente deciso “Di Carlo raus”. A me invece ha fatto bene, come un bicchiere di gingseng. Siamo d’accordo che la squadra ha sin qui deluso, che abbiamo assistito a spettacoli calcistici poco edificanti in campo (in particolare la sconfitta casalinga subita per mano dei ciociari del Frosinone), che la squadra ha mostrato alcune falle vistose tra i diktat del mister e la conseguente loro applicazione sul terreno di gioco. Ok, c’era insomma un buon numero di ragioni per contestare il mister e forse ancor più alcuni giocatori, se non la squadra nel suo insieme. Tutto giusto e condivisibile. Ma arrivare a giubilare il mister solo dopo tre giornate di campionato mi è parso inaccettabile.
Ho già scritto nei giorni scorsi che, prima valutare con attendibilità le prestazioni della nostra squadra, bisognerebbe aspettare almeno 5/6 partite – cercando ovviamente nel frattempo di fare quanti più punti possibile – e ciò per una serie di ragioni che non sto qui a ripetere. Il fatto è invece che con il povero Mimmo si è voluto usare – parlo naturalmente di vari addetti ai lavori, media e dintorni – il consueto bombardamento alla “chi la spara più grossa”, avallando in sostanza la pressochè certa uscita di scena del tecnico frusinate. Per carità, sarà pure vero di contatti, incontri, inviti a questo e a quell’allenatore da parte della Società per sostituire Mimmo: però, se veri, non sono certo passaggi commendevoli, nè carini. Di Carlo è un professionista capace, con un curriculum di tutto rispetto, è quello che ha portato il Lane in serie B e l’ha poi condotto a metà classifica nel campionato successivo. E’ un giocatore biancorosso tra i più amati di sempre, che ha combattuto dando tutto sè stesso per la maglia, giocando 264 partite e vincendo la meravigliosa storica Coppa Italia. Puoi prenderlo a calci nel sedere dopo tre partite negative? Nooo! Non si poteva! In questo caso avrei criticato a pieni polmoni la Società, per un licenziamento in tronco così poco “ortodosso”.
LE PARTITE GIOCATE MALE SONO IN REALTA’ SONO DUE
Vicenza: tre partite, zero punti. La numerologia è una scienza esatta che non guarda in faccia a nessuno. Vero, ma se analizziamo un pò meglio, per quel che vale adesso, direi che le vere sconfitte meritate in pieno sono solo due: contro il Frosinone e il Cosenza. Contro il Cittadella, a parte il rigore-non rigore, la sconfitta può anche starci contro una delle favorite per la promozione, che ha dimostrato di esserci anche quest’anno nonostante il cambio di allenatore.
Non accettabili mi paiono invece i rovesci subiti per mano dei ciociari e dei calabri. In sostanza quindi, a mio parere, si può imputare a Mimmo e compagni “solamente” una doppia sconfitta. Un disastro? Una caduta irrimediabile? No di certo, perchè appunto due partite negative non possono decidere la sorte di un tecnico della qualità di Mimmo.
Ora però, sarà proprio lui a dimostrare che la Società ha fatto bene a confermarlo, a cominciare dalla gara di sabato pomeriggio al Menti contro il Pisa. Guarda caso non una squadra qualunque, bensì la capolista che svetta con 9 punti in classifica, e costituisce la prima sorpresa di questo campionato cadetto. Una squadra che anche nei precedenti campionati aveva dimostrato di costituire un bel gruppo affiatato, e ben orchestrato dalla mano esperta del tecnico D’Angelo. Quest’anno potrebbe essere magari quello buono per fare il salto di qualità, anche se, come ripeto, tre partite iniziali non possono offrire soverchie indicazioni attendibili. Rimane comunque il fatto che l’osso duro da digerire c’è, eccome, per il Lane che dovrà gettare il cuore oltre l’ostacolo e giocarsi questa partita decisiva col coltello tra i denti. Per la gara di sabato non è necessario caricare i ragazzi, la posta in palio è talmente importante che va da sè. Mimmo questo lo sa bene e vorrà dimostrare di essere sempre Mimmonostro. Per lui e per i biancorossi è arrivata l’ora della prima decisiva verità. Non deludeteci!
GIORNATA INTERESSANTE, VICENZA A PARTE
A parte la nostra partita di importanza fondamentale, la quarta giornata mette sul piatto alcune altre gare decisamente interessanti e probabilmente spettacolari. Partirei proprio dal posticipo di lunedì sera tra Parma e Cremonese, con la prima superfavorita per la vittoria finale, e la seconda attualmente la più in forma. Non dimentichiamo che il Parma, costruito appunto per il ritorno immediato in serie A, può contare su una rosa stratosferica per la categoria, valutata dagli esperti di mercato in qualcosa come circa 90 milioni di euro. I gialloblù – che hanno tra i pali il più grande portiere al mondo (per me rimane tale, proprio per il suo straordinario passato), ossia Gigi Buffon, hanno sinora ciccato maldestratmente la prima partita contro la Ternana, facendosi rimontare e pareggiare nell’ultima parte della gara. Un incidente d’avvio, niente di più. Il Parma non vorrà certo ripetere il passo falso contro la squadra di Fabio Pecchia che gode appunto di buona salute e ha spedito a casa il Cittadella con due reti sul groppone. Pronostico tutto per Gigi e compagni ma non sarà certo una partita facile, come un pò tutte quelle di serie B. Altra bella gara tra Brescia e Crotone, con le rondinelle lanciate verso traguardi importanti sotto la guida di un sempre-carico Pippo Inzaghi il quale, dopo la cocente delusione sofferta a causa della retrocessione del Benevento dello scorso anno, vuole assolutamente tornare tra le grandi del calcio. Di fronte avrà un Crotone sin qui deludente, ma pur sempre grande squadra per la categoria, smanioso di fare punti proprio al Rigamonti. Potrebbe uscirne un pari, a meno che il Brescia non riesca ad emulare il suo allenatore quando giocava e segnava: grinta e determinazione fino all’ultimo minuto. Infine, Ascoli-Benevento sarà il banco di prova di queste iniziali ambizioni dei marchigiani che, dopo la faticata salvezza dello scorso campionato, paiono aver trovato la quadra e lo sprint giusto grazie all’ottimo lavoro del tecnico Sottil. Pronostico è qui: 1 – x (per quel che vale!)
Luciano Zanini