IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE B
“Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare.” Parafrasando il poeta vate Gabriele D’Annunzio anche noi possiamo finalmente gridare festanti il nostro “via” entusiasta al campionato. Del resto è quasi settembre, anche se la prima e la seconda giornata si disputano in agosto, e finalmente è arrivato il momento di fare sul serio. Di scendere in campo con le icastiche maglie biancorosse che risaltano sul verde del campo. Per far gioire i tifosi sempre innamorati del loro Lanerossi Vicenza che, alla vigilia del 120.mo anno di vita, si avventura nel suo ennesimo campionato di serie B: per la 37.ma volta ad essere precisi. Senza dimenticarci che è stato un protagonista della massima serie per ben trent’anni. Trent’anni di gloria, di partite memorabili, di vittorie esaltanti. Erano tempi d’oro quelli per il calcio berico, quando i tifosi potevano a ragione sentirsi particolarmente orgogliosi e fieri di “disporre” di una squadra di prima grandezza, non per nulla chiamata la “nobile provinciale”.
La serie A – sebbene perduta circa vent’anni fa – è rimasta sempre nei cuori di tutti. E’ un ricordo che riaffiora e che non si può reprimere. Pure questa volta, con l’ inizio del campionato cadetto, il sogno del tifoso biancorosso c’è tutto ed è nitido: vogliamo tornare in serie A! Quest’anno? Probabilmente no, ma poco importa. L’importante è crederci, volerlo con forza e poi anche questo sogno si realizzerà. Ora dobbiamo concentrarci sul campionato e partire col piede giusto, cercando di trovare prima possibile il migliore assetto di squadra e l’altrettanto indispensabile buona organizzazione di gioco.
Il Vicenza rinnovato e rinforzato può essere una sorpresa
Non si può certo dire che la società sia rimasta con le mani in mano in queste settimane di mercato. Ha portato ai piedi di Monte Berico diversi buoni giocatori, caratterizzati dalla notevole esperienza maturata in tanti anni di serie B. I vari Crecco, Brosco, Calderoni, Proia costituiscono oggettivamente una buona garanzia per l’assetto difensivo del Lane, mentre l’acquisto di Davide Diaw (il nostro “DD”) e la conferma di Nicola Dalmonte rappresentano indubbiamente un rafforzamento del reparto avanzato, in cui continuano a brillare i due solisti Meggiorini e Lanzafame.
Personalmente mi ero speso per la riconferma del Lanza, di cui ho più volte tessuto le lodi, anche in solitaria, perchè ne apprezzo convintamente le doti tecniche. La sua riconferma mi trova d’accordo, nonostante il carico d’anni che gli grava sul groppone.
Stesso discorso per Meggiorini, la cui classe è fuori discussione, e che può ripetersi quest’anno dopo il favoloso campionato passato. Rigoni c’è e la sua esperienza conta. Per tutti e tre il vero problema potrebbe essere costituito da qualche grave infortunio, ma ci affidiamo alla dea Eupalla. Gli stessi dirigenti del Lane, con Magalini e Di Carlo in testa, hanno fatto sapere che manca ancora qualcosa per poterci definire veramente completi e competitivi. Una punta centrale, la benedetta sospirata punta centrale, e un regista. Uno che sa dettare i tempi, prendere per mano la squadra, dirigerla come si dirige un’orchestra. Vedremo dunque chi saranno i due prossimi acquisti importanti, necessari per dare una fisionomia definitiva al Lanerossi Vicenza, edizione 2021/22! Intanto ci avviamo con la rosa attuale, e sarà dunque Mimmonostro a decidere la formazione che sabato scenderà in campo contro il Cittadella. Il mister biancorosso ha sicuramente in testa da tempo la formazione d’esordio, tenuto ben presente che il Citta non è una squadra qualsiasi, ma realtà di primissimo piano del campionato cadetto, con tutto quello che ne consegue.
Non tragga in inganno il calcio d’agosto
La prima giornata del campionato di serie B ha avuto un prologo assai interessante con la disputa del primo turno di Coppa Italia, manifestazione che negli ultimi anni è cresciuta di significato e di seguito, anche grazie alla visibilità che le televisioni le hanno assicurato. Le recenti partite di Coppa hanno attirato tanta gente e si è registrato un vero e proprio boom di ascolti per le reti Mediaset, presenti con puntualità ad ogni partita. Parlo di Coppa non a caso, proprio perchè sia il Cittadella che il Vicenza vi hanno partecipato con alterne fortune. Il Citta ha superato il primo turno regolando per 2 a 1 il Monza, ossia una delle pretendenti alla promozione in A, mentre i biancorossi hanno subito un pesante 4 a 2 per mano dell’Empoli, squadra oggi come oggi di categoria superiore, capace di esprimere gran gioco nel primo tempo.
Meno nella ripresa quando il Vicenza ha saputo reagire, riuscendo quasi a recuperare il pesante passivo (3 a 0) con cui l’Empoli pareva aver chiuso la anzitempo la gara. Neanche a farlo apposta, a mio avviso, queste due partite sono classici esempi di calcio agostano, ossia da rivedere nel prosieguo della stagione. Contro il Monza i cugini veneti non è che abbiano giocato meglio, il possesso palla è stato di gran lunga nelle mani dei brianzoli che hanno subito un gol da polli, proprio da calcio d’agosto: su rilancio della difesa castellana il bomber Okwonkwo si è ritrovato davanti una prateria sguarnita, in cui si è infilato, irraggiungibile, per beffare poi l’estremo monzese. Dai e dai il Monza ha preso una traversa, ha fatto un secondo gol però annullato, ma alla fine è prevalso il Cittadella. Tutto da rivedere insomma. Anche per il Lane vale un pò lo stesso discorso. Quello del primo tempo non è nemmeno sceso in campo, sorpreso subito dal gioco empolese che l’ha tramortito. Quello del secondo tempo, al contrario, ha saputo tenere botta, ha reagito, ha segnato due gol (Dalmonte e Lanzafame) sfiorando il terzo e l’aggancio.
Poi una punizione meravigliosa di Crociata ha letteralmente inchiodato il Vicenza. Già, ma quale Vicenza? Aspettiamo ad esprimere giudizi e vediamoci la prima partita. Quanto al resto, ossia il campionato nel suo insieme, avremo modo di parlarne nelle prossime settimane. Forza Vicenza!
Luciano Zanini