LO SCHIO NON FA LE FUSA AL VALGATARA E OIAZZA DUE ZAMPATE DA UN PUNTO
Secondo pareggio casalingo per la squadra di Camparmò che blocca la leader e rischia il colpaccio nel finale. A segno le punte Gyimah e Primucci.
SCHIO-VALGATARA 2-2 (pt 1-2)
SCHIO (4-4-1-1): 1. Chiarello (6,5) 2. Sacchetto (6) 3. Dalla Via (6,5) 4. Ferretto (5,5) 5. Bevilacqua (6) 6. Talin (Cap. 6) 7. Lovato (6,5) 8. Piazzon (5,5) 9. Gyimah (6,5) 10. Pizzolato (5,5) 11. Pilan (6,5). All. Camparmò.
A disposizione Rossi, Ciscato, Pretto, Dal Dosso (6), Bonato, Viero (6,5), Sartore, Rech, Primucci (6,5).
VALGATARA (4-3-3): 1. Cantarelli (6) 2. Ambrosi (5,5) 3. Cottini (Cap. 6) 4. Speri (6) 5. Tonolli (6) 6. Pisani (5,5) 7. Rambaldi (7) 8. Tanaglia (6) 9. Filippini (6,5) 10. Bonetti (5,5) 11. Caia (5,5). All. Ferrari.
A disposizione Cecchini, Contri ng, Giacomi (5,5), Zoppi ng, Martini, Zamboni ng , Cappelletti, Lallo ng, Tommasi.
RETI nel primo tempo 8′ Gyimah (S), 20′ Filippini (V) e 41′ Rambaldi (V); nel secondo tempo 22′ Primucci (S).
ARBITRO Tommaso Scuderi di Verona. Voto 5
SOSTITUZIONI Schio (3): entrano nel st 17′ Primucci (Piazzon), 23′ Dal Dosso (Pilan), 23′ Viero (Dalla Via). Valgatara (5): entrano nel st 10′ Giacomi (Tonolli), 15′ Zoppi (Caia), 27′ Contri (Ambrosi), 27′ Zamboni (Speri), 27′ Lallo (Bonetti).
FALLI 16-14 (pt 8-6)
TIRI 11-7 (in porta 6-3)
CORNER 7-5 (pt 0-2)
NOTE Recupero 3′ e 4′
CARTELLINI Ammoniti il tecnico Camparmò per proteste (S); Pisani e Zoppi per falli di gioco (V).
I paladini della Valpolicella non brindano a Schio con i calici alzati e, anzi, hanno rischiato seriamente di rimare a bocca asciutta di punti. Finisce con due brindisi per parte in zona gol la domenica “in palla” della cenerentola e della regina al 1′ della sfida… eccellente, con Schio in black e Valgatara in bianco che danno vita a una partita bizzarra: al “De Rigo” partono a manetta i padroni di casa – immediato l’1-0 di Gyimah – che poi piazzano una ripresa da big rimontando l’1-2 dell’intervallo causato da due siesta domenicali imperdonabili. Poi fa valere i galloni Primucci che, seppur a mezzo servizio, al primo pallone dopo una “arata” di benvenuto fa da Re Mida e piazza il 2-2 a metà della seconda frazione. Con tre chance vittoria e una per il Valgatara nei minuti finali a rendere palpitanti i titoli di coda. Il dato degli zero corner a favore del 1° tempo e dei sette battuti invece nel 2° tempo la dice lunga sulle due diverse velocità di crociera di Talin e compagni. E’ così che la quinta apparizione primaverile dello Schio di Camparmò vale il secondo punto della monca stagione in corso, grazie a un secondo tempo convincente rispetto ad un primo con valori singoli quasi tutti sotto la soglia della sufficienza nei primi 45′. A compensare il grigio ventoso dell’1-2 parziale quelle determinazione e spinta trovati nella ripresa.
Nelle fila dei vicentini per tre quarti di gara sono Dalla Via – che si fa perdonare l’erroraccio con una una buona prova nei 90′ – e Pilan a ricevere più lodi oltre all’autore del primo gol, poi sostituiti lasciando il campo a subentrati che ben si sono altrettanto comportati. Da menzione anche l’altro giovane terzino Sacchetto sul secondo gol e il baby portiere Chiarello, classe 2003, che con un’uscita alta e una bassa “salvavita” nel finale di gara si è guadagnato le pacche sulle spalle dei compagni dopo la resa senza macchia sui due gol. Schio in campo con ben 5 “millennials” al fischio d’inizio e tutti giocatori under 29 tra i titolari, con Lovato rampante a inizio e fine match, toccando però pochi palloni nella parte centrale della partita. Tra gli ospiti spicca la prova di Rambaldi, che pur sparacchiando qualche pallone in malo modo rimane la spina nel fianco dei padroni di casa nel corso dei 90′, siglando un bel gol e giostrando molti palloni con cambi di ritmo apprezzabili.
La novità in casa Schio è proprio Chiarello, 18enne tra i pali, con Rossi al n°12 e Bortignon in tribuna. Primucci in questa tribolata mezza stagione deve partire ancora dalla panca, con Gyimah ad adattarsi come riferimento offensivo in un 4-5-1 che lascia però ampia libertà di movimento alle qualità mordenti di Lovato e Pilan. La prima nota di cronaca del match vale subito un gol per il tabellino: sono passati 7 minuti e mezzo quando sulla fascia mancina Dalla Via fa rima con vigoria e lancia in contropiede Gyimah, serie di finte in corsa a saltare un birillo avversario per poi cacciare un tiro angolatissimo che vale il gol apriscatole e da rompiscatole. Sulla scia dell’entusiasmo ecco subita servita la chance golosissima per il raddoppio una manciata di minuti dopo: Lovato da destra si accentra e scarica una frustata bassa su cui stavolta Cantarelli tra i pali di arriva in tuffo a deviare con le unghie. Ospiti per ora non pervenuti, prima timida sortita su colpo di testa di Filippini fuori target al 16′ e anche per il Valgatara è direttamente un gol segnato a “scuotere” il match. Minuto 20, Rambaldi batte un corner a centro area, difesa a vuoto e lo stesso Filippini addirittura di controbalzo mette la punta all’istante giusto deviando a rete. Brutto colpo per lo Schio, che si eclissa mentre gli ospiti senza strafare ne segneranno altri due, di cui uno annullato. Dopo un paio di punizioni di Rambaldi intorno alla mezzora, la prima finisce sul Monte Summano mentre la seconda vola lenta e morbida non lontanissima dal sette, dal cilindro i giallorossi oggi in nero al 34′ piazzano un’azione al bacio, la costruzione imbecca Pizzolato a tirare però in equilibrio imperfetto, con il portiere under ospite a bloccare a guantoni in presa il colpo centrale. Da segnalare un minuto dopo anche un’accelerazione di Pilan sempre da sinistra, con diagonale quasi dalla linea di fondo che taglia davanti la porta senza trovare compagni al blitz. Al 41′ lo sgambetto del Valgatara: palla mal gestita in retrovia e mal digerito il colpo rasoterra di “Rambo” libero in area, bravo a stopparsela sul destro e calciare in un fazzoletto, bucando il baby Chiarello. Secondo imbarazzo evidente del reparto difensivo di casa. Prima del break annullato da un fuorigioco dubbio il 3-1 ospite, con Filippini a insaccare e meravigliarsi dell’offside fischiatogli. Niente var al De Rigo, va meglio subito al bar… Prima frazione del testacoda in sostanziale equilibrio dopo il buon approccio scledense, con i valpolicellesi che paiono più maturi e pronti ad approfittare di sbavature altrui.
La ripresa viene inaugurata al 2′ da una volata ancora di Rambaldi in fascia mancina, bravo a bruciare gli inseguitori e incunearsi in area defilato anche se in allungo calcia male, stretto sul primo palo. Gli applausi per il n°7 ospiti arrivano non per l’azione ma per il gesto di fair play che “sbugiarda” il direttore di gara, che aveva concesso un calcio d’angolo francamente “creativo”. L’ottima risposta dello Schio getta le fondamenta per i 45′ molto più convincenti dello Schio, che sull’asse Dalla Via, Gyimah e infine Pillan lanciato – tutto sull’out di sinistra l’azione – all’8′ va vicino al gol: una volta sconfinato in area di rigore il n°11 mette in mezzo cercando l’assist per Pizzolato ma un difensore in scivolata kamikaze salva in area piccola, con la sfera che però va di flipper tra pancia e braccio. Per l’arbitro niente di che, per Camparmò e i suoi reato grave che rimane impunito. Al 15′ ancora altovicentini a premere, e per Bevilacqua è un gol… bevuto dopo la battaglia vinta da due compagni sradicando palla con cattiveria agli avversari, Sacchetto in acrobazia la mette dentro e il centrale difensivo di prima intenzione spara alto. Il direttore di gara vede una deviazione, che forse mitiga l’intento autolesionistico. E’ la volta di Primucci, che rimpiazza… Piazzon alzando baricentro e centimetri dell’undici di casa. Ci prova prima (19′) Pilan con una palombella a spiovere di testa su cui è incerto Cantarelli a respingere con i pugni, mentre Primucci trova il benvenuto al suo ingressi nel match avversario con un fallaccio subito al primo pallone toccato (ammonito Giacomi, da poco in campo al posto di Tonolli infortunatosi), mentre il suo secondo è quello che tramuta nel gol del 2-2 al 22′: Lovato di forza sul fondo destro trova Sacchetto in sortita offensiva, bravo a spedire la sfera al centro dove la primizia di Primucci è assicurata così come l’esultanza. Dopo il pari agguantato la possibile vittoria sembra essere tutt’altro che un miraggio con un quarto di match ancora sul vassoio, e lo Schio ci crede pur rischiando grosso in un paio di momenti. Al 31′ Lovato per gli altovicentini salta il portiere in uscita e deposita in rete ma c’è la bandierina alzata sull’assist di Gyimah, risposta ospite ancora con Rambaldi che sul ribaltamento mette dentro dalla linea di fondo destra una palla succulenta su cui non arriva alcun veronese. Si scorre al 38′ con il primo dei tre match point Schio del finale di gara: bella azione di ripartenza con Viero pescato libero in area da un compagno, buon tiro sul primo palo ma il portiere ospite ci arriva a deviare in corner. Dopo la palla gol Primucci incorna fuori il cross dalla bandierina. La gara ora è un flipper sulle due aree di rigore: al 41′ ancora Viero si fa trovare smarcato da posizione invitante come prima, lo stop non è perfetto e ne risente il tiro sporco che muore sul fondo. Occhio ai veronesi, che stanno soffrendo le pene dell’inferno in retrovia ma che pungono ancora in avanti: applausi moderati ma sinceri per l’uscita alta in presa del baby Chiarello su un traversone infido del Valgatara al 43′, applausi di giubilo per l’uscita con parata a terra sull’occasionissima capitata a Tanaglia al 47′, filtrato in area e che allunga la zampata per batterlo sul tempo, ma il 18enne ha il riflesso buono e salva la sua porta. L’ultimo acuto del confronto corrisponde alla terza chance da tre punti: ce l’ha Primucci sul destro, ancora dal cuore dell’area ma il colpo incrociato di prima è facile preda del portiere al 49′, con mani tra i capelli.
Al 90′ e spiccioli la situazione di classifica muta di poco: per il Valgatara arriva l’aggancio in vetta di un Camisano che però ha giocato una gara in più, mentre lo Schio rimane fanalino di coda del mini-torno a 9 squadra, confermandosi però ancora competitivo e portando a vanti la “missione” giovane che ha spinto il club a presentarsi al via del torneo di primavera d’Eccellenza.