Alessandro Sgrigna ha disputato 500 partite nei professionisti con le maglie del Vicenza (150 partite e 28 reti) del Torino, del Bari, del Verona, ecc. . Dopo l’ultima esperienza come giocatore del Leodari in Eccellenza ha intrappreso la carriera da allenatore guidando il Longare e l’Aurora Cavalponica, formazione veronese di Promozione.
E’ di ieri la notizia che il suo sodalizio con il club veronese si è interrotto ed è da questo che siamo partiti nell’intervista che gli abbiamo fatto: “Sono state due stagioni particolari fortemente condizionate dalla pandemia, e il Presidente della formazione veronese mi ha spiegato che la società intende ridurre i programmi e mi ha, dunque, ringraziato per il lavoro fatto in questo periodo e lasciato libero di trovare un altra collocazione”
Quindi possiamo dire che Alessandro Sgrigna è libero e si guarda attorno? “ La passione per il calcio fa parte della mia vita. Mi piacerebbe ripartire su qualche panchina, ma cerco un progetto importante e credibile”
Nel frattempo porti avanti il tuo progetto di Scuola Calcio per i più giovani: ” Al momento siamo ancora fermi, ma vorremmo poter ripartire quanto prima. Nell’ultimo periodo abbiamo portato avanti questo progetto di una scuola calcio di alta qualità a Bolzano Vicentino, a Olmo di Creazzo e con il Le Torri. Mi auguro di poter iniziare quanto prima”
Questa pandemia di fatto ha fermato il calcio per due stagioni. Pensi che si possa ripartire? ” Io sono molto preoccupato sopratutto per i più giovani. Rimanere fermi così a lungo fa passare l’entusiasmo e la voglia e il rischio della disaffezione è dietro l’angolo. Dopo è vero che molte squadre vanno avanti comunque e che magari i giocatori più esperti sono trascinati dalla passione e continuano. Ma la preoccupazione rimane. Speriamo veramente che si possa ripartire”
Ha ripreso invece il campionato di Eccellenza che tu conosci bene per avervi giocato nella tua ultima stagione con la maglia del Leodari. Qual’è il tuo giudizio sul campionato? “ Ho seguito qualche gara. E’ un campionato imprevedibile e condizionato da una preparazione per forza di cose improvvisata. Ad esempio la qualità dei giocatori del Bassano non si discute, ma prepararsi in quindici giorni ad un torneo così concentrato non è facile. Io sono ancora convinto che possano riprendersi e ottenere il risultato che la piazza si merita. “
Le squadre veronesi, però, stanno dimostrandosi più in palla delle vicentine… “negli ultimi due anni sono stato nel veronese e mi sono reso conto di qualche differenza che avevo già imparato a conoscere nei tempi del Leodari. Il tasso agonistico delle formazioni scaligere è quasi sempre superiore alle nostre, magari compensato da qualche carenza sul piano tecnico e tattico. Loro non lasciano mai la presa e giocano sempre al massimo dell’impegno. In un girone con nove squadre e otto turni, conta molto l’agonismo con cui affronti una gara. E questo evidentemente favorisce le formazioni veronesi”
Chiudiamo parlando del Vicenza, una squadra che tu conosci bene; la salvezza matematica non è ancora assodata. Che cosa ne pensi? Nelle partite che ho seguito io ho visto una squadra solida e ben disposta in campo. Ritengo la salvezza un fatto acquisito che potrà già arrivare venerdì con un pareggio sul campo del Frosinone. Certo per l’anno prossimo la società dovrà potenziare la squadra in alcuni ruoli chiave. Mi auguro che l’anno prossimo i tifosi possano tornare allo Stadio e con il pubblico biancorosso che io ben conosco ed apprezzo la squadra potrà fare ancora meglio.