Il punto di Luciano Zanini sul campionato di serie B
L’appuntamento con la 37^ e 38^ giornata
Se qualche satanello avesse dovuto inventare di proposito un finale di serie B così maldestro, dispersivo, poco attendibile, insomma surreale, non avrebbe certo potuto fare di meglio. Sì d’accordo c’è stato il virus, a cui addossiamo tutte le colpe, però appunto giocarsi promozione e salvezza nello spazio temporale di 10 (dieci ) giorni è qualcosa di “fuori dal coro”. Non bisognava neanche avere la sfera di cristallo per prevedere – come avevo fatto la volta scorsa – che avremmo avuto emozioni a gogò.
Del resto, basta un giocatore importante, o due, che non possono giocare per le più svariate ragioni. et voilà, la frittata è fatta (tanto per volare in alto penso a Kylian Mbappè del Paris Saint Germain, la cui assenza ha strafavorito il Manchester City). Ci sono state in queste due ultime giornate effettivamente cose sorprendenti, che hanno modificato equilibri e posizioni di classifica in maniera sostanziale. In alto, a parte l’Empoli – che aveva comunque perso in maniera netta ad Ascoli (2 a 0), anche se poi martedì scorso ha asfaltato il Cosenza arrivando a quota 70 e così alla promozione diretta – c’è stato un bel rimescolamento di posizioni a tutto vantaggio della Salernitana che ha saputo mantenere i nervi a posto e infilarsi nella seconda piazza alle spalle dei toscani, a quota 64. A questo punto è la candidata più autorevole alla seconda promozione diretta, visto e considerato che il Lecce è incappato in una doppia sconfitta che la dice lunga sul decadimento psicofisico dei salentini, indicati quali destinati al gran salto in serie A. Eugenio Corini in buona sostanza non è riuscito, almeno sinora, a tenere in pugno i suoi che probabilmente hanno pagato una certa supponenza, o meglio la convinzione di aver già raggiunto il traguardo.
Ma in serie B, e soprattutto in questa serie B, non dire gatto fin che non ce l’hai nel sacco. E questo vale sia in cima che in fondo, e anche per il nostro Lane. Se il Lecce si è sgonfiato proprio nel momento topico, oltre a quello della Salernitana va messo in rilievo il ritorno del Monza. Un Monza, quatto quatto, che pareva fuori dai giochi ma che, invece, grazie alle ultime due gare si presenta ora appaiato al Lecce e a tre punti dalla Salernitana. Insomma sono ora tre squadre a giocarsi la promozione diretta e, a mio avviso, non facciamoci prendere la mano da pronostici perchè sarebbe come maneggiare qualcosa di esplosivo (nel senso buono del termine, ossia fare brutta figura). Per questo non voglio ipotizzare nulla, ma solo osservare come finirà questo duello a tre, veramente entusiasmante. Per la cronaca sono in programma domani: Salernitana-Empoli; Lecce-Reggina; Monza-Cosenza. Pare favorito il Monza, pare… Ma poi che ne sarà di Salernitana- Empoli e di Lecce-Reggina? Sicuramente la squadra di Castori metterà in campo tutto quello che ha per conquistare i tre punti decisivi, ma l’Empoli è sempre l’Empoli e può giocare come sa a mente libera, senza pressioni di sorta. Lecce-Reggina è una partita veramente difficoltosa per i pugliesi, perchè si trovano di fronte una delle migliori formazioni del girone di ritorno che, in più, sogna il colpo del playoff, traguardo impensabile sino a qualche mese fa.
Complimenti sin d’ora vanno fatti, invece, a mister Paolo Zanetti che ha saputo forgiare e guidare all’obiettivo dei playoff un sorprendente Venezia, che ha adesso il tempo per prepararsi alle partite importanti con relativa calma e disponibilità di tempo. E complimenti, ormai tradizionali, anche a mister Venturato, il bravo e confermatissimo tecnico del Cittadella il quale ha, anche quest’anno , saputo tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi.
SETTE SQUADRE ( IN CINQUE PUNTI) MIRANO AI PLAYOFF
Posso senz’altro sbagliare, ma non ricordo un campionato di serie B in cui a due giornate dal termine, ci siano state ben sette squadre (nel nostro caso attuale, Chievo, Brescia, Spal, Reggina, Frosinone, Cremonese e Pisa) che si giocano l’ingresso, ambìto, ai playoff da cui poter aspirare alla serie A. E’ un altro frutto del campionato 2020/21 questa bizzarra classifica, che va dal Chievo a quota 50 sino al Pisa con i suoi 45 punti. Ora è chiaro che cinque punti in più sono tanti, e se è vero che in teoria tutto è ancora possibile, la battaglia per entrare nel recinto playoff se la giocano soprattutto quattro delle sette squadre. Oltre al Chievo, la Spal e le sorprendenti (per quello che hanno fatto negli ultimi mesi) Brescia e Reggina. Anche qui trinciare pronostici è un pò inutile, perchè non c’è nulla di certo, e partite come Brescia-Pisa, Lecce-Reggina, Reggiana-Spal sono da tripla. Entella-Chievo, sulla carta pronosticabile come possibile 2, visto che i liguri sono matematicamente retrocessi, è da prendere pure con le pinze, avendo presente che nell’ultima gara disputata la squadra di Volpe ha fatto sudare il Cittadella che ha prevalso solo per 1 a 0. Insomma, anche qui, è tutto da definire e nemmeno la penultina giornata potrà darci i verdetti definitivi.
Sempre a proposito di pronostici, come non sottolineare il risultato inaspettato, veramente poco pronosticato, ottenuto dal Frosinone? Che è andato a vincere a Ferrara contro la Spal, letteralmente scomparsa nelle ultime partite. La squadra di Grosso, proprio con questa vittoria esterna, si è rimessa in corsa, come detto, addirittura per i playoff, visti i suoi 46 punti in classifica. L’appetito viene mangiando, come si sa, e per una piazza notevole come quella ciociara il pensierino malizioso gira alla grande: fare secco il nostro Vicenza e poi chissà….
SCORDIAMOCI DEL BRESCIA, ACQUA PASSATA …
Eccoci ora, purtroppo, alle note meno simpatiche, che riguardano il Lane. Al solo pensiero che, se avesse approcciato qualche partita con ben altro piglio saremmo anche noi in corsa playoff, e non lì a sudare per non rimanere invischiati nella lotta salvezza, un certo qual “fastidio” viene. Comprensibilmente. Purtuttavia ora siamo qui a dover lottare, probabilmente sino all’ultimo minuto dell’ultima gara (Vicenza-Reggiana) per festeggiare la salvezza.
Non è ancora tempo di bilanci adesso, bensì quello di non mollare per alcun motivo. Come invece è successo inopinatamente martedì pomeriggio al Menti. Cose da non credere! La partita si era messa davvero niente male, con il Lane (Meggiorini e Giacomelli in particolare) ben intonato e in grado di rispondere colpo su colpo ai bresciani. Direi, anzi, che nei primi 35 minuti ho visto un bel Vicenza, all’altezza di una gran bella squadra come le rondinelle bresciane. Ai punti, viste anche le occasioni, il Lane prevaleva. Fino al 35′ però: poi da quel momento la notte è scesa sul Menti con la dea Eupalla che decideva di ricambiare la partita dell’andata, come ricorderete finita 3 a 0 a nostro favore con le reti di Da Riva (2) e Cappelletti. In un pugno di minuti si è compiuto il misfatto di subire una tripletta, tre veri e propri ko in grado di annichilire i biancorossi e i tifosi. Prima l’islandese Bjarnason (ormai veterano della serie B) e poi Alfredino Donnarumma, hanno inchiodato il Vicenza ad una sconfitta poco onorevole per come è maturata.
Un errore certamente può capitare, come una disattenzione, una leggerezza, però tre di seguito no. Dispiace in particolare per il fallo commesso in area da Cappelletti che in genere è attento, ma questa volta è caduto nella trappola tesagli da Ayè, che rimane un talentino di prim’ordine, visto come si muove in campo e per i gol decisivi che ha segnato per la sua squadra. Un Brescia, come detto, che si è fatto vedere per quello che è: candidata di diritto ai playoff e forse, allo stato, quella più accreditata, visti i passi falsi delle sue più dirette concorrenti, Chievo e Spal. Della Spal abbiamo detto, del Chievo mi rimane abbastanza sorprendente che negli ultimi tempi abbia letteralmente sbracato, buscando diverse volte e anche in maniera pesante (vedi la sconfitta subita contro il Venezia per 3 a 1). Soprattutto non riuscendo neanche a vincere in casa contro la Cremonese di Pecchia (1 a 1). Ma tornando al Lane, ora non serve più pensare al Brescia e a quello che è stato. Acqua passata, dobbiamo solo pensare a Frosinone….
A FROSINONE CON LA TESTA SULLE SPALLE, STAVOLTA…
Già, Frosinone. Allo Stirpe, il campione del mondo Grosso ci aspetta col fucile puntato. Lui, diventato famoso in tutto il mondo per quel suo gol straordinario che diede il pass per la vittoria all’Italia ai Mondiali, ha rilevato da poco un altro grande, come Alessandro Nesta, sulla panchina dei ciociari portando in salvo la squadra, messa maluccio. Adesso, a quota 46, ossia a quattro punti dai play off e con sei punti a disposizione nelle ultime due gare, scomettiamo che farà di tutto per battere il Lane?
E’ ovvio, purtroppo, e i biancorossi proprio per questo sono chiamati a fare senza se e senza ma l’ultimo sforzo (credevano, dall’esultanza del gol di Cappelletti a Chiavari, di averlo già fatto…) per evitare malaugurate sorprese. Ripeto: lasciamo perdere il recente passato e quello meno recente! Guardiamo a questa partita anche come segno di forza, di compatezza, di attaccamento ai colori biancorossi. Dal mister all’ultimo “panchinaro”. Tutti devono concorrere a saltare l’ultimo ostacolo. Per esami e bilanci c’è tempo. Prima bisogna festeggiare la salvezza. In Ciociaria, la terra di Mimmonostro. Domenico Di Carlo.
Luciano Zanini