L’Inter (75) interrompe la sua serie lunghissima di successi (11) ma mantiene l’imbattibilità che dura praticamente da un girone intero (l’ultima sconfitta fu con la Sampdoria all’epifania) e il pareggio di Napoli fa dire a Conte che questo risultato “riduce le speranze di chi insegue”. E’ vero che il vantaggio nei confronti del Milan è diminuito di due lunghezze e che oggi i rossoneri sono a -9, ma le gare che mancano alla conclusione sono ora 7 e sulla strada verso la meta finale non c’è più una delle avversarie più pericolose. Nelle prossime giornate la squadra nerazzurra è chiamata ad impegni sulla carta non laboriosi con Spezia, Verona, Crotone e appunto Sampdoria con cui c’è da vendicare lo sgarbo dell’andata. E in queste gare potrebbe vanificare i tentativi di inseguimento e coronare il sogno scudetto.
Con il Napoli, l’Inter ha dimostrato carattere e temperamento: andata sotto per il classico gollonzo (traversone di Insigne da posizione molto decentrata e bisticcio Handanovic e De Vrie con palla che finisce nel sacco con la difficoltà anche di capire chi sia stato tra i due ad doversi intestare il merito dell’autogol) ha reagito e trovato il pari con un bel gol di Eriksen, riuscendo poi a contenere il furore agonistico dei partenopei. Il Napoli (60) vincendo avrebbe potuto raggiungere in classifica la Juventus giocandosi le possibilità di Champion’s, possibilità che cambiano oggi prospettiva con la decisione delle tre italiane (Inter, Milan e Juventus) di aderire alla Super Lega. Ma di questo avremo modo di parlarne nei prossimi giorni.
E’ stata una giornata che si è differenziata dall’ultima per i risultati delle prime sette: mentre una settimana orsono erano risultate tutte vincenti stavolta anche per la coincidenza dei due scontri diretti, solo 3 delle prime 7 hanno ottenuto il bottino completo: il Milan (66), l’Atalanta (64) che ha battuto la Juventus (62) e la Lazio (58).
Ha conquistato i tre punti il Milan orfani di Ibrahimovic, ma comunque in grado di imporsi sul Genoa grazie ad una rete di Rebic rimontata da Destro e decisa da una sfortunata autorete di Scamacca che colpisce con la schiena. Nel finale due salvataggi sulla linea impediscono al Genoa di cogliere il pareggio.
I bergamaschi hanno vinto una partita complicata con i bianconeri: il risultato più equo sarebbe stato un pareggio con la squadra di Pirlo ( pur priva di Ronaldo e con un Chiesa che ha dovuto lasciare dopo un ora di gioco) in grado comunque di impensierire la retroguardia atalantina. Nel finale una conclusione di Malinovski è stata deviata nettamente e si è insaccata alle spalle dell’incolpevole Szczesny e l’Atalanta ha conquistato i tre punti, scavalcato gli avversari odierni al terzo posto e mandato in crisi proprio Pirlo che sembra decisamente in pericolo: l’esonero di Mourinho al Tottenham ha acceso le attenzioni della tifoseria che vorrebbero lo Special One in bianconero proprio in ottica Super Lega. E per una volta sembra che l’idea non sia solo della tifoseria ma anche della dirigenza.
Ha vinto anche la Lazio che ha ritrovato Immobile autore di una doppietta ma ha anche subito tre gol dal Benevento. I campani oltre ai tre gol realizzati nella porta laziale hanno infilato due volte anche la propria porta con il difensore De Paoli e con il portiere Montipò.
I risultati dunque riscrivono la classifica con l’Inter che adesso ha nove punti di vantaggio sul Milan (con il vantaggio degli scontri diretti in caso di arrivo a parità di punti), 11 punti sull’Atalanta (anche in questo caso i nerazzurri milanesi in vantaggio), 13 sulla Juventus (con cui deve essere giocata ancora la gara di ritorno dopo il successo per 2-0 nella gara d’andata), 15 sul Napoli e 17 sulla Lazio (anche con loro l’Inter è in vantaggio negli scontri diretti). Appare per contro tagliata fuori la Roma (54) che ha perso con il Torino subendo la nona sconfitta stagionale e dimostrando di essere già con la testa alla semifinale di Europa league dove deve tenere alto il blasone italico. Il settimo posto non dovrebbe essere in discussione visto che la squadra di Fonseca vanta 8 punti di vantaggio sul Sassuolo (46) anche se la squadra di De Zerbi sembra avere più motivazioni in questo momento e ha vinto con merito sulla Fiorentina mettendo in evidenza un ritrovato Berardi pronto anche per la Nazionale. Il Sassuolo incrementa oltretutto il suo vantaggio sul Verona (41) che ha perso con la Sampdoria una gara in cui è stata in vantaggio nel primo tempo ma ha mollato nella ripresa. La squadra di Juric ha perso la smalto del girone d’andata e nelle ultime 5 gare, ha ottenuto una sola vittoria e 4 sconfitte. A proposito di Sampdoria (che è ancora in attesa della conferma di Ranieri in panchina) è in fase di crescita ha ora 39 punti e potrebbe insidiare proprio il Verona sulla nona piazza.
Nella fascia di centro della classifica importanti successi del Bologna (37) che ha battuto lo Spezia e dell l’Udinese (36) che ha superato il Crotone. Protagonista nel bene e nel male di questa partita è stato De Paul, che prima ha segnato una doppietta e dopo si è meritato il cartellino rosso. Per queste due squadre l’operazione salvezza può dirsi compiuta con un vantaggio del tutto rassicurante sul Cagliari, terzultimo con 25 punti.
Chi deve rimanere ancora all’erta è il Genoa (32) sconfitto dal Milan e lo Spezia (32) mai in partita contro il Bologna. Ma soprattutto devono cambiare passo la Fiorentina (30) e il Benevento (30) che hanno rimediato due sconfitte contro Sassuolo e Lazio e sono state raggiunte a quota 30 dal volitivo e positivo Torino che ha ribaltato il risultato contro una Roma spenta e rimaneggiata. Nelle ultime 5 partite il Torino ha messo in cantiere 10 punti con tre successi e il pareggio sulla Juventus e ha mandato in tilt la bassa classifica dove il Cagliari (25) è riuscito nell’impresa di battere il Parma (20) condannandolo quasi alla retrocessione (la matematica assegna ancora qualche possibilità alla squadra di D’Aversa). Certo i parmigiani devono prendersela solo con loro stessi, perché riuscire nell’impresa di perdere una gara che fino al 90 e oltre si sta conducendo non è da tutti. Il Cagliari si giocherà la permanenza nella massima categoria nelle ultime gare puntando a raggiungere almeno una delle tre squadre che gli stanno sopra di 5 lunghezze.
Se il Parma è spacciato le possibilità di rivedere in serie A l’anno prossimo il Crotone (15) sono ridotte al lumicino e già nelle prossime gare potrebbe essere questo il primo verdetto matematico di questa stagione.
In classifica marcatori rimangono al palo i primi tre: Ronaldo assente per infortunio si mantiene a quota 25 seguito da Lukaku fermo a 21 e a Muriel, terzo a quota 18, Segna ancora Simy del Crotone che avvicina a Muriel con 17 realizzazioni, mentre si rivede Immobile (che dopo 8 partite a secco) realizza una doppietta e si porta al quinto posto con 16 gol A quota 15 rimane il quartetto composto da Ibrahimovic, Lautaro, Insigne e Vlaovic. Mentre a 13 reti, Berardi del Sassuolo con una doppietta raggiunge Joao Pedro del Cagliari e Zapata dell’Atalanta.
Federico Formisano