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Corato (Chiampo): la programmazione impossibile

Scritto da Federico Formisano

Non riusciamo a capire bene se quello di Giandomenico Corato, direttore generale del Chiampo, sia più un urlo di dolore o un urlo di rabbia, ma partendo dal presupposto che la volontà di ripartire e di ripartire alla grande è del tutto intatta, propendiamo più per una reazione di rabbia:”Metteteci nella condizione di ripartire, dateci gli strumenti per programmare la stagione, è noi saremo pronti a rimetterci in pista – dice infatti Corato – anzi siamo già partiti, ma adesso attendiamo di vedere finalmente chiarezza nel nostro futuro

Ma andiamo con ordine: “Noi – spiega il nostro interlocutore – siamo già partiti per tempo per programmare la prossima stagione ed il primo passo è stata la conferma di Giovanni Rapanello come responsabile del settore giovanile e di Robertino Negro come direttore sportivo. Con Rapanello stiamo facendo un lavoro importante già da qualche tempo e abbiamo anche investito più di qualche risorsa (quest’anno ad esempio siamo andati a prendere alcuni elementi del 2004 nei quali crediamo molto e sui quali stiamo lavorando con una visione di prospettiva).  Perchè nel vivaio crediamo moltissimo.  Il settore giovanile verrà strutturato sempre meglio con figure professionali importanti: ad esempio con un preparatore atletico specifico per i giovani che dovrà occuparsi di rimettere in condizioni atletiche giovani che sono rimasti fermi per più di un anno. Ma non posso nascondere di essere seriamente proccupato del futuro: quali sono le intenzioni della Federazione? Quale futuro stanno preparando per noi? Quale sarà la  programmazione che hanno in mente? 

Robertino Negro

Che cosa chiedi nello specifico alla Federazione? Che ci sia chiarezza sulle regole : prendiamo ad esempio i fuori quota, quest’anno si doveva impiegare un 2000, un 2001 e un 2002; quali saranno i fuori quota della prossima stagione? arriveranno i 2003? Dobbiamo saperlo per tempo. Vedi secondo me la corrente stagione non è nemmeno partita: dal mio punto di vista è come se dovesse essere neutralizzata: prendiamo una società come il Chiampo che ha investito parecchio in giocatori che rischiano di finire tra gli svincolati senza che praticamente siano mai stati utilizzati, prendiamo i giocatori in prestito per i quali è stato pagato una somma che finiscono con l’essere impiegati con il contagocce. Secondo il nostro punto di vista questa è una stagione che non dovrebbe essere nemmeno iniziata e quindi con la conferma della situazione tesseramenti e vincoli. Si riparte in sostanza da dove abbiamo lasciato.  Mi rendo conto che sono scelte che non possono piacere a tutti e posso capire il Presidente Ruzza che si trova in una situazione difficile con molti che lo tirano per la giacchetta, ma le decisioni devono arrivare non possiamo più attendere. Anzi devono arrivare il più in fretta possibile

Siete soddisfatti della prima parte della stagione (che com’è scontato sarà anche l’unica parte di quest’anno) ? Non siamo contenti della prima parte del campionato ma comunque abbiamo una fiducia estrema nella capacità del nostro mister Rezzadore e del suo staff. (Il Chiampo aveva messo a segno 5 punti in 6 gare NDR)   E sappiamo da tempo immemore che lui lavora con la squadra in modo da uscire alla distanza, ma questo non è stato possibile visto che abbiamo giocato solo 6 partite. Per questo motivo abbiamo deciso di confermare il nostro mister e il suo staff. Denny è venuto a Chiampo perchè ha intuito che c’è un progetto importante e ha accettato di continuare la sua attività con noi. 

Rezzadore e Corato

Vi siete allenati  in questo periodo?  La squadra a dicembre ha cessato gli allenamenti e poi non gli abbiamo più ricominciati perchè era chiara la sensazione che il campionato era di fatto concluso e perchè c’erano stati alcuni casi di Covid all’interno del gruppo,  Tuttavia abbiamo fatto un lavoro importante di prospettiva chiedendo a Denny Rezzadore si svolgere una fase di preparazione per i più giovani. Così finchè non siamo passati in zona rossa i nostri Juniores, insieme ai 2004 e ai giovani della prima squadra (Cogo, Filippozzi, Lovato, Pernigotto, Serafini, ecc. ) si sono allenati individualmente e seguendo i protocolli, sotto la guida dell’allenatore degli Juniores Matteo Preto Martini affiancato, appunto,  da Rezzadore che ha trasmesso loro tutto il grande bagaglio di conoscenza ed ha aiutato a far crescere un gruppo in cui crediamo molto.  E nel contempo ha potuto valutare i giovani meglio di quanto avrebbe potuto andando semplicemente a vedere la gara del sabato.  E, anzi,  non appena sarà possibile questo gruppo riprenderà gli allenamenti.

Cogo uno dei giovani su cui il Chiampo fa affidamento

L’obiettivo del Chiampo rimane dunque immutato?Si certamente, anzi vorremmo nei limiti del possibile migliorarci, se ci sarà a rinforzare la squadra non ci tireremo indietro e in questo senso il nostro presidente Ivan Peloso e la società tutta è stata esplicita: però lo ribadisco ci vuole chiarezza. Da settembre contiamo di riprendere al massimo ma che sia chiaro vogliamo che la situazione sia al massimo agevole e chiara: niente protocolli complicati, ecc. Intanto contiamo appena usciti dalla zona rossa di fare ripartire il settore giovanile e pensiamo anche che anzichè fermarsi come negli anni scorsi a maggio potremmo proseguire l’attività anche nel mese di giugno. Il nostro obiettivo in sostanza è quello di crescere come società e come ambiente. 

Corato, Rezzadore, Carraro, Negro: il Chiampo riparte da loro

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Federico Formisano