L’Inter (65) avrebbe dovuto ospitare il Sassuolo ma la gara è stata rinviata per alcuni casi di Covid che hanno colpito la squadra nerazzurra (Handanovic, Vecino, D’Ambrosio, De Vrii) L’Inter è una delle squadre della massima serie che ha avuto il maggior numero di casi di Covid (ben 14 e oltre a quelli citati sono passati dalla quarantena Skriniar, Bastoni, Brozovic, Young, Gagliardini, Kolarov, ecc. ) Tuttavia per la consueta regola che almeno due delle sette squadre di testa non riescono a vincere, il vantaggio dell’Inter rimane inalterato nei confronti della Juventus e della Roma. E quindi anche questa giornata si chiude tutto sommato in maniera positiva per la capolista.
In classifica, quando mancano dieci gare alla conclusione della stagione, l’Inter vanta un vantaggio di 6 punti sul Milan, di 10 sulla Juventus e sull’Atalanta, di 12 sul Napoli, di 15 sulla Roma e di 16 sulla Lazio. E Milan, Atalanta e Roma hanno anche una gara in più dei nerazzurri.
Il Milan (59) comunque acquisisce un duplice vantaggio in questa giornata: batte la Fiorentina rimontando dal 2-1 con cui si era chiuso il primo tempo e torna a guadagnare sulla Juventus (55) che è incappata nell’incredibile sconfitta casalinga con il Benevento (29). La squadra campana veniva da un ciclo terribile avendo ottenuto nel girone di ritorno appena 4 punti frutto di quattro pareggi con Spezia, Roma, Bologna e Sampdoria, e non vinceva dalla gara con il Cagliari del 6 gennaio. Nell’ultimo periodo aveva subito quattro gol dall’Atalanta, dal Crotone, dall’Inter e dalla Fiorentina e tre gol dal Verona; la sua difesa ha incassato più gol di tutte le squadre della A con la sola eccezione di Parma e Crotone.
Eppure il team di Pippo Inzaghi è passato indenne dalla trasferta di Torino: è bastato, infatti, il gol di Gaich per raccogliere tre punti fondamentali per la classifica. Va detto che i bianconeri hanno trovato sulla loro strada il portiere Montipò capace di ergersi ad estremo baluardo della sua squadra con parate prodigiose che unite a qualche battuta a vuoto degli attaccanti ha determinato il risultato. Questa sconfitta sembra decretare la parola fine all’esperienza di mister Pirlo sulla panchina bianconera; dopo l’eliminazione in Champions all’ex centrocampista della Nazionale dovrebbe servire un prodigioso recupero nelle ultime dieci gare della stagione, oltre all’obiettivo della Coppa Italia la cui finale (con l’Atalanta) è fissata per il 19 maggio.
Nel Milan è importante il recupero pieno di Ibrahimovic. Non solo contro la Fiorentina (29) ha aperto le marcature ma ha anche rappresentato un indubitabile vantaggio psicologico per il team rossonero che nel secondo tempo ha dimostrato il suo valore rimontando le reti gigliate e riuscendo a contenere i tentativi avversari. La sconfitta ha determinato la decisione di mister Prandelli di lasciare la guida dei toscani con dichiarazioni che denotano l’onestà della persona, ma anche la tensione che l’ex mister della nazionale ha impegnato nel risollevare i gigliati dalla bassa classifica.
Chi non smette di stupire è l’Atalanta (55) che raggiunge la Juventus sul terzo scalino e punta ad un travolgente finale di stagione. Con le reti di Malinovski e di Zapata i bergamaschi hanno lasciato al palo il Verona che sembra avere perso lo smalto di qualche tempo addietro e giungono alla terza sconfitta consecutiva.
E’ stata questa l’ennesima settimana negativa della Roma (50) che ha subito la sua ottava sconfitta stagionale, la quarta del girone di ritorno. I giallorossi di Fonseca hanno così rilanciato il Napoli (53) che sale a due soli punti da Juventus e Atalanta e dovendo ancora recuperare la gara con i bianconeri puntano in alto. I partenopei hanno vinto quattro delle ultime cinque gare giocate e non perdono dalla gara con l’Atalanta. Importante oltretutto è il recupero di Maertens che con Politano e Insigne può comporre un trio di piccoletti difficili da controllare.
Si salva invece la Lazio (49) che batte l’Udinese con il gol di Marusic ma non risolve del tutto i problemi di un attacco che pare essersi fermato con Immobile a secco dal 7 febbraio (gara con il Cagliari) , Correa fermo a tre reti e solo Caicedo peraltro impiegato con il contagocce in grado di mantenere fede alla fama.
Fermo il Sassuolo (39) nel gruppo di mezzo rimangono al palo il Verona (38) e l’Udinese (33) e ne approfittano per scalare qualche posizione la Sampdoria (35) che ha battuto il Torino con un gol di Candreva e il Bologna (34) che ha superato il Crotone che alla fine del primo tempo vinceva 2-0.
L’altro dato di fatto di questa giornata riguarda la zona bassa della classifica dove si è accentuato lo stacco tra il gruppetto delle ultime quattro e le formazioni che stanno sopra. Infatti hanno vinto il Genoa (31) nello scontro diretto con il Parma (19) grazie alle due reti di Scamacca che hanno rimontato l’iniziale gol di Pelle, il Benevento (29) in casa della Juve, e lo Spezia (29) nell’altro scontro diretto con il Cagliari (22). Adesso a quota 29 ci sono appunto Benevento, Spezia e Fiorentina che hanno 6 punti di vantaggio sul Torino e 7 punti sul Cagliari con i granata che devono ancora recuperare la gara con la Lazio. A questo punto appare abbastanza compromessa la corsa del Parma (19) che deve fare la corsa sul Torino e quella del Crotone (15) a cui pare non essere servito il cambio di allenatore con Cosmi al posto di Stroppa.
In classifica marcatori Ronaldo rimane fermo a 23 reti seguito da Lukaku a 19. Muriel è terzo a quota 16, mentre Ibrahimovic è quarto con 15 gol. Lautaro e Immobile seguono con 14 segnature mentre Insigne è raggiunto a 13 da Simy e Joao Pedro.
Come facciamo già da qualche settimana proseguiamo a commentare anche il massimo campionato italiano.
Qualcuno si chiederà che cosa c’entra il calcio vicentino con la massima serie nazionale. Intanto rispondiamo che trattando l’argomento calcio non possiamo esimerci dal dare uno sguardo anche a questo campionato, in secondo luogo perché la vetrina della serie A in un momento in cui il calcio minore è fermo si è presa la scena e in molti abbiamo iniziato a seguirlo con maggior interesse rispetto all’anno scorso. E se proprio vi sembriamo presuntuosi, perdonateci….
Federico Formisano