Serie B

E ora al Bentegodi: è di scena Riccardo X°

Il  punto di Luciano Zanini sul campionato  di serie B

L’appuntamento  con la 27^ giornata

   

E ORA AL BENTEGODI: E’ DI SCENA RICCARDO X°

Quante cose sono successe nelle ultime due giornate di serie B… Partite, sorprese, gol straordinariamente belli, e soprattutto tanto Lanerossi Vicenza con il suo nome storico, ridiventato  nuovo di zecca. La dicitura, peraltro onorevole e rispettabile, di “VIrtus” è stata accantonata di recente, come noto, forse per fare un bagno rigeneratore nell’antica gloriosa “vicentinitas“ calcistica, quella  dei vent’anni ininterrotti di serie A, del grande campionato finito alle spalle della Juventus, della Coppa Italia e altro ancora. Martedì scorso poi, alla vigilia della partita contro la Cremonese (la Crema per i suoi tifosi), pensando appunto alla precedente, Vicenza – Pisa, mi sono chiesto: ”Era meglio che il Vicenza avesse vinto, magari con un gollazzo alla carlona, su una deviazione senza gloria, oppure pareggiato con un gol “mondiale”, come quello messo a segno da un super Meggiorini?

Foto di S.Sartore su Facebook VIcenza

Che, alla veneranda età di 35 anni con tantissimi campionati sulle spalle, ha estratto dal cilindro della sua classe il coniglio della rovesciata aerea con tanto di sforbiciata gambe all’aria, capace di annichilire il portiere Gori e la difesa del Pisa, facendo esplodere in aria Vicenza e provincia con tutti i suoi tifosi. A chiunque ami il calcio – quindi anche ai tifosi e agli addetti ai lavori di matrice pisana – e  abbia visto un gol del genere, sono strabuzzati gli occhi, e la bocca si è aperta in un’espressione di spontanea ammirazione. Del resto, ogni capolavoro – sia d’arte che calcistico – sempre tale rimane, con annessi e connessi che rallegrano lo spirito. E il gol capolavoro di Riccardo, il veronese, non sfugge alla regola, ma la conferma in toto! Per cui, tornando al quesitone iniziale mi sono risposto, e rispondo, senza rimorsi che preferisco sia andata così, cioè aver pareggiato ma avendo visto un gol straordinario, di quelli che  rimangono impressi nella memoria e negli annali del calcio. Non è la prima volta, come noto, che Meggiorini compie imprese simili: la rovesciata spettacolare con gol fa parte indissolubile del suo bagaglio tecnico e personalmente ne ho viste due dalla tribuna, per non parlare poi di quelle  altre ben riuscite ma non premiate dal gol.

Dunque, stavolta grande spazio a Meggiorini, come giusto  segno di apprezzamento della sua classe! Mi viene in mente il presidente del Chievo, Luca Campedelli, che di Meggio è sempre stato grandissimo estimatore, tanto da volerlo a tutti i costi in squadra diversi anni fa: penso, con il massimo rispetto, che il patron del Chievo si senta  un po’ come il classico “cornuto e mazziato”: tradito dal suo pupillo con un’altra squadra, tornato bomber alla grande mentre i gialloblù talora latitano in avanti, segnando poco rispetto alla mole di gioco espresso! Chiudo qui con il Meggiorini che a Pisa si merita un bel 9,  per il supergol ma anche per il resto, e che ritroviamo quattro giorni dopo al Menti spietato goleador.

 A PISA IL VICENZA CHE PENSAVO, UN BEL VICENZA…

Dopo il pareggio con la Spal, avevo scritto di un Vicenza forte e quadrato – magari un pò tartassato dall’arbitro – che avrebbe meritato i tre punti. Ero convinto che anche a Pisa avrebbe fatto bella figura perché la squadra c’è, anche se davanti alla porta avversaria mi hanno deluso ancora una volta i vari Longo e Gori privi di freddezza, precisione e cinismo, doti  che ogni buon attaccante di serie B deve possedere. Se, come si spera, per la famosa legge del calcio le occasioni bruciate tornano indietro, allora saremo ripagati da tanto sperpero. Così come è accaduto con la Cremonese, una vera boccata d’ossigeno per i colori biancorossi. Ma prima di parlare della partita di martedì sera contro i grigiorosssi vorrei spendere ancora due parole sulla prova del Vicenza all’Arena Garibaldi. Premesso che il Pisa è per me una big-mancata ( ma solo fino ad ora, poi si vedrà) per una serie di ragioni che ho già illustrato, la gara giocata dal Lane sotto la torre pendente è stata in linea con il nuovo corso post-Venezia, e ha mostrato una squadra tosta, consapevole dei propri mezzi, capace di mettere sotto i pisani. Ancora una volta un po’ sfortunata, vedi l’incidente a Zonta, vedi Pasini fuori campo e becchi il gol, vedi Gori in veste di babbonatale quando siamo in quaresima.

La rovesciata di Meggiorini a Pisa

Il 2 a 2 del Pisa va ricordato inoltre anche per gli altri gol messi a segno: come quello di Dalmonte, quasi un colpo di fioretto sul primo palo,  quello di Mazzitelli che possiede un gran tiro: se lo lasci libero non perdona. Poche righe ancora sulla 25.ma giornata, ormai archiviata, per sottolineare la goleada della Cremonese che ha rifilato uno spietato poker al Frosinone, ma soprattutto direi il poker della Reggina alla Spal: vincere a Ferrara segnando quattro reti lascia di stucco, e qui ribadisco che gli emiliani visti al Menti non mi avevano particolarmente impressionato. Poi, la caduta (terza di seguito!) del Chievo a Cosenza, campanello d’allarme per Aglietti e compagni, perché se con il Monza non meritava di perdere, contro i calabresi i gialloblù non sono stati all’altezza della propria fama, facendo sì gioco ma senza concretezza. Infine, una grande partita finita in parità, tra Empoli e Venezia. Ho visto due formazioni forti, legittimamente ai vertici della classifica, che hanno dato spettacolo sino all’ultimo minuto di gioco onorando il campionato cadetto.

CON I GRIGIOROSSI UN BEL TORTINO ALLA CREMA… CI VOLEVA

Sempre alla vigilia della partita-salvezza contro la Cremonese avevo qualche dubbio su Meggiorini: vista l’età – pensavo – e visto che un certo appagamento fuoriesce quasi sempre dopo partite e prestazioni super, con tanto di lodi e applausi a gogò, era abbastanza prevedibile un certo rilassamento. Pensavo appunto così, ma non avevo fatto i conti con MN, il nostro Mimmone che una ne fa e cento ne pensa. E cosa ti va a scovare il mister vicentino, lasciando di stucco i grandi scienziati della dottrina calcistica che prosperano in ogni luogo (non per niente in Italia ci sono 40/50 milioni di CT) ? Prende l’attuale bomber del Vicenza e gli fa fare quello che in campo ha fatto solo poche volte – almeno che io ricordi pur avendolo visto giocare per tanti anni – ossia la punta centrale. Già, cari lettori, proprio la punta di diamante dell’attacco, quella che si scatena davanti alla porta, che ci sa fare a inquadrarne lo specchio in qualsiasi frangente, che mette dentro la palla anche se tira solo un paio di volte nell’arco dei 95 minuti. E, appunto, contro la Crema, eccoti servita la sorpresa. Davanti è schierato il duo più in forma del momento (insieme con Giacomelli), ossia Meggio e Dalmonte, prima e seconda punta. Sappiamo come è andata, ossia alla grande, con Meggiorini trasformato in freddo goleador che in totale scioltezza segna due reti- fotocopia. La prima su assist dell’intraprendente Barlocco, la seconda su delizioso appoggio di Giacomelli, che è parso come un invito verbale: “Riccardo, prendi ‘sto assist e segna, non puoi sbagliarlo.” E il bomber n. 69 non ha sbagliato, con la palla ci sa fare, non si impappina. Sul 2 a 0 le ansie ataviche della panchina e dei tifosi si sono placate, senza però dimenticare  che la Cremonese ha fatto la sua bella figura, eccome. Tanto da mettere a segno il solito gol – bella l’esecuzione della vera punta centrale Ciofani – e arrivare ad un passo dal pareggio che avrebbe – ne sono convinto – fatto stramazzare il Lane, perchè in queste partite conta anche quel pizzico(ne) di fortuna che, quando gira male , hai voglia di pedalare. Parlo della parata-miracolo di Grandi, che vale come un gol e forse anche di più, per arrivare all’altra scelta determinante di Mimmonostro. Quella dei cambi giusti, in particolare il numero 7 Nalini che, appena entrato, ha dimostrato come ci sappia fare nel suo ruolo.

Gol di Nalini (foto di S.Sartore)

 

E’ stata insomma la serata dei veronesi (della provincia), quali sono Meggiorini e Nalini, con quest’ultimo che si inventa un tiro alla Domenghini, di quelli che ti lasciano in sospeso finchè non vedi che finiscono in rete, dopo aver bastonato il palo alla sinistra del buon Alfonso, bravo ex-biancorosso. Solo allora ti accorgi del valore di una rete del genere. Così, sul 3 a 1, la partita finisce e la Cremonese deve soccombere, nonostante abbia giocato una buona gara, dimostrando di essere in ripresa dopo la cura dell’avvocato Pecchia, il quale a bordo campo per tutta la partita si è sbracciato, correndo su e giù come un furetto. Bilancio della 26 giornata per il Lane: tre punti puliti puliti, finalmente dopo tanti troppi pareggi, con distacco dalla Crema e dalla zona pericolante, anche se di strada da fare ne rimane molta perché le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Basta ricordare solamente che nella stessa serata il Pescara ha battuto fuori casa il Cittadella, e l’Entella ha fermato il Lecce, per significare che qui non ci sono certezze se non quelle proposte dalla matematica. Finchè non sei matematicamente fuori, o dentro, può veramente succedere di tutto.

RICCARDO X° CONTRO IL SUO PASSATO….

Questa volta parlo poco di classifica e delle altre squadre perché in questo momento  mi sento più coinvolto nella “svolta” del Vicenza che continua a fare punti. Certo, era indispensabile farli contro una concorrente diretta alla salvezza come la Crema, ma è chiaro che ogni partita, anche quella sulla carta proibitiva, deve essere affrontata con lo spirito di “fare punti”. A cominciare proprio dal prossimo incontro che ci vede impegnati al Bentegodi di Verona contro una delle più forti del campionato cadetto, il Chievo. Qui il pronostico è a favore dei padroni di casa i quali, dopo un periodo nero (tre sconfitte di seguito, roba forte), si sono ripresi martedì scorso battendo il Pordenone con un perentorio 3 a 0. Avremo di fronte insomma il solito Chievo, quello che annovera fior di giocatori bravi, esperti, anche fuoriclasse come Giaccherini e Obi, capaci di prodezze individuali che risolvono le gare. Direi comunque che la squadra è forte in tutti i reparti con un attacco fornitissimo: Fabbro, De Luca, Djordjevic, Giaccherini, Margiotta, lo stesso Garritano che spazia su tutto il fronte. Il centrocampo con i vari Obi, Palmiero, Ciciretti, Viviani, Bertagnolli. Difesa pure di primo piano con il forte Mogos, Renzetti, Vaisanen (rimasto fuori molto tempo per infortunio), Rigione, Gigliotti e Leverbe. Per finire c’è un portiere dal futuro luminoso come Adrian Semper. Insomma non c’è trippa per gatti, e in altre parole per fare punti a Verona il Lane deve dare tutto il meglio di sé, senza risparmio. Lo farà, ne sono convinto, anche se a questo punto del torneo questa gara se la poteva giocare con relativa tranquillità psicologica se solo avesse quattro/cinque punti di più in classifica, cosa sfumata per tutto quello che sappiamo. Con i se e i ma non si costruisce, per cui occhio puntato sul Chievo che va temuto sì, ma non tanto da subirlo. Conoscendo un pochino Mimmonostro che, a sua volta, conosce il mondo gialloblù dall’interno, penso che vorrà fare la partita dell’anno. E con lui certamente l’ex-bandiera del Chievo Verona, Riccardo Meggiorini, che non si era lasciato proprio benissimo (o sbaglio?). Ebbene, proprio Riccardo X° (visti i dieci gol segnati) darà l’anima per farsi rimpiangere, a partire dalle 19 della tarde di lunedì 8 marzo. Così è nel calcio come nella vita.

Il Chievo

Luciano Zanini

 

Sull'Autore

Luciano Zanini