Manca ancora una partita (quella fra Verona e Parma di questa sera al Bentegodi) per completare il quadro della 22 giornata, ma certo non c’è stato modo nel consueto programma spalmato del week end di annoiarsi.
Delle sette sorelle che guidano la classifica, tre ricorderanno a lungo la ventiduesima e non certo con soddisfazione o gioia: Il Milan che ha inopinatamente perso con lo Spezia, la Juventus che ha subito l’onta della sconfitta con il Napoli e la Lazio che ha perso a Milano con l’Inter.
Tre sconfitte maturate in maniera differente ma che hanno indubbiamente pesato sulle aspettative delle tre big del nostro campionato: I rossoneri di Pioli hanno lasciato molte perplessità per il modo in cui è maturata la sconfitta in terra ligure. E’ vero che la sbarazzina squadra allenata da mister Italiano è un avversaria che tutti dovranno prendere con le pinze ma il Milan non è mai sembrato veramente in partita: due gol subiti, una traversa colpita dagli scatenati liguri e sopratutto un tabellino che parla di zero tiri mandati da Ibrahimovic e company verso la porta di Provedel.
Eppure Pioli aveva recuperato quasi tutti i suoi campioni con Benaccer e Calhanoglou regolarmente in campo accanto a Hernandez, Leao, Ibrahomovic e c. Loro avranno sottovalutato lo Spezia, ma certamente Italiano (che noi conosciamo per l’impresa di Arzignano e sappiamo della stima che ha di lui il presidente Chilese) non merita di essere sottovalutato: la sua squadra corre come poche e gioca in maniera brillante pur non avendo campioni. Prendiamo Giulio Maggiore il capitano (a soli 22 anni!!): cresciuto nello Spezia ha giocato nelle giovanili del Milan prima di rientrare nella sua città dove è rimasto sempre giocando dapprima nella Primavera e poi per quattro campionati in B. Ha segnato il suo primo gol in A proprio al Milan e certamente qualche rimpianto lo avrà anche lasciato.
Ha perso anche la Juventus, ma a Napoli non avrebbe affatto meritato la sconfitta. Ci sono dei rigori che vengono concessi solo perchè c’è il Var e sicuramente quello trasformato da Insigne è uno di questi, ma i bianconeri non possono recriminare perchè di questi interventi visti al microscopio hanno beneficiato anche loro in passato. Quello che è certo è che sopratutto nel secondo tempo si è giocato ad una porta sola e Meret portiere del Napoli ha parato anche le mosche. Tuttavia è solo una sensazione nostra che Ronaldo non stia attraversando il suo miglior momento di forma? Intanto Gattuso salva la panchina e il Napoli sale a quota 40 in classifica in piena lotta per tutti gli obiettivi. E deve ancora recuperare la gara di Torino…
Infine ha perso la Lazio in casa dell’Inter. La squadra di Filippo Inzaghi non ha demeritato, anzi ha tenuto sicuramente di più il pallino del gioco. Ma i nerazzurri sono squadra che soffre a dover impostare il gioco: se gli metti su un piatto d’argento la possibilità di ammassarsi in nove dietro alla linea della palla e a far scattare in contropiede le frecce Hakimi, Lautaro e Lukaku è scontato che ti lascino solo i complimenti. L’Inter, poi, sfortunato in alcune circostanze, è stato ieri sera sicuramente aiutato dalla musa Eupalla (ovvero dalla fortuna che nel calcio da e toglie), visto che ha usufruito di un calcio di rigore determinato da un entrata avventata di un difensore (Hoedt) che avrebbe dovuto essere in panchina e ha realizzato il 2-0 grazie ad un rimpallo fortunato e una punta di piede di un difensore che ha tenuto in gioco Lukaku. Il gigante di colore dell’Inter era annunciato in un periodo di appannamento: ha realizzato due reti e nel secondo tempo ha fatto due scavallate di 40 metri devastanti concedendo nel primo caso un cioccolattino a Lautaro della serie “questo lo faccio anch’io” e nel secondo caso permettendo a Reina di dimostrarsi comunque reattivo. A Milano sperano che torni in forma se queste sono le premesse. Intanto è arrivato in testa alla classifica dei cannonieri affiancando sul gradino più alto un certo Cristiano Ronaldo. Alla fine, comunque, il portiere della Lazio è stato certamente più impegnato di Handanovic a dimostrazione che non sempre avere il pallino del gioco consente di concludere pericolosamente verso la porta avversaria.
Grazie a questo successo per la prima volta in questo campionato la squadra di Conte balza al comando della classifica: in molti pensano che potrebbe essere il momento di svolta del campionato. Ma noi invitiamo alla prudenza: l’Inter è una squadra che ha abituato i suoi tifosi a tutto, sopratutto a scadimenti di forma e a prestazioni mediocri. E c’è ancora quasi tutto il girone di ritorno da disputare. Tra gli elementi a sua favore i neroazzurri possano vantare una rosa di grande livello a cui nelle ultime gare si sono aggiunti due giocatori sinora rimasti ai margini come Eriksen e Perisic che ieri sera hanno giocato una gara di grande concretezza e impegno. E infine l’Inter è l’unica delle 7 squadre top a non dover far convivere le fatiche del campionato con quelle delle Coppe. Prendiamo ad esempio il derby di domenica (ore 15.00) : l’Inter ci arriva dopo una settimana di riposo, il Milan dopo essere sceso in campo giovedì sera nella gara di Europa League con la Stella Rossa e dopo il viaggio a Belgrado da cui rientrerà nella notte fra giovedì e venerdì.
Oltre all’Inter sono riusciti nell’impresa di vincere le loro gare la Roma, l’Atalanta e il Napoli. La Roma sale a 43 punti, scavalca la Juventus e sembra comunque in grado di rimanere in scia delle milanesi. Ha vinto 3-0 con l’Udinese in una gara in cui è sembrata sempre in controllo. A quota 40 raggiungono la Lazio sia il Napoli che ha battuto, come abbiamo visto la Juventus, che l’Atalanta che ha vinto a Cagliari con un gol realizzato da Muriel nei minuti di recupero.
Il Sassuolo ritorna al successo che mancava dalla gara con il Genoa del 6 gennaio e sale a quota 34 galleggiando nel limbo della terra di mezzo. Se non cambierà passo difficilmente potrà inserirsi nei posti che contano. Ma comunque la sua stagione rimane positiva. Ha battuto il Crotone che a questo punto appare rassegnato visto che 12 punti appaiono veramente pochi per aspirare alla salvezza. Il Verona raggiunto a quota 30 dalla Sampdoria ha la possibilità di tornare avanti facendo risultato stasera con un Parma affamato di punti e reduce da tre sconfitte. Il cambio del mister finora non è bastato ma a Parma non hanno badato a spese e nel mercato di gennaio hanno investito puntando a giocatori che possono fare la differenza (Pellè, Conti, Zirkzee, Man, Bani)
Nella zona retrocessione soffre il Cagliari (15 punti) che a sua volta si è rafforzato sul mercato con Naingollan, Duncan, Deiola, Rugani, ecc. e soffre il Torino con 17 punti che dopo il cambio di allenatore con l’arrivo di Nicola per lo meno non perde ma stenta a ottenere i tre punti. Finora le quattro squadre che si giocano la salvezza non sono riuscite a rimontare sulle formazioni che hanno davanti e che veleggiano a quote molte superiori. Chi stenta più di tutte tra queste è la Fiorentina ferma a quota 22 dopo la sconfitta con la Sampdoria. Stanno meglio a quota 24 Bologna, Spezia, Benevento e Udinese mentre veramente si è tratto d’impaccio il Genoa di Ballardini salito a quota 25. Gli basterà ancora poco per mettersi totalmente al riparo da sorprese.