EVIDENZA

Il cammino di un anno: il quarto trimestre

Scritto da Federico Formisano

Ottobre

Dopo due giornate di campionato disputate la stagione è già a singhiozzo.  E così il 1 ottobre scriviamo: Siamo convinti che in qualche modo arriveremo in fondo fra tanti sacrifici e qualche rinuncia. Questa settimana saltano altre 15 partite. Salvo integrazioni degli ultimi giorni, come è avvenuto la settimana scorsa. Il calendario è già intasato e sulla regolarità del campionato meglio stendere un pietoso velo.  Ma la passione domina sovrana e in qualche modo arriveremo a maggio….

Nonostante si giochi poco si trova comunque il modo di cambiare allenatori, provvedeno alla sostituzione del mister il 7 Comuni(Calore per Baù)  , il Bp 93 (Pantic per Mariga), la Pedezzi (esonerato Paoli e non ancora nominato il sostituto),   il Marola (che dopo le dimissioni di Giovanni Carta ha chiamato prima Farisato e poi l’ex mister del Plateola e dello stesso Marola, Luciano Marcolongo.

Marcolongo Luciano 2015

Luciano Marcolongo

Il 10 ottobre si comincia a respirare aria di sospensione dell’attività: in Italia si è tornati sopra i 5000 casi: va detto che si tratta di casi completamente diversi, rilevati tramite i tamponi, spesso asintomatici e che non gravano su Ospedali e rianimazioni. Ma l’attenzione rimane alta e sono allo studio provvedimenti anche drastici. Se i campionati si dovessero fermare quale potrebbe essere la soluzione? Noi propendiamo per l’unica soluzione possibile. Concludere i campionati alla fine del girone d’andata: tutti hanno giocato con tutti e le classifiche sarebbero abbastanza veritiere e credibili: certo non c’è niente di meglio di arrivare in fondo regolarmente alla stagione. Ma se si dovesse arrivare alla sospensione dei campionati riteniamo che non ci siano altre soluzioni. Oggi, infatti, dopo aver giocato 4 giornate cambiare il format sarebbe impossibile.

Ma comunque si procede: l’11 ottobre si va in campo per la quinta giornata (di fatto la quarta dopo la sospensione)  ma i rinvii sono numerosi: e così torniamo a scrivere  preoccupati:  Si va verso una sosta dei campionati? Ma se ci si ferma come si riparte ? Sarà possibile cambiare in corsa il format dei campionati passando ai gironi a 12. ?  E le gare disputate?   Speriamo che non sia così. Che si riesca a procedere come si è fatto finora con la grande adattabilità che finora ci ha contraddistinto. Certo che quando 30 persone si devono fermare 14 giorni dal lavoro, o dallo studio per stare in quarantena, qualche pensiero viene spontaneo….

E la settimana successiva dobbiamo ancora intervenire per frenare le illazioni più gratuite:  Smentiamo le voci che darebbero per probabile lo stop dell’attività sportiva a livello dilettantistico e giovanile. In questo momento lo stop agli sport di contatto che comprende campionati dilettantistici e attività di settore giovanile, è soltanto una proposta sul tavolo della quale discutere alla presenza delle Regioni e non solo. Il tema è delicato, anche perchè come ribadito in precedenza non sarebbe poi affatto semplice riprendere in futuro le attività dopo un secondo stop totale.

Riusciamo tuttavia ancora a parlare di calcio giocato: abbiamo i nostri corrispondenti fissi che fanno il punto sui campionati con Cicero per la Promozione, Lissandrini per la prima B, Sguardo Acuto per la seconda E,  e altri amici per la seconda C, la seconda F, la prima C.  Ci sono gli aggiornamenti settimanali sugli Juniores, la terza categoria, e poi la squadra Under 19 con i migliori prodotti dei vivai.  Proseguiamo nella premiazioni dei cannonieri dei vari campionati.  Il 4 ottobre consegniamo la scarpa d’oro a Steven Sinaj del Trissino

Il vicepresidente Serafini e Federico Formisano consegnano la Scarpa d’oro a Sinaj

Il 18 ottobre  si è ancora in campo: con una serie impressionante di gare rinviate. Ma si potrà procedere così a lungo? – ci chiediamo nel pezzo di riepilogo –   Dobbiamo entrare nell’ordine di idee che potrebbe esserci una sospensione della stagione. Vediamo come vanno i dati ma ci sembra di poter dire che non possiamo escludere nulla a priori.  Intanto per oggi, gli arbitri fischieranno l’inizio delle gare, i giocatori si preparanno alle partite, si  applicheranno le norme dei protocolli. Domani è un altro giorno e si vedrà….

Il lunedi arriva il primo stop: si salva il calcio dilettantistico fino alla Seconda Categoria, ma arriva la sospensione invece delle partite delle scuole calcio e dell’attività di base, che potrà essere svolta solo con allenamenti con distanziamento e senza fasi agonistiche: è quanto si evince in uno dei tanti Dpcm emanati in quei giorni.  E nel comunicato di mercoledì 19 la Figc conferma questa impostazione: si ferma la terza categoria e tutta l’attività giovanile regionale proseguono gli altri campionati.

Ma ormai siamo entrati nuovamente nel pieno della pandemia: il 10 ottobre abbiamo quasi 10.000 casi, risalgono i ricoveri e purtroppo anche i decessi.  Ci sono molte lamentele contro il Dpcm per le modalità che ha applicato perchè ha diviso i campionati giovanili e fermato la terza categoria ma non le altre. Ma inizia anche a subentrare stanchezza e scoramento e il 22 riprendiamo il messaggio di un allenatore : È da un mese che lottiamo con una situazione sempre al limite:  giocatori con raffreddori,  febbre ecc… È venuto impossibile allenarci serenamente e in più non si riesce a fare calcio come si vorrebbe:  anche ieri sera sono nate problematiche di varia natura:  giocatori che chiamano per avvertire che hanno un amico positivo, che hanno la ragazza che insegna a scuola dove c’è un bambino positivo, ecc.: Mi chiedo sinceramente dove stiamo andando ?  Sono molto preoccupato per la famiglia e per il mio lavoro,  ma ovviamente anche per i miei ragazzi che sto allenando in queste condizioni: anche ieri sera  ho dovuto lasciare a casa cinque di loro!  Non ne posso proprio  più!!! “

Il 25 ottobre si va comunque in campo ma saltano 20 partite  oltre a tutte quelle di terza categoria nemmeno messe in calendario.   Il giorno prima avevamo scritto In provincia di Vicenza ci sono 124 squadre dalla serie B alla terza categoria. 29  di queste domani non scenderanno in campo perché bloccate dal Covid.   Alle quali dobbiamo aggiungere le 23 formazioni di terza categoria ferme dopo il Dpcm. Complessivamente 52 squadre resteranno a riposo. Il che significa che il 42% delle squadre beriche non scenderanno in campo. In realtà prima della domenica ci saranno anche altre gare cancellate e si verificherà il caso forse più spiacevole di tutti: a Lerino il Summania si presenta avvertendo che un giocatore ha avuto la febbre nella notte ma che il venerdì si è allenato con i compagni. Si teme la positività del giocatore ma anche dei suoi compagni (circostanza poi effettivamente verificatesi). E le squadre decidono di non scendere in campo per cautalare gli atleti, i dirigenti, ma anche i loro familiari. Il Giudice Sportivo darà persa la gara ad entrambe le società e ancora oggi in molti si chiedono perchè.

giudice

Noi intanto siamo presenti in otto campi con i nostri inviati e vogliamo ricordare i loro nomi perchè se lo meritano: Gianfranco, Roberto, Corrado, Marco M., Matteo, Federico, Sandro e Marco B.  Il 29 Ottobre scriviamo:  Il semplice annuncio che il Comunicato settimanale verrà pubbliato oggi scatena una serie di commenti negativi. Si vive nell’incertezza e nessuno viene risparmiato: il Governo, la Lega Nazionale dilettanti, il Comitato Regionale.  Attendiamo con ansia buone notizie  per cercare di superare questa fase. Intanto una constatazione se i campionati riprenderanno a febbraio avremo giocato 7 partite in un anno, contro le 40 che si giocano di solito. E qualcuno ci rimprovera di parlare poco di calcio giocato…. E chiudiamo il mese con l’ultimo grido di dolore:accogliamo sempre più testimonianze di dirigenti e allenatori stanchi della situazione, della burocrazia, della apparente lontananza dei vertici federali (al Dpcm sono subentrati 4 giorni di totale silenzio) , dell’insensibilità dei governanti verso lo sport , all’impossibilità di applicare i protocolli. Attenti perché se si stancano le migliaia di persone appassionate e volontarie che sono il vero patrimonio del mondo del calcio, dopo sarà difficile ripartire.

Intanto nell’indifferenza generale si chiude il calciomercato iniziato a luglio.

Novembre

Il mese di novembre inizia così: il 1 novembre nel vicentino non ci sarà nemmeno una partita: fermati tutti i campionati dilettantistici a seguito del Dpcm di una settimana fa, fermate le gare di Serie D di Cartigliano e Arzignano causa Covid,  il Vicenza ha giocato ieri (e pareggiato contro il Pisa) e infine la Serie B di calcio femminile  è ferma perché c’è la Coppa Italia (con il Vicenza già fuori). Sui campi da calcio il deserto !! Ma purtroppo non è una novità : nelle ultime 37 domeniche (tante ne sono trascorse dal 16 febbraio), solo 6 le abbiamo occupate con gare ufficiali di calcio. Stiamo cambiando le nostre abitudini in maniera sostanziale e dobbiamo mettere in previsione che sarà così ancora per altre 4 domeniche minimo (ma ragioniamo pure nella logica di saltare le prossime 10) . Con la situazione incipiente e preoccupante che incombe dai bollettini, dobbiamo metterci nell’ordine di idee di accettare che il calcio non appartiene alla prima schiera delle vere necessità ed esprimiamo la nostra personale solidarietà a tutti coloro i quali in questo momento non lavorano: dai ristoratori ai baristi, dagli operatori del turismo, ai gestori di palestre e piscine, a chi di calcio ci vive, ecc. Molte squadre stanno decidendo di interrompere anche gli allenamenti, in attesa di tempi migliori

Ed in effetti a Novembre si giocherà ancora meno di quanto si è giocato nei mesi precedenti, ma si trova comunque modo di cambiare gli allenatori ed in effetti salta il mister dell’Arzignano Manuel Spinale, sostituito da Giuseppe Bianchini

 

Il mondo del calcio comunque dimostra ancora e sempre la sua grande vena solidaristica:continuano, ad esempio le iniziative per Faresin:  molte squadre hanno acquistato le magliette, altre hanno aderito all’iniziativa del panettone per  Matteo.

Tutto il team della Pedemontana indossa una maglia-dedica a Matteo Faresin

Partono sul nostro sito le interviste ai dirigenti delle società: a tutti chiediamo che cosa pensano della sospensione degli allenamenti, della decisione di fermarsi, di come riprendere. E via via aggiorniamo il lungo gruppo degli intervistati e anche le domande che rivolgiamo loro.

Ai primi di novembre dopo una serie lunghissima di gare sospese anche la serie D decide di fermarsi per quattro settimane: si proseguirà con i recuperi e una volta allineati si ripartirà con la stagione regolare. Alcune gare verranno disputate altre continueranno ad essere rinviate. Ancora oggi a distanza di mesi il campionato di D non è in pari con i recuperi.

Il 4 novembre la Federazione veneta esce allo scoperto: siamo giunti alla determinazione, fatti salvi eventuali ulteriori provvedimenti conseguenti all’evolversi della situazione sanitaria, di:
• Proseguire con l’eventuale svolgimento di allenamenti all’aperto, in forma individuale e nel rispetto delle norme di distanziamento e delle altre misure cautelari anche con la presenza di un allenatore/istruttore;
• Sospensione dell’attività agonistica sino al 3 dicembre 2020 così come da ultimo DPCM del 3/11/2020 che sostituisce quello del 24/10/2020;
• In attesa dell’evolversi della situazione e in virtù di eventuali ulteriori provvedimenti restrittivi, prevedere che il mese di dicembre possa eventualmente essere dedicato ad un periodo di allenamento per quelle società che hanno gare da recuperare;
• Mese di gennaio 2021 dedicato ai recuperi;
• Domenica 7 febbraio 2021 inizio attività con svolgimento dei Gironi con sole gare di andata e previsione di play off e play out. Si ritiene comunque utile rammentare che tutte le gare disputate sono da considerarsi valide per la classifica, così come previsto dai regolamenti in essere.

Il 25 novembre di un anno infausto il mondo del calcio piangerà uno dei suoi figli più amati e discussi: Diego Armando Maradona il Pibe de oro. Le reazioni saranno di grande participazione e dolore, non senza qualche esagerazione e per contro qualche contumelia del  tutto inutile.

Pele prega sulla tomba di Maradona: un immagine che eleggiamo a foto dell’anno 2020: drammatica, intensa, espressiva  ..

Il nostro sito poi racconterà in momenti diversi le esperienze di tre allenatori che hanno vissuto il Covid. Ne riportiamo qui una che non è la più significativa ma che è stata la prima che abbiamo pubblicato: sono 17 giorni che sono chiuso in casa, positivo al Covid, con problemi respiratori,  ho perso il gusto, per un asmatico come me la situazione è molto difficile. Sono 15 giorni che manco dal lavoro e il tampone di controllo c’è l’ho tra una settimana, quindi arriverò a venti giorni senza lavorare. Ho messo in difficoltà anche altre persone con cui sono stato in contatto. Io ero tra quelli che pensavano che dietro a queste notizie ci fossero anche delle esagerazioni, che fosse una cosa costruita, ma ti posso garantire che è un esperienza allucinante e dilaniante: se senti il mio respiro è ancora affannoso.  E sono stato anche fortunato perché ho evitato il ricovero. Nel caso degli asmatici in almeno un terzo dei casi si finisce in respirazione assistita.   Per quanto riguarda il calcio, dopo aver vissuto questa esperienza, dico che bisogna andare in campo quando c’è la certezza di essere al riparo da sorprese e di farlo con la massima tranquillità per tutti.   Se anche si finisce un po’ più  in la nella stagione non sarebbe un problema . Fare calcio così è molto difficile.

Il Covid  aggredisce anche il Vicenza, ma con 12 giocatori ammalati si presenta comunque a Cremona e vince la partita dimostrando spirito e voglia di superare le difficoltà.

Arriva anche il decreto legge su professionismo sportivo e svincolo e prendiamo posizione, supportati anche da molti commenti negativi degli allenatori e dei direttori sportivi.

Il 25 novembre, intanto,  Ruzza va in televisione e dice che il crinale sarà il prossimo Dpcm del dopo 3 dicembre: in base alla evoluzione della situazione epidemiologica e dei conseguenti interventi legislativi, si potranno aprire due scenari diversi: tentare di completare il campionato con tutte le gare in programma andando fino al 30 giugno e anche oltre, giocando turni infrasettimanali soprattutto nel periodo primaverile ed invernale oppure fermarsi al solo girone d’andata (peraltro ipotesi già ufficializzata ad inizio mese con tanto di comunicato ufficiale del CRV).

Ruzza Giuseppe

E il mese di novembre si chiuderà con un altro lutto:morirà infatti Ernesto Galli, ex portiere ed ex allenatore del Vicenza, uno della mitica squadra del Real Vicenza.

Dicembre

Si è chiuso solo pochi giorni fa e quindi lo tratteremo abbastanza succintamente anche perchè è stato un mese di pochissimo calcio giocato (solo il Vicenza, l’Arzignano e il Cartigliano hanno disputato qualche gara).

Purtroppo è stato un mese di lutti:  il 3 dicembre muore Mario Maraschi, indimenticato centravanti del Vicenza post Vinicio. Giocatore apprezzato anche a Firenze,a Genova sponda Samp, a Roma, sponda Lazio , ecc. Allenatore e commentatore televisivo

Solo 6 giorni dopo ci lascerà Paolo Rossi, il nostro Pablito. Noi lo abbiamo ricordato così: In questo maledetto anno bisesto che per fortuna sta andando rapidamente alla conclusione, abbiamo alle spalle una catena di amici e di persone care. In una settimana abbiamo perso Ernesto Galli, Mario Maraschi e ora Paolo Rossi.  Ma è stato anche l’anno di Maradona e tanti altri. Sapevamo che era malato, purtroppo lo sapevamo da tempo.  Ma la notizia ci ha comunque colto di sorpresa, una mazzata.  Paolo lo avevo conosciuto tanti anni: mi era stato chiesto di arbitrare una partita del Real Vicenza giocata a Creazzo, c’erano molti di quei giocatori che avevano regalato a Vicenza una’apotesi di storia: Galli, Lelj, Carrera, Salvi, Filippi, Paolo Rossi, Verza, Cerilli, era venuto anche Vendrame da Pordenone.

Inoltre il figlio Alessandro aveva giocato con me ai tempi in cui ero presidente dell’Altair. Quando con Beppe Sammarco, Claudio Pasqualin e Antonio Santagiuliana, organizzammo Basilicalcio fu disponibile a concederci in prestito il pallone d’oro e la scarpa d’oro che aveva vinto in carriera. Successivamente ci eravamo frequentati in tante occasioni: devo dire subito che Paolo era una persona semplice, non se la tirava per nulla, salutava tutti e da tutti era ricambiato. Andavamo a prendere il caffè da Bolzani in Corso Padova o ci incontravamo in centro. Poi l’attrazione per la sua Toscana lo aveva richiamato. Ma a Vicenza ci veniva spesso: ci siamo visti in Comune nella giornata storica del riconoscimento della cittadinanza onoraria, e poi alla Mostra organizzata a Palazzo Costantini, qualche volta allo Stadio Menti. Sempre un sorriso.

Con questo video chiudiamo questo racconto ci sarebbe da parlare di altri fatti più recenti ma sono veramente poco significativi se confrontati con questa notizia.

Grazie di averci seguito in questo racconto diviso in quattro trimestri e purtroppo quasi privo di buone notizie. Ma ormai lo abbiamo alle spalle: adesso pensiamo all’anno che verrà e alle tante cose che abbiamo ancora da raccontarvi. Sperando che siano sopratutto liete novelle.

Federico Formisano

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